venerdì 13 agosto 2010

148. Un eroe dei nostri tempi (4/4) - Le inchieste del commissario Marmittoni

Domenica 5 aprile 2010


Svegliarsi l'indomani è gesto ancora più eroico delle corbellerie del giorno prima, ché, a mente fredda, nessun uomo sano di mente si parerebbe innanzi a degli esagitati che rombano ad un 250 km/h: ma il Vostro non ha mai preteso di essere sano di mente!

Giurerei che questa mattina è ancora più fredda di ieri, ma sono troppo addormentato per avere la mente lucida.

Il pubblico dei passeggerei (ndr. rigorosamente non paganti) del 101 la domenica mattina – Vi ricordo che sono a stento le 06.00 è desolante: alcuni ciofani strafatti di pillolame da discoteca con le pupille chi a spillo chi dilatate, barboni che sono rimasti chiusi fuori dai ricoveri e si scaldano a bordo dei mezzi pubblici cercando di far passare la notte, le solite coppiette di anziani che vogliono andare a prendere il posto in prima fila per la messa delle 12.

Arrivo puntuale al consueto appuntamento e dopo una decina di minuti ci sono tutti, tutti per modo di dire; ci contiamo una-due-tre volte e, se la matematica non è un'opinione, ne mancano due!

Gianluca, che sicuramente è l'unico già sveglio, ha un'intuizione ed esclama: “Ma dove sono Ale ed Anna?”.

La domanda non è di poco conto ed ha una sua logica, considerando che parrebbe brutta cosa e mancanza di professionale professionalità presentarsi senza il coordinatore dei commissari.

Fortuna vuole che sempre il suddetto Gianluca conosca non solo il cognome di big Ale, ma anche dov'egli abita.

Scampanellata ed in meno di 5minuti5 siamo già alla volta di Busca, con big Ale che mantiene una velocità di crociera che impedice agli autovelox di scattare una foto ricordo che non sia 'mossa' rendendo illeggibili i caratteri della targa: satanasso di un big Ale!

A giudicare dal poco tempo impiegato e da quanto immagino ci voglia per passare sotto la doccia la massa imponente del big, ne deduco ch'egli non solo non abbia fatto colazione, ma neppure si sia lavato.

Entrati in auto, sentendo i ruggiti dello stomaco e l'eau de bouquetins sauvages di big Ale mi tolgono ogni dubbio!

Rispetto alla giornata di ieri questa domenica se ne scorre via in scioltezza, fors'anche perché ha smesso di piovere.

Il pranzo è sempre più desolante: abbiamo (ndr. non è un pluralia majestatis, ma un plurale per riferirsi a NOI commissari) la per nulla vaga impressione che la Laila ci usi per finire le focaccette avanzate nell'arco della settimana impreziosita da una fetta trasparente di quella che potrebbe essere mortazza ovvero salama (ndr. mortadella o salame).

Ecco, arrivato al termine di questo mio secondo appuntamento col mondo delle gare di moto, voglio rivelarVi un segreto. Molti di Voi penseranno che nel paddock, intorno alla pista, nei bar dei circuiti di moto sia un pullulare di belle ragazze smaniose di concedersi – nell'ordine – ai piloti ed ai commissari: niente di più falso!

Forse è l'aria di Busca, forse “non sono più quei tempi”, fatto sta che in tutti questi mesi a Busca mai ho visto belle ragazze, se non quelle che – evidentemente – si erano fermate per chiedere indicazioni stradali e ripartire in tutta velocità.

Fanno, anzi, bella mostra di sé signore stagionate che probabilmente, come Laila, una volta sono state le famose girls del paddock, ma anche per loro il tempo è inesorabilmente ed impietosamente passato.

Insomma, ma forse è meglio così, per piloti e commissari poche sono le distrazioni e, così, possono meglio concentrarsi sulla gara. E, poi, quello che conta e che sto iniziando a capire anch'io - seppure lentamente, assecondando i miei tempi - è che a questi piloti poco o nulla importa che ci siano belle ragazze: per loro la moto è uno stile di vita!

Durante il rientro in auto con big Ale ed Anna s'inizia a famigliarizzare ed io mi lascio andare e domando, vanesio: “Eddai, Ale … ammettilo … per essere la mia seconda volta mi sono comportato bene!”.

Big Ale accoglie la mia narcisa considerazione con un grugnito e, dopo alcune mie insistenze, si lascia andare e mi confida: “Senti, hai fatto il tuo dovere, ma, come non ti ho ripreso per alcune disattenzioni l'altra volta, non ti farò MAI i complimenti!”.

Che Vi devo dire? Big Ale ha ragione, ferpettamente, pardon, perfettamente ragione!

Insomma, un po' alla volta sto scoprendo il big ed Anna – così come gli altri compagni di ventura – e Vi confesso che inizio ad apprezzarli. Sarà che in questo fine settimana ho superato la mia prova del fuoco, il mio rito di iniziazione, ma sento di entrare a far parte della 'grande famiglia' ... quella dei commissari di pista! (ndr. e che Vi credevate?)

Ma per sapere come andranno le cose, Vi aspetto alla prossima puntata: un appuntamento … con la Storia!

(segue)

NON e` una storia di pura invenzione.
Nel racconto SI FA riferimento a fatti e persone REALI.


Nessun commento:

Posta un commento