mercoledì 13 gennaio 2010

63. "Ci vuole un`idea ..." - Biografia (non autorizzata) di Mr B. (parte 2/40)


"Ci vuole un`idea!"


Il salone e` ampio, avvolto di una luce calda ed avvolgente.

In buon ordine entrano nell`ordine: Dell`Utero, Trevalli, Capezzolone, Cicchetto, Brondi, Marroni, La Capricciosa, Quadrati, Grezzi, Angiolino, Sacchetti, Labionda ed il trio affettuosamente chiamato `le Tre Grazie` ovvero `le Tre Muse`, Garfagnana, Germoglio e Balillla.

Mentre ancora si scambiano i convenevoli e gli abbracci, dal grande scalone circolare che avvolge l`immensa sala riscaldata da arazzi del `500 bergamasco, fa il suo ingresso maestoso quanto modesto Elvio Bernasconi avvolto da un`aurea mistica e carismatica.

Tutti fanno silenzio ed Elvio da loro uno sbrigativo ma, ma per questo non meno affabile benvenuto: “Grazie di essere venuti, miei cari: il momento e` drammatico. Vi prego, accomodatevi nella sala del caminetto ....”.

I fedelissimi si accomodano sulle poltrone soviet country, regalo al premier da parte dell`amico Spuntin e la riunione ha inizio.

Durante il minuto di raccoglimento voluto da Elvio si sente solo il crepitio dei ciocchi di abete che scoppiettano nel camino in pietra di Sarnico lavorata artigianalmente in bottega, stile Salvador Rosa (misure L 160 x H 145 x 30, tempi di consegna 30 giorni circa).

Con voce dolorosa e preoccupata Bernasconi rompe il silenzio: “Da mesi, vado dicendo che dobbiamo essere ottimisti! Se prima dicevo che non c`e` questa crisi, poi mi sono dovuto correggere ed ammettere che si`, una crisi c`e`, ma che il nostro BelPaese l`ha sta affrontando meglio di tutti gli altri Paesi e che, addirittura, la crisi e` alle spalle ...”.

“Ma la verita` e` che neppure io ci credo piu` ...”.

“Ho fatto sciogliere l`Istat che forniva dati che avrebbero potuto allarmare i cittadini e mi sono affidato di volta in volta alle societa` che ci avrebbero garantito i sondaggi piu` incoraggianti ...” (vedi D.L. n. 78 del’1 luglio 2009 art. 11).

“Purtroppo i dati reali dicono che nel periodo compreso tra il gennaio ed il settembre del 2009 nel solo settore dell'industria sono state effettuate 2 milioni e 880 mila ore di cassa integrazione (c.i.) ordinaria, a fronte delle 350 mila che si erano registrate nello stesso arco di tempo del 2008; nell'edilizia si passa nel periodo compreso sempre tra gennaio e settembre dalle 139 mila del 2008 alle 248 mila del 2009, per un totale di 2 milioni 125 mila ore di c.i. ordinaria registrate i questi primi 9 mesi dell'anno a fronte delle 489 mila dell'anno scorso" (dati Confindustria dicembre `09).

"Per quanto riguarda la cassa integrazione straordinaria nel 2008 era stata di 20 mila ore a settembre del 2009 sono state superate già le 608 mila ore. Se sommiamo le ore di c.i ordinaria e quelle di c.i. Straordinaria si capisce la portata della crisi ed i suoi effetti sui lavoratori: a fronte di 510 mila ore nello scorso anno in questi primi 9 mesi ne sono state fatte 2 milioni 735 mila" (dati agenzialavoro `09).

"Ma sono migliaia i lavoratori che non hanno più un lavoro. Nel periodo tra gennaio e settembre del 2008 le domande i disoccupazione erano state 7682, nello stesso periodo di tempo nel 2009 sono 11.376. Mentre i licenziamenti nell'arco dell'anno scorso in tutta la provincia erano stai 1469, al 30 settembre del 2009 invece sono già 1610. I disoccupati al 31 dicembre del 2008 erano 30.574, a fine settembre del 2009 sono 37.000" (dati MinLavoro dicembre `09).

"Il tasso di disoccupazione è dell’8,2%, il dato peggiore dall’aprile 2004. Il numero delle persone in cerca di occupazione è cresciuto di 299 mila unità a ottobre 2009 rispetto a ottobre 2008. In ottobre i disoccupati in cerca di lavoro sono stati 2.039.000 ( in precedenza l’Istat aveva comunicato 2.004.000 e un tasso dell’8%). Nel terzo trimestre si sono persi 508.000 posti di lavoro: forti perdite nelle regioni del nord – 274 mila e nel sud - 196 mila, contenuta la diminuzione nelle regioni centrali – 38 mila" (dati ISTAT dicembre `09).

"Se analizziamo le richieste di cassa integrazione in deroga al 30 ottobre 2009 sono 363 le aziende che hanno fatto domanda, per un totale di 480 mila ore. Sono 1325 i lavoratori coinvolti dal provvedimento, di questi 718 uomini e 607 donne” (dati www.lavoce.it dicembre `09).

“Questi numeri - spiega con voce rotta Bernasconi ed abbassando lo sguardo al tappeto persiano modello Afshari, dal disegno classico, proveniente dal territorio del Fahrs, Iran meridionale, tre fili intrecciati, buono stato di conservazione, dimensioni 184 x 205, prezzo 2.200 euro iva inclusa - parlano di una crisi grave, molto profonda che coinvolge tutti i settori produttivi e che sta determinando una diminuzione dei redditi e quindi un calo dei consumi. Si sta producendo così un effetto domino che riguarda tutti i comparti".


“Voi lo sapete, miei cari, io ho sacricato tutto quanto mi era di piu` caro per il bene del BelPaese, per ridare una speranza ai miei amati concittadini, anche a quelli che mi hanno sempre attaccato e voluto male. Il mio sogno piu` grande era dare loro un futuro, restituire loro la speranza”.

“Purtroppo se le cose dovessero continuare di questo passo ... tutto sara` stato inutile!”.



Poi, levando gli occhi al cielo ed allargando le braccia, con voce decisa e risoluta disse: “Qui ci vuole un`idea: un`idea geniale, un`idea rivoluziaria, un`idea ... ideale! Finora ho fatto, ho dovuto fare tutto io, ma questa volta mi ci vuole il vostro aiuto, miei cari”.

Di nuovo fu il silenzio nel salone contornato da semplici ma, allo stesso tempo, eleganti colonne portavaso in stile barocco (h105 diam.33 cm), in tiglio massello intagliato a mano, finitura in oro foglia antidato, disponibile in varie finiture, adatte per arredare ambienti residenziali.

Piano piano si levo` un sommesso brusio dai presenti.

Quadrati, piegandosi appena appena verso Sacchetti, sussurro` “Per la miseria, occorre ingegnarsi o ci tocchera` tornare a lavorare sul serio ...”: Cicchetto, parlando tra se` e se` disse “Sta a vedere che adesso dobbiamo governare, ma, a parte il fatto che nessuno di noi si ricorda come si fa, non eravamo rimasti intesi che avrebbe fatto tutto Bernasconi?”; piu` preoccupata di tutte sembrava essere germogliona che domando` a Balilla “Ti sembro ingrassata? Non pensi che questo taglio di capelli mi faccia piu` grassa?”; Brondi, da par suo, inizio` sommessamente, ma col consueto ottimismo che nulla poteva scalfire, a recitare un De profundis accompagnato da un Requiem aeterna.

Trevalli lamento` che “In cassa non c`e` una liVa, pardon un euVo”.

Al che Labionda obietto` “Ma cosa vuoi capirne: tu non sei un economista (Rainews24, 25 novembre `09), eserciti un egemonismo leonino, opaco, autoreferenziale. Una jattura. E lo dico convinto di interpretare lo spirito dell'intero governo: basta coi veti ci hai commissariati” (Corriere della Sera, 22 novembre `09)”.

Punto sul vivo, Trevalli gli intimo` “Non ti avvicinaVe o ti pVendo a calci” (Corriere della Sera, 13 novembre `09).

Cercando di richiamare i fedelissimi all`ordine, Bernasconi li interruppe “ Va bene che il gorverno non e` bello se non e` litigarello (vertice Consiglio europeo di Laeken, 14 dicembre `01), ma qui la situazione se ancora non e` drammatica, e` certamente seria! Ve ne prego, andiamo con ordine, procediamo per approssimazioni successive ...”.

Serio e riflessivo prese la parola Marroni che cosi` esordi`: “Prima di tutto ci vuole ordine, occorre consolidare le pposizioni in difesa, poi contrattaccare”.

“Bravo!!!” convenne Lacapricciosa che, scattato sull`attenti e con gran clamore di tacchi, aggiunse cercando di precisare il concetto: “Ci vogliono ordine e disciplina!”.

Scuotendo appena la testa, Marroni riprese il discorso dal punto in cui era stato interrorro: “Vedi, Elvio, dobbiamo cercare, anzitutto, di arroccarci a difesa del nostro capo – che, poi, saresti tu – perche` se tu cadi cadiamo anche noi come tanti birilli ...”.

“Occorre impedire che ti delegittimizzino, arrivando a metterti sotto processo!”.



“Ma io non ho mai fatto niente, se non il bene del BelPaese” disse quasi singhiozzando Bernasconi.

“In verita` - prosegui` Marroni che parve inizare a spazientirsi per le continue interruzioni – poco importa quello che tu hai o non hai fatto: il punto e` che giudici comunisti ti vogliono prendere con le mani nella marmellata: dobbiamo assolutamente impedirlo loro!”.

(segue ...)



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