lunedì 15 marzo 2010

89. "A volte ritornano" - Biografia (non autorizzata) di Mr B. (parte 28/40)


Capone
-ó-〉, Alphonse, detto Al Capone. - Gangster (Napoli 1897 - Miami 1947) negli USA, uno dei più famosi, specialmente durante il proibizionismo.
Di origine italiana, è considerato un simbolo del gangsterismo americano e della crisi della legalità che gli Stati uniti dovettero affrontare nel corso degli anni '20.
Fu ad Alcatraz che gli furono diagnosticati i primi segni di una forma di demenza causata dalla sifilide, precedentemente contratta, e fu internato in una struttura ospedaliera carceraria. Liberato nel 1939, dopo un supplemento di cure presso un ospedale, si ritirò in Florida dove l'incedere del problema mentale gli impedì di seguire le sue originarie attività.
Dei suoi numerosi delitti, nessuno poté essere legalmente provato; infine (1932) fu condannato alla reclusione sotto l'accusa di evasione fiscale.
Morì nel 1947.


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"A volte ritornano"

Chiunque altro si sarebbe arreso ed avrebbe avuto più di un motivo per lasciarsi tutto alle spalle ed abbandonare baracca e burattini, rinunciare alla nazionalià ed espatriare da questo BelPaese ... ma non Lui che già l`indomani del negletto scippo elettorale si rimette alacremente al lavoro!

Dal 16 al 18 novembre 2007, Bernasconi ha organizzato una petizione popolare per richiedere elezioni anticipate, con l'obiettivo di raccogliere almeno 5 milioni di firme.

Il risultato comunicato da è stato di 7.027.734 (“FI: raccolte oltre 7 milioni di firme contro il governo”, AdnKronos, 18 novembre `07), sebbene ci siano i soliti malpensanti chi ha avanzato dubbi sulla cifra e sulla verifica della regolarità delle adesioni via internet e via SMS (La Repubblica, 19 novembre `07).

Con questa cifra alla mano, il 18 novembre durante un comizio in piazza San Babila a Milano Bernasconi ha annunciato lo scioglimento di Forza BelPaese e la nascita del Pollo in Libertà, un nuovo soggetto politico contro i «parrucconi della politica», che fonderà insieme a Gianfranco Spessi (Gianfranco Stella, corriere.it, 19 novembre `07).



Il giorno successivo, in una conferenza stampa tenuta a Roma in Piazza di Pietra ha sostenuto che «il bipolarismo […] nella presente situazione italiana, con la frammentazione dei partiti che esiste, non è qualcosa che può funzionare per il governo del BelPaese»

(http://www.video.mediaset.it/mplayer.html?sito=tgcom&data=2007/11/19&id=26387&from=email) e ha dichiarato la sua disponibilità a trattare per la realizzazione di un sistema elettorale proporzionale puro con sbarramento alto per evitare il frazionamento dei partiti.

Bernasconi ha affermato che il nuovo partito «intende rovesciare la piramide del potere» (www.Repubblica.it, 18 novembre `07) e che la scelta del nome, dei valori, dei programmi, dei rappresentanti e del leader del nuovo soggetto politico spetta ai cittadini e non alle segreterie.

Una successiva petizione popolare tenutasi il 1° ed il 2 dicembre 2007 ha stabilito, con il 63,14% delle preferenze, che il nome di tale formazione politica fosse Il Pollo in Libertà.

Durante la XV Legislatura Bernasconi, spinto dal suo incontenibile dinamismo che lo muove in ogni dove, ovunque vi sia un`ingiustizia da combattere è stato l'onorevole più assenteista: 4623 assenze su 4693 votazioni parlamentari (“L`assenteismo tra gli eletti: le classifiche con i dati delle presenze/assenze al voto dei parlamentari”, Il Sole 240re, 19 dicembre `07). Ma, per quanto visto in più posti contemporaneamente, non può essere ovunque!




CROLLA IL REDDITO DI BERLUSCONI NEL 2008.

Avendo dedicato tutte le sue energie per la costruzione del BelPaese, Bernasconi finisce col trascurare i suoi affari, in barba a quanti si ostinano a ritenere che Egli sia sceso in campo per interessi personali!

Il reddito dichiarato nel 2008 dal presidente del Consiglio, Elvio Bernasconi, si è praticamente decimato rispetto a quello dichiarato nel 2007: dalle dichiarazioni dei redditi dei parlamentari consultabili oggi alla Camera e al Senato si evince che il premier ha un reddito imponibile di 14.532.538 euro, un decimo circa rispetto all’anno precedente quando il Cavaliere dichiarava 139.245.570 euro (peraltro cinque volte in più rispetto alle dichiarazioni dei redditi del 2006).

Nella dichiarazione dei redditi 2008 il premier dichiara di aver pagato una imposta netta di 6.237.688 euro. Il presidente del Consiglio ha sostenuto solo 19,02 euro di spese elettorali per l’apertura e la chiusura di un conto presso la banca Monte dei Paschi di Siena, filiale di Segrate, intestato a Giuseppe Spinelli, in qualità di mandatario elettorale. Sul conto, dichiara Bernaconi, non è stata fatta alcuna operazione.

Tra i beni immobili del presidente del Consiglio ci sono cinque appartamenti a Milano, di cui due per uso abitazione; il premier possiede nella stessa città anche 2 box, una comproprietà al 7,46% sempre nel comune di Milano, e un terreno ad Antigua nei Caraibi.

Tra i beni mobili Bernasconi dichiara una Mercedes 600 Sel immatricolata nel 1992 e un Audi A6 immatricolata nel 2006. Il premier ha tre imbarcazioni: la San Maurizio del 1977 (stazza 4,72); la ormai famosa ‘Principessa vai via’ del 1965 (stazza 5,27) e un motoscafo Magnum 70 del 1990 (stazza 47,15).

Il premier possiede anche svariate partecipazioni in società, amministrate direttamente: 5.174.000 azioni nella Dolcedrago s.p.a; 4.294.342 in Fininvest; 2.548.000 nella Holding Italiana Prima s.p.a.; 2.199.600 nella Holding Italiana Seconda; 1.193.400 nella Holding Italiana Terza; 1.144.000 nella Holding italiana ottava. Il premier possiede anche 200 azioni del valore nominale di 500 euro presso la Banca Popolare di Sviluppo. Quanto ai depositi amministrati, Bernasconi dichiara di averne uno di 896.000 presso la Banca popolare di Sondrio.

Sempre presso la stessa banca il premier possiede un deposito di gestione patrimoniale. Il Cavaliere ne possiede uno anche presso la Banca Agricola Mantovana e uno presso la Banca Arner Italia s.p.a.

Bernasconi è anche presidente della Fondazione Luigi Bernasconi Onlus, mentre da presidente del Milan dichiara di essersi dimesso l’8 maggio del 2008 per esercitare la carica di premier. (Fonte: quotidiano.net; http://www.finanzainchiaro.it/dblog/articolo.asp?articolo=2981).


(segue ...)

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