venerdì 29 gennaio 2010

70. "Lontano dalla folla? Una follia!" - Biografia (non autorizzata) di Mr B. (parte 9/40)

"Lontano dalla folla?
Una follia !"


14 dicembre 2009

Il Corriere della Sera titola a caratteri cubitali: “Il Cavaliere ha perso molto sangue ed è sotto osservazione al S. Raffaele”.

La Nazione, il BelPaese entra in fibrillazione: senza il suo leader si sente smarrita

Ancora sotto chock, Bernasconi non perde la calma e dice a chi gli è vicino: “Mi aspettavo che succedesse, ma dite a tutti che sto bene (…) troppo odio ...”.

Ed intanto su Feisbuk esultano in 20mila!


15 dicembre 2009

Titolo del Corriere della Sera: “Non starò lontano dalle folle”.

L'aggressore, compresa la follia del gesto nei confronti di chi ha la sola colpa di fare e voler fare del bene, si pente: “Un atto vigliacco!”.

Come faccio, adesso? Non potete chiedermi di rinunciare a stringere le mani e ad andare in mezzo alla folla! Come faccio?” (Corriere della Sera, 15 dicembre `09) si domanda sconsolato il premier maximo.

E' il pensiero fisso di Bernasconi il giorno dopo la viole aggressione in piazza Duomo: come puo` la gente, la sua gente, stare senza di lui e come puo` lui stare senza la gente, la sua gente?.

Il premier è ricoverato al San raffaele per curare le ferite alla bocca ed al volto.

Al settimo piano del reparto 'solvibilì` del reparto Q sono state blindate tre stanze: nella prima c'è il Presidente, nel'altra le guardie del corpo e, poi, c'è la stanza trasformata in ufficio dove regna la fidata e fedele segretaria Marinella che organizza l'agenda di Elvio tra il via vai incessante dei visitatori che rendono rispettoso omaggio.

I polizziotti e gli uomini della security spuntano ovunque: sulle scale, sul piazzale, davanti alle porte degli ascensori, nei corridori, mescolati ai pazienti che girano tra gli ambulatori per le visite e gli esami di routine, ai familiari che vanno a trovare i degenti, mischiati tra i medici, confusi tra gli infermieri.

Bernasconi resta a letto, non accende la tivvì, chiede la rassegna stampa.

E' dolorante e molto fiacco, fatica a mangiare e continua a chiedersi “Perchè mi hanno fatto questo?” (ibidem).

Il volto è visibilmente segnato: sembra suonato come un pugile!

La guancia è gonfia e la borsa del ghiaccio va tenuta premuta per cercare di ridurre ed attenuare gli effetti del proditorio colpo.

Il labbro ed il taglio sotto lo zigomo sinistro sono protetti da bende e cerotti fatica a parlare, ma vuole incontrare tutti.

Mi dicono che dovrò stare attento, ... adesso che inizia la campagna elettorale per le regionali, ma tu che mi conosci, o fidato Malaiuti, come, come faccio a stare lontano dalla gente?” (ibidem).

Malaiuti cerca di incoraggiarlo e ripete che “dovremo essere molto prudenti” e confida ai giornalisti che “è come un leone che ha ancora voglia di combattere e ruggire e che continuerà a dare zampate!” (ibidem).

Ma, intanto, il leone è chiuso in gabbia.

Sul tavolino una coppa di gelato per rinfrescare la bocca ed I cioccolatini da offrire generosamente agli ospiti che si avvicendanno al capezzale: anche in questi dolorosi momenti il suo primo pensiero va agli altri!

Non sono ancora le 18 quando al ground zero, al piano terra del settore Q si presenta il Grezzi, insieme al ministro Roberto Caldarrosta ed al plenipotenziario Scoca.

Quando escono dalle stanze del Bernasconi, il Grezzi spiega: “Sta soffrendo molto, ma lui è come me: è uno che combatte! All'inizio era un pò giù, ma quando mi ha visto ed ha visto che sono arrivato con quelle canaglie di Caldarrosta e di Scoca si è subito tirato su di morale perchè sa che stiamo con lui”. (ibidem)

Mentre racconta, Grezzi è raggiunto alle spalle dal ministro Tremonti e con lui decide di risalire al settimo piano: “Così lo facciamo divertire e ci vediamo le infermiere!”.

E salgono in ascensore ridacchiando come due vecchi amici!

Verso le 20 esce dal portone dell'ospedale il tribuno Fedele: “Non sta per nulla bene … basta visite: deve riposare!”.

Ma il leone ferito vuole uscire dalla gabbia e ripete: “fatemi tornare in mezzo alla gente!” (ibidem).

Il bollettino medico recita, a sorpresa, che la prognosi è stata elevata a 25 giorni …



16 dicembre 2009

Il Corriere della Sera titola in prima pagine: “L'amarezza di Bernasconi: colpito nella mia Milano!”.

Le ferite di Bernasconi iniziano a rimarginarsi, ma si aprono quelle politiche.

I più fedeli tra I fedeli del Pollo in Libertà iniziano a temere per le condizioni psichiche di Bernasconi: il suo eccessivo buonismo rischia di far fallire i loro piani ed iniziano a tramare nell'ombra!

Alla Camera viene fatta passare la legge Finanziaria con l'ennesimo voto di fiducia, ma Spessi giudica tale scelta “inaccettabile”.

Dichiara Spessi ai giornalisti: “(...) Invece siamo stati noi senza ragione ad accendere senza ragione i toni, ad alzare ulteriormente gli steccati … fosse una strategia … ma non lo è: è un modo di procedere alla cieca!” (Corriere della Sera, 16 dicembre `09).

E, levando gli occhi al cielo come per invocare … Qualcuno: “Solo Bernasconi può evitare che il tentativo di aprire una fase di confronto fallisca. Il nodo, in fondo, è questo!” (ibidem).

Che senso ha? E che senso aveva mettere la fiducia sulla Finanziaria?” si chiede sconsolato il Presidente della Camera.

Saltava, così, il “patto parlamentare” sul quale aveva fatto affidamento anche il Presidente della repubblica Napoletano, che aveva chiamato Trevalli, il titolare di via XX settembre esortandolo ad evitare il voto di fiducia.

Non ce n'era bisogno – sostiene Spessi – intanto perchè non c'era il rischio che passasse nemmeno un emendamento delle opposizioni. Poi, perchè nella maggioranza tutti si erano impegnati ad essere compatti, consapevole di non poter sgarrare, di non poter cambiare neppure una virgola della manovra” (ibidem).

Insomma – prosegue Spessi scoraggiato, deluso – non c'era un problema di tempi, non c'erano problemi politici, non c'era ostruzionismo visto lìesiguo numero di modifiche presentato” (ibidem).

E conclude: “Se così stanno le cose – e le cose stanno così -, non si capisce la necessità di alzare il ponte levatoio!” (ibidem).

Ma coloro che ordiscono e tramano nell'ombra, dietro le quinte, hanno da tempo deciso di isolare Spessi ed ora cercano di mettere in un angolo anche l'incolpevole Bernasconi per prendere loro le leve del potere!

Si levano, quindi, all'unisono le critiche concordi dei gruppi parlamentari di centro-destra, dei ministri e dei dirigenti del Pollo in Libertà: “Spessi si pone al di fuori del proprio ruolo istituzionale”, ed ancora “Spessi non aiuta l'apertura di un clima politico nuovo” (ibidem).

A Spessi, recatosi ad omaggiare Bernasconi ed a chiedere ragione di quanto sta succedendo, il leader supremo spiega: “Non sapevo nulla di quello che si è deciso” (ibidem).

Per dar ragione al detto che vuole che la madre degli scemi sia sempre incinta, sempre il 16 dicembre, fallisce un attentato dinamitardo alla prestigiosa unviersita` meneghina Bocconcino.

Tuona, sacrosantamente Velcro dalle pagine del Giornalino: “Si tacerà sul fatto che gli autori dell'attentato sono fans di Santorre e di Travaso e che quest'ultimo li ha confortati ed incoraggiati sostenendo che è giusto odiare ed augurarsi la morte fisica degli avversari politici?” (Il Giornale, 15 dicembre `09).

Santorre e Travaso sono, finalmente, costretti a restare rintanati nei loro covi dopo che Padellino, direttore del giornale extra-parlamentare 'Il Fattò è stato giustamente e civilmente apostrofato a Palermo da alcuni gentili e cittadini armati di picche e forconi “certo, pure voi, augurarvi la morte di Bernasconi ….”.

(segue ...)




mercoledì 27 gennaio 2010

69. "Sangue sul Duomo" - Biografia (non autorizzata) di Mr B. (parte 8/40)






"SANGUE SUL DUOMO"


Milano, Bernasconi colpito al volto
Arrestato l'aggressore: "Psicolabile"
Il premier: "Sono miracolato"

Il presidente del Consiglio colpito al volto con un souvenir di ferro scagliato da un uomo al termine del comizio a Milano. Arrestato l'aggressore per reato premeditato: in tasca una bomboletta di spray al peperoncino. Da 10 anni in cura psichiatrica. "Non sono io. Io non sono nessuno" ha detto agli agenti che lo trascinavano via mentre la gente in piazza lo insultava. Il padre dell'arrestato: "Votiamo Pd ma non odiamo Bernasconi". Per il premier notte in ospedale e venti giorni di prognosi. Solidarietà e condanna da parte di tutte le forze politiche. I messaggi di Giorgio Napoletano e del Vaticano

Corsivo

17:43 Attesa per il comizio di Bernasconi
E' iniziata con gli interventi di alcuni esponenti del Partito della Lasagna (Pdl) la manifestazione milanese con la quale prende l'avvio la campagna di tesseramento del Pdl. Per adesso, sotto il palco, sono radunate alcune centinaia di manifestanti che scandiscono il nome del premier. Il momento clou sarà il comizio di Elvio Bernasconi che riceverà la tessera numero 1 del partito. In piazza sarà presente gran parte dei vertici del Pdl

17:45 Iniziato il comizio di Bernasconi
Iniziato il comizio di Benausconi. "Non credete alla fabbriche dell'odio a chi fa il tifo per la crisi - dice il premier - il governo funziona benissimo e stiamo uscendo dalla crisi"

17:49 Bernasconi: "Noi siamo democratici"
"Non sono un mostro come dice l'opposizione" continua il premier. Che ironizza: "Anche perchè sono bello". Ed ancora: "Il Pdl deve essere una forza democratica e non un partito dove decide uno solo. Tutte le decisioni saranno prese da molte persone"

17:51 Bernasconi: "Santapanchelei e Carapace con noi"
"Alle prossime politiche saranno con noi di Daniela Santanchelei e la Destra di Carapace -poi c'è l'Udc che speriamo venga con noi, ma se non viene non piangeremo" continua Bernasconi

17:53 Bernasconi: "Un milione di iscritti"
"C'è troppa disinformazione, la tv di Stato attacca il governo ed è pagata con i soldi degli italiani - dice il premier - Per questo apriamo il tesseramento e chiamiamo almeno un milione dei nostri elettori a lavorare con noi".

17:54 Bernasconi ai contestatori: "Vergogna"
Bernasconi si rivolge ad un gruppo di contestatori. "Noi non faremmo mai una cosa del genere, voi volete trasformare il BelPaese in una piazza urlante che insulta e condanna. Vergogna, vergogna, vergogna".

17:56 Bernasconi: "La sinistra pensa solo al potere"
"Questa è una sinistra che non vuole il bene del popolo, ma solo al potere - dice Bernasconi - e vuole uno stato di polizia tributaria"

18:00 Bernasconi torna ad attaccare i giudici: "Reagiremo"
"Chi ha il diritto di governare? Chi ha un mandato popolare o chi non lo ha? Noi siamo convinto che non si possa accettare che dei giudici politicizzati possano intervenire sul Parlamento facendo ricorso alla Corte Costituzionale che è composta da uomini che appartengono alla sinistra italiana. Questa è una situazione preoccupante a cui reagiremo"

18:04 Bernasconi: "Facciamo l'antimafia dei fatti"
"Contro la mafia abbiamo fatto più di qualsiasi governo - dice Bernasconi che elenca le cifre degli arrestati e dei sequestri - questa è l'antimafia dei fatti contro la loro antimafia delle parole"

18:06 La polizia seda le contestazioni
In seguito alle contestazioni al premier alcuni militanti della Giovine Italia, impegnati nel servizio d'ordine, sono venuti alle mani con i contestatori: per sedare gli animi è intervenuta la polizia e la calma è tornata poco dopo.

18:09 Bernasconi: "Siamo forti e compatti"
"E' troppo grande la distanza tra ciò che c'è tra quello che fa il governo e quello che gli italiani recepiscono per colpa della disinformazione della stampa. Siamo forti e compatti. la verità e il bene vincono sempre" continua Bernasconi.

18:12 Letizia Muratti prende la tessera
Il sindaco di Milano Letizia Muratti sale sul palco per prendere la tessera del Pdl.

18:13 Bernasconi: "Formicone candidato"
"In Lombardia il candidato è Formicone" annuncia Bernasconi

18:16 Bernasconi scherza con un'iscritta
Bernasconi consegna due tessere ad un ragazzo e una ragazza del Pdl. Bernasconi scherza con la ragazza: "Che numero di telefono hai?"

18:17 Bernasconi riceve la tessera numero 1
Bernasconi riceve la tessera numero 1 del Pdl. Sul palco salgono alcuni ministri.

18:17 Bernasconi e i sondaggi
Il governo ha il gradimento del 55% degli italiani, il presidente del Consiglio del 63% e il Pdl è vicino al 40%. Questi i 'numeri' annunciati da Elvio Bernasconi

18:37 Bernasconi colpito al viso da un oggetto
Bernasconi è stato colpito da un oggetto al viso scendendo dal palco. Il premier, colpito al viso, aveva il labbro inferiore sanguinante. Pare che a colpirlo sia stato un oggetto di metallo, una statuetta souvenir del Duomo. Secondo alcuni testimoni, invece, il premier sarebbe stato colpito da un pugno

18:44 Fermato l'aggressore

18:49 Il premier lascia la piazza

18:54 Il fermato portato in Questura

18:58 La Capricciosa: "L'aggressore ha rischiato il linciaggio"

19:00 Di Pietrisco (IdV): "Bernasconi istiga"

19:04 Grezzi: "Atto di terrorismo"
"Quello che hanno fatto a Bernasconi è un atto di terrorismo" dice Umberto Grezzi.

19:05 Baldacchino (Pd): "Gesto da stigmatizzare"

19:06 Casotto (UdC): "Solidarietà al premier"

19:13 Lupini: "Di Pietrisco cattivo maestro"
"Siamo tornati al clima d'odio degli anni '70. I 'cattivi maestrì, come Antonio Di Pietrisco, il nemico da abbattere, la violenza della piazza. Quello che è successo oggi a Milano, dopo gli scontri di ieri a margine della commemorazione di piazza Fontana, dimostra che abbiamo ormai superato il livello di guardia". Lo afferma Maurizio Lupini, vice presidente Pdl della Camera.

19:14 Bottiglione (UdC): "Clima pericoloso"

19:15 Borsoni (PD): "Gesto inqualificabile"
"Un gesto inqualificabile che va fermamente condannato" questo il commento del segretario del Pd, Pier Luigi Borsoni

19:16 L'aggressore sarebbe incensurato
Sarebbe un incensurato l'uomo che questa sera ha colpito Bernasconi al termine del comizio a Milano. A quanto riferito dal vicesindaco Pluridecorato l'uomo si chiamerebbe Tartaglione, classe 1967 e non avrebbe precedenti penali.

19:17 Anm: "Solidarietà al premier"
"Solidarietà al premier'" accompagnata dal "ripudio di ogni forma di violenza che si sostituisca al confronto delle idee". Questi i sentimenti espressi dal presidente dell'Anm, Luca Palmare

19:19 Brondi: "Frutto di una campagna d'odio"
"Quello che di aberrante e terribile è accaduto è il frutto di una lunga campagna di odio che è stata scatenata da precisi settori della politica e dell'informazione". Lo ha affermato Sandro Brondi

19:23 Caldarrosta: "Ecco i veri fascisti"
"Quando parlavo di complotto venivo preso per matto, adesso dai complotti contro Bernasconi si passa ai fatti e si vede dove sono i veri fascisti": lo ha detto il ministro per la semplificazione Roberto Caldarrosta

19:25 Per il premier abrasione al labbro inferiore
Le prime notizie parlano di un'abrasione al labbro inferiore per Bernasconi

19:26 Aggressore sotto interrogatorio
L'aggressore del premier attualmente sotto interrogatorio è Massimo Tortiglione ed è nato nel 1967. Come precedenti risulta alla polizia solo il ritiro della patente per motivi di viabilità.

19:31 Spessi: "Inaccettabili parole di Di Pietrisco"

19:35 "Bernasconi sta bene"

19:36 L'aggressore sconosciuto alla Digos

19:38 Napoletano: "Ferma condanna"
"La più ferma condanna del grave e inconsulto gesto di aggressione nei confronti del presidente del Consiglio al quale va la mia personale solidarietà" e "il più netto, rinnovato appello perché ogni contrasto politico e istituzionale sia ricondotto entro limiti di responsabile autocontrollo e di civile confronto, prevenendo e stroncando ogni impulso e spirale di violenza". Con queste parole il presidente della Repubblica Giorgio Napoletano commenta l'aggressione a Bernasconi.

19:42 La solidarietà di Schifezza

19:43 Il premier sotto osservazione per 24 ore
Perdita copiosa di sangue con lesione lacero-contusa interna ed esterna e due denti lesi, di cui uno superiore fratturato. E' questa la prima diagnosi, che, secondo fonti mediche, è stata fatta a Bernasconi all'ospedale San Raffaele dopo l'aggressione. Le stesse fonti riferiscono che il premier, rimasto sempre cosciente, è stato sottoposto ad una tac precauzionale e per decisione dei medici sarà tenuto sotto osservazione per 24 ore.

19:52 D'Alemagna (PD): "Non alimentare clima di violenza"

19:55 La notizia sui siti stranieri
I principali organi di stampa internazionali riportano sulle loro edizioni online la notizia dell'aggressione a Milano. Grande spazio sui quotidiani francesi - Liberation, Le Figaro e Le Monde - e britannici, Guardian e Independent. Con l'aggressione a Bernasconi apre il suo sito internet anche la Bbc. Lo spagnolo El Mundo la foto di Bernasconi con il viso sanguinante.

19:56 Malaiuti: "Mi aveva parlato del clima di odio"
Mentre il premier stava passando da un esame all'altro mi ha detto: "Paolo ti ricordi che cosa ti avevo detto in macchina... E venendo in macchina da Arbore si era lamentato del clima di tensione e di odio di questi giorni e aveva rilevato: speriamo non succeda nulla. E' stato, purtroppo buon profeta". Lo ha detto a Sky Tg24 il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Malaiuti.

19:57 Il Milan: "Vicini a Bernasconi"

20:07 Aggressore in cura per problemi mentali
E' in cura da 10 anni per problemi mentali al Policlinico di Milano Massimo Tartaglione, l'uomo che ha aggredito Bernasconi

20:15 Garfagnana: "Sinistra culla aspiranti terroristi" "L'impressione è che l'opposizione stia facendo come negli anni settanta, quando il Pci, per non dovere affrontare la propria base, chiuse un occhio e cullò al suo interno quelli che sarebbero diventati terroristi assassini" dice il ministro Mara Carfagnana

20:17 FareFuturoAnteriore: "Non è tempo per falchi"
"Il clima d'odio, rancore, delegittimazione dell'avversario e del nemico non può che creare mostri e riportare l'Italia a un tempo che nessuno vorrebbe più vivere". Lo sottolinea una nota della Fondazione "FareFuturoAnteriore", vicina a Gianfranco Spessi. "Oggi è stato un gesto di un singolo. Gravissimo. Ma domani potrebbe essere di più. E per questo che non è più tempo dei falchi. E' tempo, deve essere il tempo, delle colombe".

20:20 Mardingala: "Solidarietà a Bernasconi"

20:21 Portavoce No Borsalino Day: "No alla violenza"

i20:22 Brode: "Ferma condanna"

20:32 Bernasconi, infrazione all'osso nasale
Al presidente del Consiglio è stata riscontrata una infrazione all'osso nasale, gli sono saltate le otturazioni di due denti, ha una ferita con perdita di sangue ad un labbro. Lo ha affermato il portavoce del premier, Paolo Malaiuti.

20:33 Ciampino, solidarietà dell'Anci

20:41 Letizia Muratti: "Frutto della demonizzazione"
"L'atto di stasera è la conferma del male che nasce da un uso distorto della critica politica e dell'assurda demonizzazione di uno dei politici più importanti della storia della nostra democrazia". Lo ha affermato il sindaco di Milano, Letizia Muratti, commentando l'aggressione a Bernasconi.

20:42 Schifezza: "A rischio la democrazia"
"La pacifica convivenza democratica del Paese è a rischio": lo dice il presidente del Senato Renato Schifani in collegamento telefonico con il Tg1 commentando l'aggressione subita dal premier. "Ritengo che sia giunto il momento che la politica si interroghi e occorre fare il punto sul linguaggio e sul clima di tensione".

20:43 Bussolotto: "Gesto inqualificabile"

20:44 Il Vaticano: "Fatto grave e preoccupante"
"E' un fatto molto grave e preoccupante, che manifesta il rischio reale che dalla violenza delle parole si alla violenza nei fatti". Lo afferma il portavoce della Santa Sede, padre Federico Piemontesi. "Ogni violenza - aggiunge - va fermamente condannata senza incertezze da tutte le parti politiche e dalle diverse componenti della società. Al presidente Bernasconi, così irresponsabilmente colpito, va la nostra doverosa solidarietà".

20:47 L'aggressore in questura
Massimo Tortiglione, 42 anni, l'uomo fermato a Milano per l'aggressione a Elvio Bernasconi, non ha precedenti penali. Risiede a Cesano Boscone, provincia di Milano. L'uomo avrebbe disturbi psichici, non risulta iscritto a nessuna associazione o partito politico. Lavora nell'azienda di famiglia. Come precedenti ha solo il ritiro della patente per motivi di viabilità. Si trova in questura e dovrà essere interrogato.

20:51 Ferma condanna da presidente Consulta

20:58 Bernasconi: "Non mi fermeranno"
Paolo Malaiuti, Sandro Brondi, Michela Vittoria Balilla, Adriano Galletti sono solo alcuni dei parlamentari e delle personalità che sono andate a trovare Bernasconi al San Raffaele dopo l'aggressione in piazza Duomo. Il premier si è detto "amareggiato" per "questa campagna di odio nei miei confronti", che ha definito "il frutto di chi ha voluto seminare zizzania". Bernasconi ha ripetuto di essere stato nei giorni scorsi nel mirino di una campagna di veleni. "Tutti dovrebbero capire che non è possibile oltraggiare un presidente del Consiglio, questa è la difesa delle istituzioni". Al di là dell'amarezza, il Cavaliere ha sottolineato di non voler minimamente farsi impressionare dall'episodio: "Sono ancora qui e non mi fermeranno".


21:02 I medici: "Reagisce con la solita tempra"
"Il presidente è apparso scosso e abbattuto ma sta reagendo con la sua solita tempra". Lo fa sapere dall'ospedale San Raffaele, Paolo K.K.Klan, il direttore della comunicazione della Fondazione San Raffaele-Monte Tabor. "Il premier ha subìto un trauma contusivo importante al massiccio facciale con una ferita interna ed esterna al labbro superiore. Due denti, uno dei quali in modo serio, sono fratturati". "Il professor Sangrillo - continuano dall'ospedale - ha ritenuto opportuno effettuare una tac" che ha evidenziato una piccola frattura al naso. "Questo ha portato i sanitari del San Raffaele a trattenere il presidente per la notte. La prognosi è di 20 giorni". Bernasconi è ricoverato in una stanza nel reparto solventi al settimo piano della struttura.

21:06 Tortiglione non iscritto ad alcun partito
Non sarebbe iscritto ad alcun partito Massimo Tortiglone, l'aggressore di Silvio Bernasconi. Il particolare sarebbe emerso dall'interrogatorio in corso negli uffici della Digos della Questura di Milano.

21:12 Carrelli: "Sono noti i mandanti morali dell'aggressione"
"Al di là della doverosa e sincera solidarietà al presidente Bernasconi, non si può non rimarcare che i mandanti morali di questa aggressione sono ben noti, perché responsabili del clima di odio nei confronti del governo alimentato nel BelPaese". Lo afferma il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Roberto Carrelli.

21:15 Figli di Bernasconi arrivati in ospedale

21:25 Garfagnana: "La sinistra sta cullando aspiranti terroristi"
Per il ministro delle Pari opportunità, Mara Garfagnana, l'aggressione a Bernasconi "è frutto di un clima torbido e delle parole avvelenate sentite nelle scorse settimane, sfociate in una manifestazione 'contra personam', frequentata da poca gente ma osannata da commentatori e presunti intellettuali". "L'impressione è che l'opposizione, debolissima ed egemonizzata da quell'Antonio Di Pietrisco che ancora oggi non si vergogna di scherzare col fuoco e, di fatto, porta fuori il suo partito da quell'insieme di regole democratiche condivise fatte di confronto duro ma corretto - aggiunge -, stia facendo come negli anni Settanta, quando il Pci, per non dovere affrontare la propria base, chiuse un occhio e cullò al suo interno quelli che sarebbero diventati terroristi assassini. Auspico che gli esponenti del Pd, specie quelli scesi in piazza al cosiddetto No Cav Day, chiedano scusa al presidente Bernasconi e ritornino sulla strada delle regole democratiche".

21:31 Bernasconi colpito con souvenir nel Duomo
Una statuetta-souvenir del Duomo è l'oggetto con cui è stato colpito Bernasconi dopo il suo comizio. L'oggetto, raccolto da agenti di polizia, è di colore chiaro e appare rotto alla base, dove solitamente c'è un supporto metallico con la scritta 'Duomo di Milano'.

21:32 Cai: "Episodio di esecrabile gravità"

21:49 Marroni al San Raffaele

21:51 Tortiglione: "Non sono io. Io non sono nessuno"
"Non sono io. Io non sono nessuno": sarebbero queste le prime parole pronunciate da Massimo Tortiglione mentre le guardie di sicurezza lo portavano via dalla piazza

21:57 Vicina di casa di Tortiglione: "Lo sentivo urlare"
Una vicina di casa di Massimo Tortiglione, in via Giusti nella zona residenziale di Cesano Boscone, ricorda che qualche volta sentiva l'uomo "urlare nel suo appartamento". Un altro vicino ha aggiunto che il padre di Massimo, titolare dell'azienda dove lavora il figlio, "è una persona tranquilla"

22:24 Bernasconi: "Sono miracolato"
Al direttore del Tg4 Emilio Fedele che lo è andato a trovare all'ospedale, Bernasconi ha detto: "Sono miracolato. Un centimetro più su e avrei perso l'occhio"

22:27 Il padre dell'arrestato: "Votiamo Pd ma non odiamo Bernasconi"
Alessandro Tortiglione, il padre di Massimo, ha detto: "Io, mio figlio, la mia famiglia, abbiamo sempre votato Pd, ma nessuno di noi ha mai avuto odio per Bernasconi. Massimo è uno psicolabile, ma non ha mai fatto del male a nessuno - ha aggiunto il padre sconvolto -non ha mai fatto politica attiva. E' un volontario del Wwf"

22:52 Arresto per Tortiglione: "Reato premeditato"
Il procuratore ha firmato contro Massimo Tortiglione l'ordine di arresto per lesioni premeditate. Nelle tasche dell'aggressore, un souvenir simile a quello scagliato contro il premier ed uno spray al peperoncino

23:27 Bernasconi non sarà operato
Bernasconi non avrà bisogno di alcuna operazione ma sarà trattenuto in ospedale per almeno 48 ore. Lo ha detto il suo medico personale Alberto Sangrillo, primario di anestesia e rianimazione al San Raffaele, dove il premier è ricoverato. "Dal punto di vista clinico - ha spiegato - è tutto tranquillo, ma sarà necessario un periodo di osservazione di uno o due giorni". Il premier, ha proseguito il medico, non ha perso mai conoscenza e non è stato sedato. Dal punto di vista psicologico "mi è parso molto affrancato dall'affetto che l'ha circondato. Lui stesso ha rincuorato i figli che erano molto preoccupati. Adesso è tranquillo ma molto amareggiato per quanto accaduto".

(http://www.repubblica.it/2009/12/dirette/sezioni/politica/comizio-berlusconi/comizio-berlusconi/index.html)

(segue ...)


lunedì 25 gennaio 2010

68. "Sia fatta la mia volonta`!" - Biografia (non autorizzata) di Mr B. (parte 7/40)

"Sia fatta la mia volonta`!"

Bernasconi sembrava leggere nei pensieri dei presenti ed inizio` a preoccuparsi perche` non restavano molti possibili martiri: “Dimmi, o Dell`Utero, chi dovrebbe essere codesto agnello sacrificale?”.

“Beh, mio amico Elvio, se consideri che il P.D.L. (Popolo della Lasagna) e` un partito fortemente concentrato sull`immagine del suo leader, che vive di sua luce riflessa, che neppure avrebbe senso senza di lui, beh, ... la conclusione mi sembra tanto logica quanto inevitabile, mio caro amico Elvio ...”.

Se, sino ad allora, il silenzio era stato bel piu` che palpabile, palpeggiabile ed i fedelissimi da almeno 20 minuti trattenevano il respiro (ndr: il nuotatore di Busto Arsizio Gianluca zenoni ha stabilito il nuovo record mondiale di apmea statica rimanendo immerso in piscina per ben 18 ' 3'' il 26 novembre 2008), adesso si lasciarono andare ad un liberatorio mormorio : “Diccichi, diccichi, diccichi, diccichi, diccichi, diccichi, ...”.

Mentre Bernasconi, intuendo quale potesse essere la risposta, si mise una mano nella tasca destra facendo finta di cercare un fazzoletto, Dell`Utero, fissatolo negli occhi e dopo un rituale momento di attesa per accrescere la suspancia, disse: “Sei tu il martire prescelto, o Elvio”.

Bernasconi degluti` amaramente e si concesse una dolorosissima stretta della mano nella tasca destra del suo sempre elegantissimo abito grisaglia blu, accompagnato da camicia bianca in tessuto compatto con riflessi lucidi; per contrastare il colore della giacca e della camicia e cravatta jacquard; calze bordeaux e pochette bianca.

Buon ultimo, Quadri si morse il labbro inferiore pensando: “Ecco, gli onori spettano sempre agli altri – e ponendosi la domanda che molti, anche tra i presenti alla serata, si ponevano -: ma io che ci sto a fare qui?”.

Bernasconi rimase in silenzio e, mentre rifletteva, il suo sguardo si poso` sulla libreria-argentiera in legno massello laccato color bianco antico con n. 4 porte e n. 4 cassetti. Laccatura personalizzabile (Misure: L cm 245 - H cm 235 - P cm 53) sulla quale campeggiava l`edizione integrale ed originale di Diabolik con dedica del protagonista.

Tiro` un lungo respiro`, si alzo` in pedi, alzo` braccia ed occhi al cielo e disse: “Se e` per il bene del BelPaese, ... cosi` sia!”.

In quello stesso momento, mentre la pioggia cadeva, un lampo illumino` la brughiera circostante e, poco dopo, un tuono squarcio` il silenzio della notte.

Poi, stanco per i mille pensieri, rivolgendosi a Dell`Utero aggiunse: “Di te mi fido, o fidato tra i diffidati, ma dimmi: hai gia` pensato ad un piano? Ricorda – ammise – che io non sopporto il dolore fisico!”

“Certo, o Elvio, ho gia` pensato a tutto ...”.

"Lo scenario del martirio dovra` essere in un luogo pubblico, di fronte a molti spettatori, con la presenza di molte televisioni e di molti giornalisti. Avevo pensato alla nostra amata Milano, tra i tuoi sostenitori, mi sono permesso di assumere una ventina di facinorosi ad hoc che inneggino slogan di sinistra, tanto per fare un po` di coreografia, e che tu dovrai redarguire da un palco, invitandoli alla calma e che mai noi – a differenza di loro – faremmo una cosa simile!”.

"Ho gia` prenotato piazza Duomo, a dire il vero il retro del Duomo: e` piu` piccolo lo spazio, quindi piu` facilmente gestibile: eviteremo che si introducano veri oppositori. Non vorrei mai che, considerando gli scalmanati che ci sono in giro, a colpirti fosse qualcuno di veramente incazzato e non il nostro uomo!”.

“La scorta sara` adeguatamente istruita, in modo da lasciare al ragazzo lo spazio ed il tempo per prendere la mira e colpirti ... colpirti col dovuto rispetto, naturalmente”.

“Ma – lo interruppe Bernasconi che stava cercando di prefigurare la scena – hai detto `il nostro uomo`, quindi hai gia` in mente chi possa essere l`attentatore ...”.

"... ma certo – disse Dell`Utero – lo sai che non lascerei mai nulla al caso. Vedi, devi sapere che alcuni amici miei compaesani non fidati, ma fidatissimi, hanno concesso un generoso prestito ad un piccolo imprenditore che non riesce a rientrare del suo debito. Ora, devi sapere che questo meschino ha un figlio, un poco debole di comprendonio, ma un bravissimo ragazzo e che, quando poi dici il caso, il padre ha votato PD! Insomma, ... come il cacio sui maccheroni!”.

“Caro amico mio – disse Bernasconi poggiando la sua mano su quella dell`amico di sempre – e` proprio vero: di te mi posso sempre fidare!”.

“Ma dimmi – aggiunse Elvio – non e` che mi fara` male?”.

“Certo che no – volle subito tranquillizzarlo Dell`Utero – ti colpira`, ma che dico, ti sfiorera` con un modellino del Duomo (per via della valenza simbolica per la cristianita` meneghina) in gommapiuma: il lancio sara` spettacolare, molta scena, ma nessun pericolo. Lo sai: di me ... ti puoi fidare!”.

“Prevedendo che quei cornutoni della sinistra gioiranno dell`accaduto, e` logico pensare che, data la prossimita` del periodo natalizio ed arrivando quelli della sinistra sempre all`ultimo momento, anche per i regali, ... ho l`esclusiva sulla vendita dei modelli di Duomo! Che te ne pare come idea?”.

“Semplicemente F-A-N-T-A-S-T-I-C-A!” disse un Bernasconi entusiasta, anche se aggiunse: “Sei sicuro che non mi fara' del male, vero?”.

"Certissimo” ribatte` Dell`Utero. “Certo, per amicizia questi miei amici non vogliono essere pagati, anche se ti sarebbero molto lieti e grati se, passata la buriana per questo piccolo incidente, tu mantenessi quella piccola promessa da niente del ponticello tra Messina e Reggio, cosi`, ... piu` che altro per un gesto di gratitudine e di rispetto verso gli amici ...”.

“Ovviamente che non mi dimentico degli amici
– concluse Elvio – non ho forse cambiato almeno 10 societa` di consulenza che dicevano che il ponte non si poteva fare per minchiate tipo dissesto idrogeologico, correnti marine, fondi, terremoti, maremoti, mareggiate, vento, mancanza di traffico sia ora che dopo, insussistenza di adeguata rete stradale dall`una e dall`altra parte ed altre stronzate del genere?”.

“Ma IO le promesse le mantengo! Sono o non sono un uomo d`onore?”.

“Certo, per non suscitare troppi sospetti dovremo far credere all`opinione pubblica che la nostra lotta a Casa Nostra e` senza quartiere, quindi dovremo trovare un accordo ...”

“Non ti preoccupare
– aggiunse Dell`Utero – ci sono alcune famiglie che danno fastidio agli amici miei, persone che vogliono alzare la cresta, persone che non portano rispetto ... i miei amici possono offrirteli su un vassoio d`argento cosi`, poi, tutti a dire `Ma com`e` bravo Bernasconi`, `Ma com`e` forte Bernasconi`, tanto a loro mica gliene deve fregare degli affari nostri!”.

Per chiudere in modo degno una serata tanto importante per i destini del BelPaese e per solenizzare il momento, Bernasconi fece stappare un Cuvée Perrier-Jouët 1825, il più antico Champagne esistente al mondo, a cui fece seguito un altrettanto dignitoso ed adeguato alla solennita` del momento "Perrier-Jouët 1874" che, nel 1885, in occasione di una famosa asta da Sotheby’s entrò nella storia come il più costoso Champagne del mondo.


(segue ...)

venerdì 22 gennaio 2010

67. "Io un`idea ce l`avrei ..." - Biografia (non autorizzata) di Elvio Bernasconi (parte 6/40)


"Io un`idea ce l`avrei ..."


Dell`Utero e` un palermitano settentino, amico di Bernasconi da sempre, soprattutto nei momenti piu` difficili.

Proprio in ragione di questa fraterna amici, gli avversari politici di Bernasconi, nonnpotendolo colpire direttamente, aveva negli anni cercato di ferirlo negli affetti piu` profondi; per tale ragione Dell`Utero pati` in silenzio, soffri` senza gemere gli strali dell`avversa fortuna e fu ignominiosamente una condanna in primo grado a 9 anni per concorso esterno in associazione di tipo mafioso e patteggio` una pena di due anni e tre mesi per frode fiscale.

Eppure, incredibile fu la sereniuta` con la quale affronto` tanta ingiustizia, aiutato dal solo pensiero che in tal modo poteva contribuire al benessere del BelPaese e che lui era lo scudo contro cui si frangevano i dardi che, altrimenti avrebbero colpito l`amico Elvio.

“Bene, – disse Bernasconi che ritrovo` nelle poche parole di Dell`Utero la luce di una rinnovata speranza – orsu`, dimmi cosa possiamo fare".

Balilla era da poco tempo entrata a far parte della grande famiglia e chiese a germogliona di spiegarle come mai Bernasconi riponesse tanta fiducia in quell`uomo di poche parole.

“Devi sapere – le spiego` Germogliona – che sin dall`inizio Bernasconi e` stato vittima degli assalti della sinistra che, incapace ad averne ragione sul piano politico, strinse una sciagurata alleanza con la magistratura comunista!”.

“Orbene, dal momento che il fine giustifica i mezzi (e ricorda che nel nostro caso il fine supemo, il fine ultimo e` la salvezza del BelPaese) Dell`Utero ebbe la brillante, geniale idea di sfruttare il fenomeno dei pentiti di giustizia”.

“Ricorderai che negli anni `70 il fenomeno del pentitismo venne utilizzato per sconfiggere il brigatismo rosso/comunista: ma, allora, le dichiarazioni dei pentiti erano inattaccabiuli perche` verificate in modo ossessivo dai magistrati e, proprio per tale ragione, inattaccabili in sede giudiziaria, durante i processi”.

“Venne, allora, adattato il caso dei pentiti per terrorismo alla guerra contro la mafia, ma i mafiosi erano piu` furbi di quei quattro stronzetti di sinistra figli della borghesia radical chic”.

“La mafia utilizzo`, a sua volta, dei falsi pentiti per avvalorare le proprie tesi, quelle tesi che avrebbero fatto loro comodo. E, per andare sul sicuro, fecero le prove generali col famoso caso Colombo: ricordi il caso Colombo, quel presentatore televisivo?”.

“Ebbene, si accorsero che la cosa poteva funzionare: era sufficiente che piu` mafiosi si fingessero pentiti per screditare qualsiasi altro testimone vero”.

“Ora, ricordi quello che disse Bruschetta: avrebbe rivelato i segreti di Casa Nostra, ma non i suoi collegamenti col mondo politico! Il passo sarebbe stato troppo grande e sarebbe stato immediatamente screditato: piu` in alto degli uomini di Casa Nostra ci sono i politici”

“Qualche mese fa quest`accordo venne rotto da un pentito di Casa Nostra, tale Spatola che minacciava di rivelare strani intrecci tra malavita e ... politica”.

“La situazione preoccupo` molto Elvio, distraendolo da quello che e`, invece, il suo unico scopo nella vita: il benessere di tutti!”.


“Quando la situazione sembrava essere veramente disperata, con centinaia di televisioni di tutto il mondo che avevano chiesto ed ottenuto di presenziare alle dichiarazioni in aula del pentito Spatola, non ti salta fuori Dell`Utero con la sua idea geniale?”


“Quante piu` tivvu` ci saranno, tanto meglio sara`!”
disse Dell`Utero.

Preoccupato, Bernasconi gli domando`: “Ma che dici: sei diventato scemo tutto in una volta sola?”

Sogghignando Dell`Utero gli rispose: “Potrei mai deluderti, IO?”

“E cosi` - fini` di spiegare la Germogliona all`ammirata Balilla – quel giorno in aula Spatola fece si` le sue dichiarazioni, ma subito dopo prese la parola un altro pentito, Gravina, che smenti` tutto: e questo era un pentito d.o.c., di quelli col bollino giallo, mandato innanzi anni prima per i casi di pericolo rosso!”.

“Per ottenere la massima credibilita` Casa Nostra aveva bruciato decine e decine di picciotti, ma, alla fine, erano stati sacrificati a ragion veduta”.

“Hai capito, adesso, perche` Bernasconi si fida ciecamente di Dell`Utero?” disse infine la Germogliona.

Ammirata, estasiata Balilla disse: “Sissi`. Mi e` tutto chiaro, ma adesso, allora, fammi sentire cosa dira` Dell`Utero!”.


Bernasconi ripenso` per un fuggevole attimo a quanto Dell`Utero aveva saputo aiutarlo, per pura e disinteressata amicizia e, fiducioso, gli fece la domanda che tutti avrebbero voluto fare in quel momento: “Ma dimmi, amico mio, cosa possiamo fare per impedire che tutto ci sfugga di mano, per continuare a guidare il BelPaese verso la prosperita`, per impedire che i cosacchi arrivino a far abbeverare i loro cavalli nella fontana di Trevi?”.

Bernasconi alludeva ad uno degli episodi meno conosciuti della seconda guerra mondiale, costituito dall'occupazione del Friuli da parte di popolazioni cosacche, avvenuta tra l'estate del 1944 e la primavera del 1945.

Di fronte al diffondersi del movimento partigiano, che nel giro di alcuni mesi, tra la primavera e l'estate del 1944 aveva portato alla costituzione di due "Zone Libere", i nazisti decisero di far scendere in Friuli le popolazioni cosacche.

E tutti, in quel momento fecero silenzio e silenzio fu.

Dell`Utero ristette, lo sguardo si illumino` di una scintilla nei suoi occhi e disse, fulmineo: “Io un`idea ce l`avrei ...!”.

A quelle parole tutti i presenti eruppero in un “Dicci, dicci, dicci, dicci, dicci, dicci, dicci, dicci ...”.

Dell`Utero si accomodo` meglio sull`elegante poltrona stile imperodall'intelaiatura in legno massiccio con schienale imbottito di forma lineare e concava: i braccioli rappresentano le squame del pesce con finale intagliato a forma di animale mitologico., mentre le gambe anteriori erano leggermente curve a forma di sciabola e proseguono con un elaborato intaglio fino ad allacciarsi ai braccioli della poltrona; il fusto lucidato nel colore noce biondo leggermente patinato per evidenziare gli intagli, con una tappezzeria neutra con tre coordinati (Misure (cm): Lunghezza 71, Altezza 44/89, Profondità 60).

E disse: “ Ci vuole un martire!”.

Dopo un attimo di stupore e di incredulita`, si levo` un mormorio crescente: “Spiegaci, spiegaci, spiegaci, spiegaci, spiegaci, spiegaci ...”.

“Vedete - disse rassicurante ed educativo Dell`Utero – visto il periodo di grande crisi nella quale viviamo (peraltro, aperta parentesi e detto per inciso, non dovuta assolutissimamente a colpa nostra, chiusa parentesi). gia` alcuni elementi del partito cercano, come ratti, come pantegane di abbandonare la nave che temono affondi: Piemontese in Sicilia spacca la maggioranza che aveva con noi, Galante in Veneto vuole correre da solo, codardo, per non parlare di Spessi che vuole giuocare il ruolo di battitore libero, di elemento super partes ... come se non l`avessimo messo noi come Presidente della Camera!”.

“Insomma, dobbiamo serrare i ranghi, compattare le fila, trovare una vittima sacrificale che si immoli per il bene di tutti, che sappia riportare la concordia, che sappia unire i cuori, che faccia contare tutti con una voce sola ...”.

“Quello che tu dici – lo interruppe Bernasconi – mi sembra ragionevole e, comunque, e` il bene del BelPaese che lo impone ... ma ... toglimi una curiosita` ... chi dovrebbe essere l`agnello sacrificale da immolare?”.

Effettivamente si diffuse un soffuso ed indistinto mormorio, dove ciascuno sussurrava sommessamente le proprie considerazioni.

Brondi pensava “Io, posso pregare, ma non ho le phisique du role, ne` l`eleganza del portamento per fare il martire”; Capezzolone, invece “Io dovro` fare il portavoce, ma se martirizzano il portavoce, chi, chi, chi mai spieghera` alle masse il senso del martirio?”; La Caprizziosa, da par suo “Ci sara` certamente molto disordine e d io dovro` mantenere l`ordine e la disciplina: chi meglio di me lo potra` fare?”; Gramigna riflette` “Io sono appena stata dal parrucchiere che mi ha fatto questo coupe boule scalato, sfilato sui contorni e intorno al viso per regalare modernità e versatilità: dovessero rovinarmi il taglio non sarei piu` fotogenica"; Germinale, tra se` e se` rimugino` "Cielo, certamente scorrera` del sangue, non si e` mai visto un martirio senza sangue! Che figura farei a Porta a Porta se dovessi macchiare questo stupendo tailleur Chanel nuovo mai messo in lana e cashemere, con collettino e polsini color oro adatto per le feste natalizie taglia 38 fr pari a una 42 italiana, un sogno pagato 6000€ con ancora l'etichetta attacca alla gonna?”; Cicchetto, pur disponibile, dovette ammettere “Io lo farei, ma poi verrei sicuramente accusato di essere un presenzialista in televisione ...”.

Trevalli rimugino` “Se peV maVtiVizzare qualcuno si tVattasse di pVendeVe a calci La Bionda, non voglio ceVto esseVe io il maVtiVe!”; ...

(segue ...)