Ho deciso che l’unica soluzione è farsi venire qualche idea per venirne fuori.
Ne ho trovate 10, che vi sottopongo.
ps: nel post in fondo alla nius potete inserire preziosi commenti e suggerimenti.
1. l`affittacamere (per la serie `finché ho una casa - mica per tanto-, tanto vale farla rendere)
L’idea non mi sembra malaccio, ma c’è sempre l’ipotesi che i vicini protestino e, si sa, le liti di condominio sono snervanti.
Certo, c’è la possibilità di… conciliare con alcuni condomini, ma, poi, la voce si sparge e se tengo i vicini a bada, è anche vero che sarebbe tutto tempo sottratto ai clienti.
Bisogna trovare un’altra soluzione: gli immigrati!
I vicini mi sembrano buone persone, alcune frequentano la chiesa. Potrei giocare un po’ sul senso di solidarietà, sulla globalizzazione, sull’opportunità di erigerci a baluardo contro il regime di intolleranza che sta dilagando nel Paese.
Allora, ragionate con me: in casa potrei piazzare una decina di letti, ma – e qui è l’idea geniale – se fossero letti a castello – potrebbe esserci posto per una ventina di… pensionanti.
Ancora, tenetevi forte: imponendo rigidi turni di 8 ore, ci sarebbero una sessantina di pensionanti.
Non solo, seguite, ve ne prego, il ragionamento: gli extra-comunitari sono qui per lavorare e, come si dice: “chi dorme non piglia pesci!”. 6 ore sono più che sufficienti.
10 persone a turno per 4 turni di 6 ore = 80 persone.
E, finora, abbiamo parlato genericamente di extracomunitari.
Ma se gli extra-comunitari fossero cinesi?
Considerate con me e mente priva di pregiudizi: i cinesi sono tutti uguali, per cui i vicini non si insospettirebbero. Li faccio vestire tutti allo stesso modo e dico ai vicini che è una sola persona!
Non solo: i cinesi sono più piccoli, quindi ce ne starebbero di più!!!
L’unico rischio sarebbe prendere in casa cinesi che sanno leggere: niente di peggio che trovare dei libretti rossi sotto i cuscini ed in bagno!!!
E, poi, si sa che i cinesi sono oltre un migliardo, pardon, miliardo: se decidono di fare un salto tutti insieme nello stesso momento, beh, sono acidi per tutti.
Considerate che il soffitto è abbastanza alto, potrei mettere letti a castello con 3 letti: ma io non voglio sembrare esoso!
2. l`incidente d’auto
Solo il mio innato e primordiale istinto di conservazione mi ha fatto fare un doppio salto mortale, carpiato con doppia rotazione all’indietro (ero un po’ stanco ed avevo mangiato pesante, per cui non ho potuto fare di meglio) e, tra gli applausi, sono ritornato a terra ed ho continuato a passeggiare.
“Ma – ed è qui che si vede il vero ‘bravo disoccupato’ mi sono detto -, che stupido che sono: perché non farmi investire a bella posta?”.
Certo, c’è il problema di essere sicuri che l’investitore sia coperto da adeguata assicurazione (non avete idea di quanta gente circoli senza copertura assicurativa), e, poi, sarebbe opportuno procurarsi dei testimoni (ma ve ne sono alcuni che garantiscono testimonianze attendibili a modico prezzo, mi sono informato) cui dare una percentuale.
Inoltre si deve essere certi che l’auto investitrice abbia dei freni in buone condizioni, perché non mi faccia troppi danni.
D’altra parte è pur vero che, oltre a chiedere il risarcimento del danno fisico, ci sarebbero i danni morali e biologici per la depressione nella quale cadrei perché da disoccupato, non potrei cercare lavoro.
Ne ho parlato con un paio di amici avvocati, i quali mi hanno detto che potrebbero esserci gli estremi per il reato di truffa alle assicurazioni.
Santo cielo, quanto fanno i difficili e i pessimisti: solo perche` non l`hanno avuta loro l’idea geniale!
Insomma, ipotesi da approfondire nei dettagli, ma da non scartare a priori.
3. il “ghe pensi mi!”
Sempre più spesso sento amici che, dopo anni di vita coniugale, si lamentano e mi confidano “Non so cosa darei per una serata tranquilla, con una birra a vedere una bella partita di calcio, o a leggere il tredicesimo volume dell’enciclopedia britannica: da quando mi sono sposato non riesco ad andare avanti!”.
Ecco, cari amici, siete stanchi, volete passare una serata tranquilla dopo il faticoso lavoro quotidiano, ma vostra moglie ha ancora degli istinti famelici manco foste ancora fidanzatini? GHE PENSI MI!”.
Posso fornire certificato medico di sana e robusta costituzione, sono pulito ed educato, scusate se è poco!
ps: potrei prevedere sconti (da concordare) per amici e per abbonamenti
4. l`esperto di colloqui
Non lasciatevi trarre in inganno dalla semplicità della qualifica.
Da mesi, oramai lo sapete, mi sto districando in una rete di colloqui di ogni genere e vado accumulando una certa esperienza.
Certo, lo so, esistono dei corsi specifici per imparare a selezionare.
Ma io vado oltre.
Anzitutto, chi è in grado di valutare i selezionatori? Ce ne sono di bravi e di meno bravi, ce ne sono di volenterosi e votati alla selezione della razza ed altri che lo fanno di malavoglia.
Io ritengo di essere in grado di valutare gli esaminatori: questa potrebbe essere una opportunità tanto per le aziende quando per coloro che intendono rispondere ad un’offerta di lavoro.
Non solo e di più.
La delazione, questa pratica tanto ingiustamente vituperata.
Gli esaminatori forse non sanno quanti suggerimenti e giudizi si scambino chi partecipa ad una selezione in assenza dell’esaminatore. E, per certo, un’azienda non vorrà assumere chi parla di loro male, chi, persino, li denigra: certo che no!
Ecco, io, forse anche per la mia età e per i miei capelli appena appena brizzolati, induco coloro che incontro ai colloqui ad aprirsi, a dire quello che realmente pensano.
Insomma, per il sommo bene dell’industria capitalista, io sono pronto a mettermi al servizio dei grassatori della masse operaie.
Avrò sempre tempo di leggere Marx, Engel e le vignette di quel comunista di Vauro nelle pause pranzo: insomma, rimango rivoluzionario ... part time!
5. il `prenota parcheggi`
Quante volte, soprattutto andando in centro, non avete trovato un parcheggio? Girate in tondo a vuoto per ore ed ore ed intanto il film che, magari, volevate andare a vedere non solo è iniziato, ma è anche finito; gli amici che vi aspettano se ne sono andati, il vostro compagno/la vostra compagna in auto è diventata come un puma in gabbia, …
Ecco, io potrei, con una semplice chiamata, accettare prenotazioni anche con un paio di ore d’anticipo. Vado nelle vicinanza del cinema, ristorante, … dove dovete andare e, appena si libera un posto, ve lo tengo occupato.
L’idea è meno stupida di quello che vi può sembrare: di certo ve ne ricorderete la prossima volta che cercherete parcheggio e vi direte “Ah, se solo…”.
6. le tre carte
Erano anni che non ne vedevo, ma l’altro giorno, nei pressi di Porta Nuova, mi sono detto “ccoli lì, ma dov’erano finiti?”.
Si spostano sotto i portici, alternativamente, tra l’angolo tra via Sacchi e c.so V.Emanuele e tra quest’ultimo e p.za Carlo Felice
Li potete trovare lì per ore ed ore, pronti ad elargire manciate di felicità: altro che social card, PFUI!!!
Ieri c’era il solito signore che armeggiava con le tre carte, facendole mulinare da una parte a quell’altra, con un’esasperata lentezza che io ancora mi chiedo come facesse quell’anziano davanti a lui a non indovinare.
Non solo con tre carte ha il 33,3% possibilità di indovinare, ma basta prestare un minimo di attenzione che quello lì lo freghi facile facile. Giuro che a volte ho creduto che facesse il suo giuoco tanto lentamente solo per far vincere l’anziano signore. Insomma, non poteva non vincere, io ce lo dicevo.
Ad un certo punto, infatti, gli altri intorno mi hanno fatto i complimenti e mi hanno invitato a giuocare, ma io non avevo che 5 euro nel portafoglio.
Ma adesso devo ritirare i soldi che ho guadagnato per aver fatto lo scrutatore e state certi che li vado a giocare: spero solo di trovarli e che mi facciano giuocare!
7. sposare una 90enne (... straricca)
L’idea mi è venuta da una amico che sta mettendo a frutto l’ozio estivo conoscendo ragazze in chat; è un maestro: le contatta prima per chat poi per telefono, le incontra e, beh, vi lascio immaginare.
Ora, io mi domando e dico, perché conoscere delle semplici ragazze, carine finché si vuole, disponibili finché si vuole, ma per un… mordi e fuggi?
Ecco, la mia idea è conoscere tramite chat una 90enne (tanto il mio amico mi spiega come fare), conoscerla, sedurla eeeeeeeeeeeeeeeeeBBAAAAMMMM ereditare.
Tanto a 90 anni non credo proprio abbia pensieri lascivi, si tratterebbe di un amore platonico, puro.
Come, ci sono tra voi persone che dubitano di quest’idea: non mi ritenete capace di sedurre una femmina? Sarete bravi voi, ma laciatemi stare le 90enni.
8. redigere una guida ragionata dei caffé (e dei relativi bagni)
Da mesi peregrino per la città, un modo come un altro per non stare in casa, per tenermi impegnato, cercare lavoro (internet point, annunci nelle vetrine, biblioteche).
Col tempo ho acquisito una certa familiarità coi caffè: sia per prendere qualcosa di caldo d'inverno, sia per... andarmi a pettinare.
Insomma, ritengo a ragione di essere divenuto uno dei massimi esperti in città non solo per quanto riguarda la bontà dei caffè, ma anche per definire il miglior rapporto qualità/prezzo e per indicare quali sono le toilettes più consigliabili (le più e le meno pultite, quelle con trono o alla turca, quelle con musica).
Invero, forse non tutti sanno che tutti i bar devono per legge consentire l'uso dei servizi anche per chi non consuma, ma si sa, la buona educazione piemontese impedisce di chiedere dove sia il bagno se non si è clienti.
E allora: dov'è che il caffè costa solo 75 cents, dove persino 70 (ma solo al banco), dove 1 euro, ma con bicchierino di selz (e dove senza)?
Ed ancora, dove i bagni vengono puliti ad orari regolari, dove solo quando è sporco, dove quando è troppo sporco, dove quando se ne ricordano (e possono passare giorni)?
Io ve lo so dire. E l'informazione è utile non solo per i residenti, gli autoctoni, gli indigeni, ma anche, se non soprattutto, per i turisti. Un servizio, quindi, che potrebbe tornare utile anche per le pro-loco e per gli alberghi
E, da ultimo, in quali serrvizi potete andare senza preoccuparvi di non avere da leggere se avete dimenticato le parole crociate?
PS: vedi (*) in fondo alla lettura troverete il murales più curioso che abbia avuto occasione di leggere.
9. vendere un occhio (o, in alternativa, un rene)
Vendere un occhio o un rene non è un’idea bislacca come potrebbe sembrare.
Lo sarebbe vendere un naso: ne abbiamo solo uno, e poi?
Un occhio o un rene, invece, non si nota, ne abbiamo due, con uno si sopravvive tranquillamente.
E, non solo: i miei reni (un po` meno gli occhi) sono in perfetto ordine, godono di ottima salute.
Sarebbe un affare!
10. la vocazione
Allora, lasciatemi dire, poi e solo poi, criticate.
Dunque, intanto, io ho studiato per la bellezza di otto anni in una scuola cattolica, dei cc.dd. preti laici.
Non intransigenti, duri e puri come i gesuiti.
Ricordo che, avrò avuto 14-15 anni, parlai con uno di loro dei voti, del loro valore, della difficoltà di seguirli.
"Beh, vedi – mi disse – il più difficile è senza dubbio l’obbedienza: per anni stiamo in un posto, poi, da un giorno all’altro, arriva l’ordine di trasferirci dall’altra parte del mondo e noi non possiamo che chinare il capo ed obbedire”. Ma, pensai, non mi sembra malaccio: avevano chiese in Francia ed anche in Brasile ed io già mi immaginavo come dovesse essere predicare a Copa Cabana.
“Quanto alla povertà, beh, non è gran preoccupazione: qualcosa ci viene dall’ordine, qualcosa dai famigliari, comunque non ci mancano i vestiti e la tavola è buona”. Io avevo avuto occasione di mangiare nel loro refettorio e posso garantire che non mentiva.
“La castità, beh, la castità: si fa quello che si può!”.
Qualcuno ha qualcosa da obiettare?
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Senza i tuoi tazebao stavamo male, che fine avevi fatto? Esaurimento? Surmenage da lavoro? "brunettite" acuta? welcome back my friend to the show that never ends (Vi invito e prego di notare come lo studente sia sin dall'inizio volutamente provocatorio e la metta sulla critica politico-sociologica)
Io sono stato sempre qui a farmi il culo per te, brunettiano di merda, a farmi 1.000 ore di straordinario non pagate, bastardo berlusconiano! Studentello!
(il bibliotacario rispende accettando la sfida: introduce una pesante critica al governo - 'brunettiano di merda', 'bastardo berlusconiano' -, il tema della rivendicazione sociale-sindacale - le '1.000 ore non pagate - e di classe - 'studentello')
I bibliotecari non dipingono i muri ma fanno 1.000 ore di straordinario non pagate per servire voi studentelli di merda! Voi studentelli segaioli e imbrattamuri: siete i veri fancazzisti.
Ecco l'eroe di merda.
(Lo studente riprende a motteggiare il bibliotecario in modo concisio, provocatorio e pungente)
(il bibliotecario non intende far passare liscia la provocazione e rilancia)
Per la cronaca: io il cervello me lo sono fatto lavare da Milton Friedman, premio nobel per l'economia degli anni '70, grande ispiratore di Reagan, Tatcher e Pinochet che ci hanno tolto dai coglioni proletari come te.
(lo studente prima sottolinea che lui ha studiato e che la sua critica ha basi riconociute a livello internazionale - il premio nobel - e fa pesare il fatto che lui appartiene ad una classe privilegiata)
(il bibliotecario ha smascherato, alla fine, il giuoco dello studentello; da personale l'insulto diventa generale - 'merda umana' -; rivendica la lotta di classe - voi siete privilegiati perché sfruttate noi -; ma, decisamente, gli rodono le 1.000 ore di straordinario non pagate. E termina la sua filippica con un liberatorio: 'idiota' sottolineato e rimarcato dal '!')
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