mercoledì 28 luglio 2010

139. Le inchieste del commissario Marmittoni


C'è niente o, comunque, poco da fare: quando si tratta di fare quattro soldi per pagare le bollette o per soddisfare i propri vizi (tipo comprare tabacco o mangiare) i propri solidi principi, quelli per i quali da giovini avremmo dato la vita, vanno a farsi … benedire (mi veniva in mente un altro termine, ma non vorrei offendere la Vostra sensibilità).

Cosa non si farebbe per il vile denaro?!

Venerdì 8 gennaio 2010

Me ne vago tranquillamente per la fredda città che mi diede in natali quando sento squillare il cellulare.

La prima idea che mi viene in mente (nella mia testolina c'è spazio per non più di un'idea alla volta) è che sia qualcuno che mi cerca per offrirmi il lavoro della mia vita, ma sono pronto ad accontentarmi di un qualsiasi lavoretto, non necessariamente onesto.

Invece vengo subito disilluso: è il Luciano!

“Ehi, come la va?” è la classica apertura del Luciano, un'apertura di conversazione classica, nemmeno troppo impegnativa, che non richiede neppure una risposta particolarmente brillante.

“Eccomevuoichevada?” gli biascico con le mascelle intimorite dal freddo.

“Senti, ti andrebbe di guadagnare qualcosa durante i fini settimana?” … ho sempre voluto bene al Luciano, non foss'altro perché in questi ultimi anni mi ha sempre proposto piccoli 'lavoretti' che mi hanno permesso di racimolare qualcosa (ndr. non ultimo il prestigioso posto di segretario di seggio, ma di quest'avventure ci riserviamo di scriverne in altra sede).

“Emmelochiedipure?” gli ribatto con tutto il garbo che mi rimane.

“Allora ti passo un mio collega che ti spiega tutto ...” lui sì che è cordiale, mica becero come il Vostro! (ndr. quivi per 'cordiale' si vuol intendere 'gentile', non come potrebbero falsamente fra-intendere coloro tra Voi che hanno fatto gli alpini, ovvero quel 'iquore di origine francese, ottenuto per macerazione ovvero infusione di erbe, frutti in alcol etilico o per aggiunta di essenze ad alcol neutro; liquore dalla gradazione alcolica di circa 40%, servito come digestivo ovvero tonico).

Sarò sincero con Voi come lo sono sempre stato: il Luciano mi può passare anche la regina d'Inghilterra, quando si parla di soldi sono disponibile a parare con chiunque, persino ad ascoltare!

“Senti, ciao sono Alessandro, un collega di Luciano tu sei Romolo, vero?”

A parte il suo nome, l'Alessandro non aggiunge nulla che già non sappia, ma io lo lascio parlare perché oggi mi sento particolarmente buono.

“Sissì, dimmi Ale” smorzo subito i convenevoli dimostrandogli di aver già imparato a memoria il suo nome: non è da tutti!

“Senti, ti andrebbe di guadagnare qualcosa tipo 50 euro al giorno durante il fine settimana?” confesso di odiare chi inizia le frasi col “Senti”, ma ha pronunciato la parola magica “guadagnare”: musica per le mie orecchie e per 50 euro non dico che arriverei ad uccidere un mio lettore, ma sicuramente gli potrei pestare un piede!

“Dimmidimmisonotutt'orecchi!” il discorso è di sicuro interesse e, di certo, l'Ale ha attirato la mia interessata attenzione.

“Senti, si tratta di fare il commissario di percorso per le gare di moto, ti interessa?” retoricamente mi domanda, laddove per 'retoricamente' intendo che la domanda presuppone la risposta.

“Senti, … Ale – per accattivarmi la simpatia delle persone ho letto che bisogna comportarsi camaleonticamente al limite del ruffiano, quindi anch'io esordisco col 'Senti' – delle moto so solo che vanno più veloci delle biciclette, anche se non ho ancora capito il perché, considerando che non ho mai visto un motociclista pedalare, ma per 50euro50 in una settimana posso diventare più esperto di Valentino Rossi, che dovrei fare, … esattamente?” cito il Rossi perché è il solo di cui abbia sentito parlare.

“Senti, non è necessario che tu t'intenda di moto, la settimana prossima c'è un corso e lì ti spiegano tutto, vuoi venire?”.

“Senti – se lui continua col 'Senti' io gli tengo dietro come un ciclista gregario – per me vabbene, ma oltre a non avere una moto, sono anche senza auto ...”.

“Senti, non ti preoccupare, ti do un passaggio io”.

“Senti, per me vabbene!”

“Senti, allora ci vediamo venerdì prossimo”

“Senti, vabbene per venerdì prossimo!” e chiudo così perchè per oggi ho già sentito abbastanza!

Durante il fine settimana in tivvù trasmettono una gara di moto e – credo per la prima volta in vita mia – ne guardo 5minuti5 cercando di capire chi mai siano codesti 'commissari di percorso.

Dopo i 5minuti5 di cui sopra arrivo alla conclusione che devono essere una specie di servizio d'ordine in borghese preposto a prevenire il bagarinaggio e l'introduzione di alcaloidi (*) a bordo pista.

(*) Con il termine alcaloide si intende una sostanza organica di origine vegetale avente gruppi amminici tali da impartire alla struttura un carattere basico, e dotata di grandi effetti farmacologici in relazione all'assunzione di piccole dosi di sostanza (p.e. caffeina, morfina, stricnina). Tra i costituenti delle piante più studiati e utilizzati dalla farmacologia, gli alcaloidi sono senza dubbio le sostanze che inducono maggiori effetti negli organismi animali.

Si estraggono dalla pianta mediante:

  • sublimazione (evaporazione e deposito cristallino su superficie fredda),
  • soluzione (cocaina in gasolio)
  • e come residuo di distillazione.

Nella macerazione idroalcolica si liberano spesso se il soluto viene acidulato (aceto, succo di limone, acido ascorbico).

Perché questa dotta digressione? Per farvi capire che il Vostro è una persona imparata che non scrive solo corbellerie!

NON e` una storia di pura invenzione.
Nel racconto SI FA riferimento a fatti e persone REALI.


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