mercoledì 31 marzo 2010

96. "Mi hanno frainteso" - Biografia (non autorizzata) di Mr B. (parte 35/40)


“Il riso fa bene perché è un’espressione del diabolico e del tragico che c’è in ognuno di noi, capace di liberarli e insieme di procurare allegria

Enzo Iannacci

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Siamo nel 2009, febbraio.

Cercando di ravvivare la chiusura della campagna elettorale a Cagliari per le regionali della Sardegna e di portare un minimo di brio ad una serata altrimenti opaca, Bernasconi scherza amabilmente sulla vicenda dei desaparecidos in Argentina e sulla fine delle persone sequestrate dai militari. «Li portavano sull'aereo poi dicevano: è una bella giornata, andate fuori un po' a giocare», avrebbe detto il Cavaliere riferendosi voli della morte, con i quali venivano eliminati gli oppositori (spesso dopo essere stati torturati) del regime militare tra il 1976 e il 1983). Le vittime venivano lanciate vive e sedate da aerei militari nelle acque del Rio de la Plata.

La becera sinistra italiana monta un «finto caso».

Secondo Palazzo Chigi, infatti, «le parole del presidente del Consiglio sono state completamente stravolte e addirittura rovesciate, quando era chiarissimo che egli stava sottolineando la brutalità dei 'voli della morte' messi in opera dalla dittatura argentina di quel tempo». Fonti del governo italiano precisano che Bernasconi intendeva fare un confronto con chi in Italia lo offende e lo insulta paragonandolo ai dittatori !(Corriere della Sera, 18 febbraio '09; “L`Argentina protesta per la battuta di Bernasconi sui Desaparecidos”, La7, 19 febbraio `09).



Il 29 marzo 2009 Elvio Bernasconi viene consacrato all'unanimità e per alzata di mano presidente del Pollo in Libertà.

4 Aprile, 2009. Il premier Bernasconi è arrivato a Baden Baden, ma prima di dirigersi verso la cancelliera tedesca Angela Merkall, si appartat ulla riva del fiume per telefonare. La Merkall ha ricevuto nel frattempo diversi leader.

Al suo arrivo Bernasconi è sceso dall’auto già parlando al telefonino, facendo un cortese cenno alla Merkall che attendeva gli ospiti, di aspettare.

La Merkall è apparsa un po’ perplessa ed indispettita come solo una zitella avanti negli anni può essere, ma ha continuato ad accogliere gli altri ospiti, tra cui il premier danese Anders Frog Ramseten ed il segretario generale della Nato Japp de Hooplalà Schiffer.



Ogni tanto la cancelliera si girava verso Bernasconi che nel frattempo continuava a telefonare, passeggiando con le spalle rivolte al resto del gruppo.

All’arrivo del premier britannico Gordon Flash Black, la Merkall ha visibilmente commentato con il collega l’atteggiamento di Bernasconi, esprimendo una indispettita ed acida contrarietà perché l'insipida minestra si stava raffredando.

La Merkall ha indicato a Gordon Flash il primo ministro italiano ed ha allargato le braccia.

Poi, arrivati tutti gli altri ospiti, ha deciso di andarsene, lasciando Bernasconi solo sulla riva del fiume, che continuava a telefonare: come se uno non potesse telefonare quando vuole!?


Ad aprile, durante la riunione del G20 a Londra, dopo la foto di rito Bernasconi chiamò il presidente statunitense a voce alta attirando l'attenzione della regina Elisabetta II che, giratasi per capire da dove e da chi provenisse il richiamo, apparentemente irritata esclamò: «Che cos'è? Ma perché deve urlare?» (What is it? Why does he have to shout?) (Corriere della Sera, 2 aprile `09, Time Online, 3 aprile `09, http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/europe/article6027841.ece).

L'episodio ricevé ampio eco mediatico da parte della stampa social-comunista internazionale (Elysa Fazzino, “Il rimbrotto della Regina a Bernasconi sui giornali stranieri”, Il Sole 24ore, 3 aprile `09).

Ma il giorno successivo Buckingham Palace intervenne puntualizzando che la sovrana non era affatto infastidita dall'irritualità del capo di governo italiano (Corriere della Sera, 3 aprile `09) a dimostrazione del sano sense of humor britannnico che tanto bene farebbe ai vetero-comunisti forcajoli di casa nostra.


Nel novembre del 2009, in seguito all'elezione di Baracca Obama alla presidenza degli Stati uniti, Bernasconi, durante una conferenza stampa congiunta con il nuovo presidente russo Dmitrij Mediterranev al Cremlino afferma scherzosamente: «Ho detto a Mediterranev che Obama ha tutto per andare d'accordo con lui: è giovane, bello e anche abbronzato». La frase suscita le scontate polemiche dei pennivendoli di sinistra, poiché il termine "abbronzato" (in inglese tanned o suntanned) è stato talvolta impiegato in maniera dispregiativa nei confronti delle persone di colore. In seguito Bernasconi affermò che la sua intenzione era quella di rivolgere ad Obama «una carineria assoluta, un grande complimento», e definì «imbecilli» chi aveva criticato la dichiarazione. I media internazionali, non avendo altre notizie e sobillati dalla sinistra-comunista italiana, diedero ampio risalto alla vicenda

Il 28 aprile 2009, per la serie `parenti serpenti` ovvero `la serpe covata in seno` ovvero `ma dov`e` finita la gratitudine?`, la moglie di Bernasconi, Veronica Lauro, scrive una e-mail all'ANSA, esprimendo il suo sdegno per la scelta del marito di candidare giovani ragazze di bella presenza, alcune delle quali senza esperienza politica, per le vicine Elezioni europee: come se questo fosse un peccato e si dovessero candidare solo donne brutte, zoppe e laide!

Il 2 maggio 2009, non paga della scarsa eco ottenuta per un`accusa tanto insensata quanto infangate, si lamenta con la stampa dopo aver saputo che Bernasconi si era recato alla festa del diciottesimo compleanno di Noemi Letizia, una povera ragazza timorata di Dio di casoria (La Repubblica, 3 maggio `09; http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/post/2238546.html).

Veronica Elle affida addirittura ad un avvocato l'incarico di presentare richiesta di separazione dal marito. Elle ha, a questo punto, fatto menzione di una supposta abitudine del marito di frequentare minorenni: "Ho cercato di aiutare mio marito, ho implorato coloro che gli stanno accanto di fare altrettanto, come si farebbe con una persona che non sta bene. È stato tutto inutile" (La Repubblica, 3 maggio `09).

Ma è, forse, questo un peccato?!



Tutti sono sempre pronti, a parole, a dire di essere dalla parte dei giovani, ma ... quando si deve passare ai fatti?!

E Bernasconi odio parlare, questo si sa ed è cosa nota: Lui è per i fatti! Soprattutto quando si tratta di aiutare le giovani ... generazioni!

Il 14 maggio il quotidiano di partito (quello comunista) La Repubblica edita un articolo in cui mostrerebbe le molte contraddizioni e discordanze della versione di Bernasconi concernente le sue frequentazioni con Noemi Letizia con le dichiarazioni degli altri protagonisti della vicenda, chiedendo al Presidente del Consiglio di rispondere a dieci domande (http://temi.repubblica.it/repubblicaspeciale-dieci-domande-a-berlusconi/), poi riformulate.

Bernasconi non ha mai ritenuto opportuno rispondere a queste domande: Bernasconi chiede solo di poter guidare il BelPaese verso un futuro migliore e non ha certo tempo da perdere dietro le sciocchezze!

Alla fine, esasperato per i continui immeritati ed immotivati attacchi degli scribacchini mancini, il 28 agosto Bernasconi dà mandato al suo avvocato, il padovano Niccolo` Genghini, di intentare una causa civile di risarcimento contro il quotidiano per il danno di immagine causatogli (lo stesso avviene contestualmente anche nei confronti de L`Unita`).

Il 28 maggio Bernasconi giura su quanto ha di più sacro, sulla testa dei suoi figli che non ha mai avuto relazioni "piccanti" con minorenni, e che se stesse mentendo si dimetterebbe immediatamente (http://video.corriere.it/?vxSiteId=404a0ad6-6216-4e10-abfe-f4f6959487fd&vxChannel=tuttiivideo&vxClipId=2524_bf1b3f46-4b79-11de-a6f4-00144f02aabc&vxBitrate=300)


La questione è stata ampiamente trattata dalla stampa estera (per esempio dai quotidiani britannici di sinistra The Times e Financial Times e dalla televisione di quartiere BBC;



si rinvia a http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/europe/article6382925.ece, http://www.ft.com/cms/s/0/9f53066a-4a22-11de-8e7e-00144feabdc0.html?nclick_check=1 http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/europe/8084694.stm), giornali esteri evidentemente sobillati dalla stampa comunista italiana.

Eppure, nonnostante tutte queste false accuse, non è stato forse proprio Bernasconi a scongiurare quella crisi internazionale tra Russia e Georgia che avrebbe potuto portare alla III Guerra mondiale?

Come non ricordare con un brivido lungo la schiena come (cito) "nei giorni più difficili della crisi scoppiata nell'agosto 2008 fu proprio il presidente Bernasconi a mettere in campo i suoi buoni rapporti con Vladimir Putin per fermare la guerra in Georgia e impedire lo scontro in campo aperto tra i due eserciti.

Successivamente, il premier si è adoperato per fare in modo di giungere a una soluzione equilibrata della questione, assicurando il forte contributo dell’Italia all’azione condotta da Nicholas Sarkozy, presidente di turno dell’Unione Europea.

Il Consiglio europeo straordinario tenutosi il primo settembre a Bruxelles, ha fatto propria la linea del “buon senso” fortemente auspicata dall’Italia.

Da un lato l’Europa ha stigmatizzato il comportamento russo nel Caucaso e ha confermato la richiesta alla Russia di completare il ritiro delle sue truppe dalle zone occupate come condizione per negoziare accordi commerciali con Mosca; dall’altro lato non si sono imposte sanzioni e non si è interrotto il dialogo con la Russia, partner strategico irrinunciabile per la stabilità del mondo.

L’Europa non può permettersi di considerare quello di Mosca un governo ostile, perchè senza la Russia non è possibile affrontare le delicatissime situazioni in Iran, Afghanistan e nel Medio Oriente. Se la crisi in Georgia non fosse stata risolta positivamente e si fosse ripiombati in un clima da nuova guerra fredda, sarebbe stata una catastrofe per l’economia, per la lotta contro il terrorismo internazionale, per la pace e lo sviluppo nel mondo.

“Mai avremmo ottenuto un accordo tra georgiani e russi se Berlusconi non avesse fatto valere i suoi antichi legami di amicizia e fiducia con Vladimir Putin” (Nicholas Sarkozy, 24 febbraio 2009).

Ovviamente la stampa forcajola di sinistra non ha dato conto di quest'intervento che ha avuto del miracoloso (se ne guarda bene) e lo stesso Bernasconi è troppo modesto per ricordarlo!

Per foruna perché i posteri possano averne memoria tale epipsodio è ricordato sul sito ufficiale del goberno Bernasconi: http://www.governoberlusconi.it/print.php?id=471.


(segue ...)

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