giovedì 26 marzo 2009

12. In attesa di tempi migliori, “Facimmo Ammuina!”


Ci sono giornate in cui mi sento più confuso del solito, ma, forse, potrebbe essere l’approssimarsi della primavera, in fondo ho uno spirito romantico e sensibile. IO!!!

Essere senza lavoro ha i suoi vantaggi, innegabili vantaggi.

Alcuni esempi.

1. Volendo si potrebbe dormire fino a mattina inoltrata, non fosse altro che per svegliarsi e godere del fatto che gli altri sono al lavoro. Io mi carico la sveglia alle 7.30 (ad eccezione della domenica), ma, se solo lo volessi, potrei svegliarmi all’ora che voglio
2. Abbiamo gli esami del sangue gratis. Da quattro anni sono vegetariano, mi controllo per il timore di avere proteine e quant’altro fuori posto, ma va tutto bene.
3. Quanto spendete per la benzina (che, mi dicono, è sempre in aumento) o per l’abbonamento ai mezzi pubblici? Io, da buon disoccupato, non uso l’auto e per l’abbonamento ai mezzi pubblici pago 9 euro … per 3mesi3!
4. Indosso per lo più t-shirt: non devo stirare le camicie né farmi il nodo della cravatta tutte le mattine.

Scusate se è poco!

5. Invero ho anche molto tempo da dedicare all’informazione. Voglio essere informato: è un mio diritto essere informato.

Una volta compravo il giornale, oggi mi accontento dei giornali nelle metro o a scrocco nei bar: al prezzo di un caffè, sapendo scegliere il bar giusto, si può avere una vasta scelta di giornali, senza trascurare quelli sportivi.

Alcune volte, però, resto perplesso, ma forse è colpa mia: tendo a personalizzare e, forse, ho anche la coda di paglia. Non dico di no: ho i miei difetti anch’io! Pochi, ma ne ho.

Come sapete o come almeno alcuni di voi sanno, io dedico due ore tutti i giorni (ad eccezione della domenica, ma anche Lui si è riposato il settimo giorno ed io non voglio mancare di rispetto) per cercare lavoro. Beh, i risultati li avete letti.

Leggo dal Corriere della Sera del 26 marzo 2009

Berlusconi, disoccupati e imprenditori si inventino qualcosa
Il cavaliere ribadisce: “Se perdessi il lavoro non starei con le mani in mano, me ne cercherei un altro”
Roma – Auspico che chi è stato licenziato si trovi qualcosa da fare. Io non starei con le mani in mano”. Ieri era un auspicio, oggi è una certezza. Il Presidente del Consiglio saprebbe perfettamente cosa fare se oggi fosse al posto di coloro che, almeno i nolenti, si ritrovano senza lavoro.

Ma siamo onesti, la Repubblica ed il Corriere della sera sono giornali notoriamente e sfrontatamente di sinistra, fanno disinformazione, sono falsi e tendenziosi: a loro confronto Prava, il Manifesto e financo l’Unità sono giornali da parrocchia, di quelli che si possono leggere dal barbiere.

D’altra parte pochi giorni prima (20 marzo 200) adnkrons riportava:

Lavoro: Berlusconi, nostri dati su disoccupazione migliori di resto Ue “Nostro Paese meglio attrezzato di altri”
Bruxelles – I dati sulla disoccupazione italiana “sono migliori” nel contesto europeo. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi commentando i dati Istat che danno la disoccupazione in crescita nel 2008.

Certo non presto attenzione ai lamenti di quel ragioniere comunista che risponde al nome di Mario Draghi, che paventa 1.6 milioni di lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro senza essere coperti da ammortizzatori sociali.
Non solo comunista, pure disfattista e per di più, governatore della banca d’Italia, pagato coi nostri soldi.

“Ma digli qualcosa, Silvio!”.
Ed, infatti, Silvio, risponde da Radio anch’io “Questa è un’informazione del governatore che non corrisponde alle cose che emergono dalla nostra conoscenza della realtà italiana”.
Bravo, Silvio!

Cerco di avere un’informazione corretta, disinteressata, oggettiva, realistica: il Giornale (26.03 sempre 2009)

“Io ho detto che deve lavorare di più chi ha la possibilità di farlo. Auspico che chi è stato licenziato si trovi qualcosa da fare, io non starei con le mani in mano". B. cerca di spronare disoccupati e imprenditori a uscire dalla crisi rimboccandosi le maniche e cercando di fare quanto è possibile. “Io spero comunque che si faccia tutto affinché non si lasci nessuno a casa – ha aggiunto il premier – anche gli imprenditori si devono inventare qualcosa”.



Muoversi, muoversi, fare giuoco d’area, come quei calciatori che, senza mai toccare pallone, disorientano, ubriacano, fanno girare la testa agli avversari creando occasioni per i compagni.
Non capisco molto di calcio, ma se lo dice il Silvio, che ha dato lezioni di tattica al mitico Arrigo (ndr. Sacchi) del Milano che ha vinto tutto in tutto il mondo, io mi fido.
Ma ....

Regno delle Due Sicilie
Collezione dei Regolamenti della Real Marina
Anno 1841
n.266

Napoli 20 settembre 1841

Capitolo XIX
Art.27 – ‘Facite Ammuina’ (ordine da usare in occasione delle visite a bordo delle alte Autorità del Regno)

All’ordine ‘facite Ammuina’ tutti chili che stanno a prora, vann’a poppa e chili che stann’a poppa vann’a prora; chili che stann’a dritta vann’a sinistra e chili che stann’a sinistra vann’a dritta; tutti chili che stann’a abbiscio vann’ncoppa e chili che stanno n’coppa vann’abbascio, passann’tutti p’p stesso pertuso; chi nun tiene nient’a ffa, s’aremeni a’cca e a’lla

(trad. “All’ordine ‘Facite Ammunina’, tutti coloro che stannno a prua vadano a poppa e quelli che stanno a poppa vadano a prua; quelli a destra vadano a sinistra e quelli a sinistra vadano a destra; tutti quelli in sottocoperta salgano e quelli sul ponte scendano, passando tutti per lo stesso boccaporto; chi non ha niente da fare si dia da fare qua e là”)

Il Maresciallo in Capo dei legni e dei bastimenti della Real Marina
Mario Bigiarelli

NON E` una storia di pura invenzione.
Nel racconto SI FA riferimento a fatti e persone REALI.

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