
"Gli ultimi saranno i primi"
1 «Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all'alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. (...) 13 Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse convenuto con me per un denaro? 14 Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te. 15 Non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono? 16 Così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi» (Matteo, 20, 1-16)
Prese a questo punto la parola Umberto Grezzi
Pure la vita e l`illuminazione di Grezzi meritano una breve digressione.
Dopo aver ottenuto la qualifica di perito tecnico elettronico presso la scuola per corrispondenza Radio Elettra, Grezzi iniziò una breve carriera come cantante, con il nome d'arte di Donato.
Accompagnato dall'orchestra di D.U. Mazzucchelli incide un disco 45giri (edizioni Caruso) con le canzoni "Ebbro (boogie woogie)" e "Sconforto (rock-slow)", dei cui testi è autore.
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Spinto dal desiderio di aiutare il prossimo si iscrive quindi all`universita`nella Facoltà di medicina a Pavia, abbandonando gli studi prima di ottenere la laurea, agli inizi degli anni `80 a causa del suo interesse per la politica, la politica al serivizio degli altri, dei piu` poveri, dei diseredati, alla quale si dedica completamente.
La sua prima moglie, Gigliola Guidali, raccontò in un'intervista di aver chiesto la separazione dopo aver scoperto che Umberto usciva tutte le mattine di casa con la valigetta del dottore (dicendole "ciao amore, vado in ospedale") senza essersi però mai laureato. Gli mancavano infatti 11 esami.
Nel 1980 Grezzi fonda un gruppo che chiama Unione Nord Occidentale Lombarda per l`Autonomia mentre due anni dopo crea assieme al varesino Marroni, di cui diventa fraterno amico la Lega autonomista Lombarda, di cui viene nominato segretario nazionale.

Il 5 gennaio 1994, al processo Enimont, Grezzi ammette il finanziamento illecito tramite una tangente ricevuta dalla Montedison. Viene condannato successivamente in via definitiva dalla Cassazione (composta da 15 magistrati 15 tesserati a Lotta Continua che non gli perdonano di aver tradito la causa comunista) a 8 mesi per violazione della legge sul finanziamento pubblico ai partiti.


Dalla prima moglie Gigliola Guidali, sposata nel 1975, ha avuto il primogenito Riccardo. È attualmente sposato con Manuela Marrone, cofondatrice della Lega Lombarda, dalla quale ha avuto tre figli: Eridano Sirio, Roberto Libertà e Renzo.

Ma riprendiamo da dove avevamo interrotto la ricostruzione della serata e, cioe`, da quando Bernasconi domando`“La solidarieta` verso i poveri emigrati e`, voi lo sapete, sempre stata una delle mie maggiori preoccupazioni ...”. Grezzi, a questo punto, prese la parola dicendo: “Tutti pensano che io odi gli immigrati, ma poco m`importa cosa pensano gli altri: a me preme poter esser loro d`aiuto!”.
“D`altra parte, se cosi` non fosse, perche` avrei sposato quella terrona della Gigliola (ndr. classe 1995, maestra elementare, nata a Favara, Agrigento)?”.
“La verita` e` che noi ci vogliamo prendere cura di loro, ma ... come possiamo farlo se loro non si danno pensiero di controllare le nascite?”.

“Per aiutarli ad avere una vita migliore, perche` possano integrarsi, perche` riescano a mandare i figli a scuola, etc. etc. ho in animo di presentare nei primi mesi del prossimo anno un progetto di legge per la castrazione di tutti i maschi stranieri in eta` riproduttiva!”.

“Bene, molto bene – disse compiaciuto dello zelo altruistico del fidato Grezzi – questa proposta mi sembra buona e giusta, piena di buon senso”
Poi, per puro scrupolo, certo dell`impegno di Marroni, gli domando`: “Rassicurami, per l`ordine pubblico, stiamo facendo tutto il necessario? I bravi ed onesti cittadini devono poter dormire sonni tranquilli, siamo noi a doverci preoccupare per loro: ci hanno eletto per questo!”.


“Senza contare che non abbiamo voluto trascurare l`opportunitaà che l`allarme sociale poteva offrire come momento aggregativo – soprattutto per gli anziani – ed abbiamo organizzato delle simpatiche occasioni d`incontro per quegli anziani che, altrimenti, la sera si sarebbero rinchiusi nelle case davanti al televisore”.
“Abbiamo chiamato questi circoli `ronde`: altro non sono che il piacevole ameno pretesto per uscire la sera ed incontrare gente nuova, in questa societa` che – diversamente – costringerebbe le persone ad isolarsi”.

“Eppure c`e` ancora una cosa che mi turba e che potrebbe in qualche modo impedire che operiamo per il bene della Nazione: quegli stramaledetti giudici comunisti!”.
Quindi, levando occhi, braccia e mani al cielo, lanciò una disperata, drammatica supplica: “Ditemi voi, miei cari, cosa si puo` fare, cosa possiamo fare perche` non vada tutto perduto ...!”.

“Tu, amico mio, fedele Dell`Utero, sinora sei stato in silenzio: hai nulla da dire?” domando` Bernasconi all`amico di sempre, al compagno di tante battaglie. “Effettivamente, io ... un`idea l`avrei” disse il sino ad allora silenzioso Dell`Utero.
(segue ...)
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