Leggo da un qualche non meglio precisato sito dei maniaci della moto “Ultime ore di vigilia e poi, finalmente si alzerà il sipario sulla 2a prova degli Internazionali d’Italia di Supermoto organizzati sul circuito internazionale Kart Planet di Busca dalla DBO in collaborazione con la Federmoto ...La manifestazione, che grazie alla nuova formula del campionato è molta attesa dall’ambiente del supermotard perché per molti sarà l’occasione per riscattare la prima prova di fine marzo a Pavia, un autentico confronto tra i migliori piloti italiani ed il foltissimo gruppo di fuoriclasse stranieri che hanno scelto l’Italia per completare la preparazione in vista dell’inizio delle prossime prove mondiali. ”.
Biglietti. Sabato biglietto intero 10 euro, domenica intero 15 e ridotto FMI 10 euro. Under 14 ingresso gratuito.
Insomma, ecco, non so se avete capito che il Vostro, oramai, è pronto per un palcoscenico mondiale!
La verità è che un bravo commissario di gara non si monta mai la testa: egli segue, dirige, coordina qualsivoglia gara con la stessa sublime indifferenza: l'occhio rivolto solo a far rispettare il regolamento, pronto e vigile ad intervenire in qualsivoglia occasione, arcigno ma sorridente, severo ma giusto.
In effetti è altrettanto vero che il Vostro inizia a malapena a capire che le moto vanno più veloci delle biciclette e che per farle andare innanzi non è necessario pedalare: quindi, per me, una categoria vale l'altra … basta che mi paghino!
Checché ne possiate pensare, alzarsi due mattine di seguito alle 5.30, dormendo si e no una cinquina di ore non è da tutti ed il secondo giorno nono pochi coloro che preferirebbero starsene comodamente a letto: ma non è così per un commissario.
Debbo, tuttavia, ammettere che questa mattina abbiamo tutti l'aria un po' più rinco del solito ed a nulla vale il caffè gentilmente “non offerto” dalla Lilia per svegliarci; senza contare che in 5minuti5 è difficile – per non dire impossibile – riuscire a trangugiare il caffè ed andare in bagno e, tra le due cose, si deve scegliere. Molti di noi rinunciano al caffè, mentre la Lilia non rinuncia all'euro che cadasette siamo costretti a versarle prima di uscire. Una voce incontrollata del kartodromo, una cd. 'gola profonda', vuole che la Lilia ricicli i caffè non bevuti per i nuovi avventori: diavola di una Lilia, non ci fosse bisognerebbe inventarla!
Essendo, oramai, entrato a far parte del gruppo per dimostrato sprezzo del pericolo, decido di fare un passo oltre, mostrando loro la mia buona volontà di saperne di più del faaaaaaaantastico mondo delle due ruote.
Umile e reverente, quindi, mi appropinquo a big Ale, che oggi mi pare più grosso del solito per quanto insista a vestirsi di nero, un po' per incutere “più carisma e sintomatico mistero", rispetto e – perché no? - terrore, un po' perché, si sa, il nero snellisce.
In un eccesso di ruffianeria, per far colpo sul 'capo', in settimana mi sono cercato su wikipedia il significato di 'motard' ed ho cercato di imparare a memoria quanto più possibile.
“Ehi, big (ndr. tra commissari, ma solo tra commissari è lecito chiamarsi con nomigliosi, purché rispettosi del grado e mai volgari), ma è vero che – e parto col pistolotto - … il termine supermotard (a volte sostituito da supermoto o motard) si riferisce ad un particolare tipo di moto e competizione (il termine Motard viene usato per le moto con queste caratteristiche, ma non da competizione, salvo rare eccezioni)?"
Big Ale resta un attimo, ma solo un attimo, interdetto dal mio esagerato ed inaspettatato sapere ed io, sperando non si riprenda dal suo stato di torpore mattutino, proseguo senza riprendere fiato: "Correggimi se sbaglio, ma … l'etimologia di supermotard deriva dalla parola Motard, una parola francese di argot, entrata ormai nel parlare comune. Significa genericamente motociclista, ma indica quel tipo di motociclista che va in motocicletta su strada con qualsiasi tempo, spesso in gruppo, e che non disdegna la messa a punto e l'elaborazione sulla sua moto”.
Riprendo un attimo il fiato e riparto col gran finale: “In origine le moto da Motard erano dei cross che montavano una gomma posteriore larga stradale. Questo genere di moto nasce come competizione motociclistica vera e propria (in America con il nome di Superbikers) diventando solo negli anni Novanta un genere di moto a sé stante e destinato alla produzione, diffondendosi poi molto rapidamente in tutto il mondo “.
Lo sguardo di big Ale, quando ho terminato lo sproloquio, è un misto di ammirazione e sorpresa, di diffidenza e sospetto: da una parte non si aspettava una mia simile sortita, dall'altra intuisce che non è tutta farina del mia sacco e d'istinto teme di essere gabbato, anche se non capisce come.
Nel dubbio, per non vedere sminuita la sua figura agli occhi del drappello di fedeli, ha una sortita geniale (non per nulla è 'il capo'): “Ah, senti … bravo … come premio per la tua buona volontà ti permetto di pagarmi il conto ...”.
E' in casi come questi che ho la vaga sensazione che ad essere gabbato sia stato io!
Mi avvio al bancone dove troneggia Laila 'la platinata Platinette di Busca' e le dico che mi offro di pagare il conto di big Ale.
Alla padrona di casa non par vero e, prima ch'io abbia tempo di tornare sulla mia generosità, tira fuori dal cassetto un quadernaccio che reca sul frontespizio un minaccioso titolo “conto di Ale”. Insomma, tutto un quaderno pieno di conti da pagare risalenti a Dio solo sa quando.
Mi faccio forza ed ammetto di non aver tanto contante “... magari la settimana prossima …”.
Di Laila si può dire tutto, ma non che non cerchi di venire incontro alle difficoltà dei clienti, ed infatti: “Non hai contanti? Non è un problema: accettiamo bancomat, carte di credito, tickets restaurant, assegni e cambiali!” … tanto generosità non commuove anche i Vostri cuori di pietra?
(segue)
Nel racconto SI FA riferimento a fatti e persone REALI.
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