venerdì 30 aprile 2010

114. Riflessioni (parte 10)


Prima leggere ... poi vedere a chi l'Autrice si riferiva ...


RIFLESSIONI

tratto Opere, vol. I di Elsa Morante


"Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo.

Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini?

Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale.

La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto.

Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto.

Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei.

Presso un Popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo.

Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano.


Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare."




...qualunque cosa abbiate pensato leggendo questo testo, sappiate che è del 1945 e si riferisce a Mussolini...



giovedì 29 aprile 2010

113. Fantacalcio o fantapolitica? (parte 9)


Ieri, 10 marzo 2010, giocando contro il Manchester United il Milan ha perso 4 a 0 in scempion lig


Indignato, 1. dopo aver accusato l`arbitro di essere un comunista, Berlusconi 2. ha fatto prontamente ricorso ed 3. e` pronto a scendere in piazza


Ha, altresì 4. chiesto la vittoria a tavolino, 5. presentato il ricorso per l'eventuale respingimento del ricorso, 6. chiesto di destituire il collegio giudicante sul ricorso (ed 7. incriminarlo per altro tradimento e lesa maestà), e, già che c'era, 8. presentato un decreto-legge, per nominare Ghedini quale nuovo commissario unico del collegio che giudicherà il ricorso.


Esausto, ma soddisfatto, ha dichiarato: 9. "E` uno scandalo: non si può escludere dalla scempion la squadra più amata dagli italiani!"

Lo ammetto, lo ammetto: la notizia è di fanta-calcio, ma, in cuor vostro, …. ve ne stupireste?



11 marzo 2010


Il TAR ha respinto questa mattina il 7° ricorso per la lista Spolverini alle regionali Lazio

Pronto il ricorso alla Consulta

Berlusconi, come risulta dalle intercettazioni, ha chiesto la chiusura non solo di "Annozero", ma anche di "Parla con me", preoccupato dalle ficcanti battute di Vergassola che potrebbero minare il governo; ma la soluzione che tiene in serbo per stravincere alle regionali è un'altra:

il televoto !


... è già stata contattata la De Filippi per gestire la campagna mediatica!



Domanda: dove finisce la notizia vera ed inizia quella falsa?

mercoledì 28 aprile 2010

112. Per fortuna che c'é Emma! (parte 8)

Quello che, sempre personalissimamente, trovo fantastico è il gioco di prestigio al quale stiamo assistendo.

Qual è il principio-base di ogni prestidigitatore? Distrarre l'attenzione del pubblico, mentre fa il trucco!

E così, mentre l'attenzione viene del pubblico, già distratto di suo, viene … distratta da inquietanti domande tipo “Chi vincerà `Il grande fratello' ?“, “Chi verrà eliminato dal'`isola dei famosi ?”, chi supererà il turno a “Balla con le stelle?”, cosa trasmetteranno al posto di Ballarò? (anche questo può essere un problema!), Berlusconi tranquillizza tutti, annunciando che è iniziata la ripresa!

Ma `ripresa` da che cosa, dal momento che avevo inteso non ci fosse alcuna crisi? ''Dopo essere usciti da una forte crisi, stiamo iniziando la risalita, non e' veloce, non ha forti numeri ma e' certamente risalita'', ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

"Il governo, quando ha cercato di diffondere ottimismo, non aveva gli occhi chiusi sulla crisi (ndr. … e meno male), ma ha dato importanza al fattore psicologico. Dobbiamo cavalcare questo ottimismo'', ha detto ancora Berlusconi. Al governo ''va dato atto che ha attuato una politica severa e di rigore, che non ha dimenticato la pace sociale con lo stanziamento per gli ammortizzatori sociali e, ad esempio, i fondi per l'auto'' (ndr. La FIAT ha ringraziato e mo` chiude Termoli).


Ed, intanto, mentre tutti erano distratti e, comunque, rassicurati, cosa succedeva?

1. Berlusconi ha presentato la Banca del Sud al ministero dell'Economia. 'Il ruolo dello Stato - ha spiegato il premier - è quello del promotore. Non è un carrozzone pubblico ma sono presenti anche privati'. Al governo - ha aggiunto - 'va dato atto che ha attuato una politica di rigore', senza dimenticare 'la pace sociale' utilizzando gli ammortizzatori.

2. Il ddl sul legittimo impedimento incassa dal Senato ben due voti di fiducia che si concludono con un risultato 'fotocopia': 168 sì, 132 no e tre astenuti.

Siori e siore, un attimo di attenzione: mi permetto di ricordare che il Governo (un qualunque governo) dovrebbe ricorrere al cd. voto di fiducia quando non è sicuro di raggiungere in aula i voti necessari per far approvare una sua legge.

Il dubbio number uan che mi viene è: perché il governo Berlusconi ha presentato per ben 30 volte (ieri era il 30imo!!!) la questione di fiducia in meno di due anni?

Altro dubbio (dubbio namber tu`): perché il governo lamenta di non riuscire ad attuare il proprio preogramma (ha persino un ministro a questo dedicato: l'on. Gianfranco Rotondi) quando ha sia alla Camera che al Senato una maggioranza più che relativa … praticamente assoluta?


Ma, si diceva, che altro succede mentre il TG1 delle 20.30 (direttore Augusto Minzolini) ci rassicura che a Napoli esiste ancora l'ultimo sciuscià e l'ultimo artigiano che fabbrica ombrelli, che si può dimagrire mangiando pane e cioccolata, che si trova in Val Gardena il roseto più alto d'Italia, che nelle scuole è - finalmente – linea dura contro la moda dei pantaloni a vita bassa, che alcune mucche sono entrate in un negozietto di un non meglio precisato paese degli USA (per fortuna prontamente fatte uscire da un cow-boy), che all'esposizione floreale di Padova sono stati presentati dei bonsai … giganti, che in Gran Bretagna i sindacati sono in rivolta contro … i tacchi a spillo in ufficio (era ora!, quello sì è un sindacato!), che i cibi surgelati possono essere migliori dei cibi freschi (sic!)



3. La Ragioneria Generale dello Stato dà "parere contrario", sul piano finanziario, alla misura che punta allungare la cassa integrazione ordinaria perché "introducendo diritti soggettivi" che comportano "oneri aggiuntivi a carico della finanzia pubblica per il biennio 2010-2011" presenta un "criterio di copertura che risulta inidoneo".

In pratica, chi l'anno scorso era entrato in cassa integrazione ed aveva diritto ad un sostegno del reddito, non riceverà più nulla.

D`altra parte, il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, aveva anticipato: e' una "norma inutile", perché i nuovi strumenti già "proteggono bene" i lavoratori delle aziende in crisi, aveva spiegato il ministro. In particolare, Sacconi aveva sottolineato che è stata semplificata la procedura per la cassa straordinaria e che con la cassa in deroga si coprono "duttilmente e flessibilmente per un tempo anche indefinito tutti i lavoratori che hanno i requisiti".

Peccato che, tradotto in soldoni, questo voglia dire che, una volta finiti i risparmi, le famiglie inizieranno a far debiti per pagare le bollette, gli affitti, rinunceranno all'assicurazione auto, … per mangiare (pare che alcuni abbiano questo curioso quanto vezzo antisociale).

E chi aveva acceso un mutuo per la casa? Per fortuna ci sarà chi potrà acquistare la loro abitazione a … prezzi modici: più che ragionevoli!

Ma la cosa più incredibile di tutta questa situazione (`più incredibile` … almeno sino ad oggi) è che la sola voce a levarsi per attirare l'attenzione sui problemi reali è quella che meno ci si aspetterebbe.

E`, infatti, la voce di Emma, ma non la Emma Bonino, quella è ancora e tuttora invischiata nel bailamme delle votazioni (o non-votazioni nel Lazio).

Nooooooooo, è la Emma Marcegaglia, leader di Confindustria, che lancia 'un richiamo forte alla politica' perché torni a occuparsi di crisi, imprese e lavoratori. 'E' urgente -ha detto- prendere decisioni per tornare a crescere'. Per Emma (la Marcegaglia) la politica e' distratta dalle elezioni. 'Si parla di incentivi ma non si decide mai' ha aggiunto la presidente di Confindustria, secondo la quale il rigore e' importante, ma bisogna 'abbassare le tasse su lavoratori e imprese' e tornare a investire. Guardando soprattutto, secondo la Marcegaglia, a ricerca, innovazione, scuola e infrastrutture, e riducendo la spesa pubblica improduttiva, ancora eccessiva.


`Azz, non avessi ricontrollato la notizia su più giornali … avrei creduto che a lanciare l'allarme fosse stato il PD od il sindacato: com'è facile sbagliarsi … a volte!

martedì 27 aprile 2010

111. Si fa a chi la spara più grossa?! (parte 7)


Lo ammetto, sono confuso, dicevo ...

La situazione che si prospetta nelle prossime elezioni regionali pare confusa, ma, forse, c'era da aspettarsi che potesse succedere.

Cercherò di procedere con ordine: vediamo, dapprima, di capire chi ha presentato o, meglio, avrebbe dovuto presentare la lista del PDL.

Le persone incaricate di questo audace compito erano Alfredo Milioni e Giorgio Polesi .

L`on. Milioni aveva conosciuto la ribalta della cronaca.

Occorre far andare la memoria alle elezioni comunali del 2006.

Altre elezioni, altro problema: l`on. Milioni, saputo che non sarebbe stato candidato, sparì per una notte, portandosi a casa le firme fino a quel momento raccolte. Gli ex di Forza Italia rigirano la «palla» su Vincenzo Piso, coordinatore regionale del Pdl, uomo di An: «Dove stava, in quel momento?», si chiedeva qualcuno. Piso ha risposto: «Stavo presentando il listino e gli apparentamenti». E Ignazio La Russa, uno dei coordinatori nazionali, parlò di «una leggerezza, una grande leggerezza – garantendo - su questo poi andremo a fondo ».

Quindi l'uomo giusto al quale affidare il delicato compito in occasione delle nuove, cruciali elezioni regionali 2010!

Peccato che, complice i morsi della fame, i due si allontanino per mangiare un panino ed al loro ritorno l'ufficio al quale presentare le liste sia chiuso!

Poco male, il PDL, invece di chieder loro conto, accusa la sinistra di golpe e già che c`é, presenta un ricorso per la riammissione della lista.

Il ricorso, presentato con data sbagliata (!) viene respinto.

Le motivazioni della Corte non mancano di rilevarlo, senza per altro far trapelare alcuna soddisfazione nel linguaggio formale: «Rilevato che con ricorso depositato in data 28 febbraio 2010 avverso il provvedimento dell’Ufficio centrale circoscrizionale del 27 febbraio 2010, erroneamente indicato in ricorso come 27 febbraio 2009…». Va bene essere nel pallone, ma sbagliare la data del documento contro cui si fa ricorso in tribunale, appare davvero troppo per essere presi sul serio.




Il particolare non ha ovviamente alcun rilievo nella decisione assunta dall’ufficio centrale regionale della Corte di appello che invece ricostruisce minuziosamente i fatti del 27 febbraio. Fatti da cui emerge «agevolmente» che «alle ore 12.00 del 27 febbraio 2010, all’interno dell’area delimitata, ove sostavano coloro che potevano ancora presentare le liste, si trovavano in attesa quattro delegati e fra questi non vi erano quelli della lista del Pdl». Su quale fosse quest’area non potevano esserci dubbi, essendo stata individuata e comunicata dalle forze di polizia fin dalla mattinata.

«Né può assumere rilievo la circostanza – afferma la Corte di appello nella motivazione – che la documentazione fosse stata lasciata incustodita all’interno dell’area delimitata, stante la ovvia necessità della presenza delle persone delegate ad espletare le formalità scandite dalla legge e certificate dal personale deputato alla ricezione».

D’altra parte – questo è davvero l’argomento decisivo – «nessuna attività, neppure prodromica alla presentazione della lista è stata mai posta in essere». Inammissibile quindi anche l’istanza per il completamento della procedura che non ha mai avuto inizio. La Corte fa anche notare che il limite temporale «delimitato dall’articolo 9 della legge 108/68» è perentorio.

Niente di male: non è certo la fantasia che manca al PDL!

Ora, a questo punto il PDL potrebbe cercare di riprendere fiato e chiedere un rinvio delle elezioni, cercando una soluzione politica. Ma questa potrebbe sembrare un'ammissione di debolezza.

Se c`è qualcosa che il PDL sa fare sono i decreti-legge … anzi, lo sa fare talmente bene che questa volta vuole strafare e non propone non un semplice decreto-legge, ma addirittura un decreto-legge “interpretativo”.

In verità, sin da subito nascono delle perplessità di ordine costituzionale, perché la materia dovrebbe essere, secondo la Costituzione appunto, di competenza regionale.

Ma poco importa, perché il molto Presidente della Repubblica, on. Napolitano (addirittura ex PCI), lo firma, adducendo la motivazione che “Era l'unica soluzione politica possibile per rimediare al caos liste visti i tempi stretti (…) Non era sostenibile che potessero non parteciparvi nella più grande regione italiana il candidato presidente e la lista del maggior partito politico di governo, per gli errori nella presentazione della lista contestati dall'ufficio competente costituito presso la corte d'appello di Milano (…) Necessario garantire il diritto di voto”.

Per carità, con riferimento ai requisiti di necessità ed urgenza richiesti dall'art.77 della Costituzione … nulla da eccepire.

Peccato che persino uno studente di giurisprudenza del primo anno non sappia che il Presidente della Repubblica italiana è Garante della Costituzione, come – peraltro – affermato dalla Corte Costituzionale (sent.406/89, ma vedi anche art.15, L.400/1988) e che, quindi, il Presidente della Repubblica non solo possa, ma persino debba negare la firma di un decreto-legge che, pur avendo i requisiti di necessità ed urgenza, sia cionondimeno anti-costituzionale!

Fiducioso di sé, l`on avv. Ignazio Abrignani (responsabile nazionale dell'ufficio elettorale del PDL, quindi un co-protagonista della gazzarra), afferma: ”C'è una legge dello Stato che è in vigore e il Tar non può dichiararla incostituzionale." .

Ed, invece cosa ti combina il TAR del Lazio?

Per i giudici il cosiddetto decreto legge "salva liste" non può essere applicato in quanto la Regione Lazio ha dato "proprie disposizioni in tema elettorale esercitando le competenze date dalla Costituzione". La discussione della sentenza è stata fissata al 6 maggio.

Non solo: i giudici hanno sottolineato che non c’è prova che la documentazione per la presentazione della lista Pdl Roma fosse completa. Non solo: i giudici hanno sottolineato che non c’è prova che la documentazione per la presentazione della lista Pdl Roma fosse completa. E sì perché nel fatidico giorno della presentazione delle liste, queste se ne sono andate sottobraccio coi due affamati avanti ed indietro dall'ufficio elettorale ... sono scomparse alla vista di tutti per qualche ora, salvo, poi, fare la loro magica ri-apparizione dopo il tocco di bacchetta magica del decreto salva-liste.

Insomma, a questo punto è il caos più completo ed il PDL va avanti in ordine sparso

Contro la sentenza del TAR presenta appello al Consiglio di Stato, ma nel frattempo, grazie al varco comunque aperto dal decreto “salva liste” presenta una nuova lista (altrimenti che decreto “salva liste” sarebbe stato?).

Insomma, si fa a chi la spara più grossa!

Col risultato che, qualora venisse ammessa la nuova lista (l'ufficio elettorale ha 24 ore di tempo per esprimere la sua valutazione) e questa vincesse, ma, poi, vincesse pure il ricorso al Consiglio di Stato, la prima elezione verrebbe annullata dalla validità della seconda lista.

Le elezioni, naturalmente ed a maggior ragione, verrebbero annullate anche nel caso vincesse una qualunque altra lista.

E, mentre Maroni, ministro degli Interni (prima della sentenza del TAR) dichiarava «Se il Tar decide che la lista è fuori, quella lista resta fuori nonostante il nostro decreto», Rotondi, ministro per l`Attuazione del Programma afferma oggi “Sono sereno perché penso che si andrà verso un ripristino della lista e un conseguente rinvio delle elezioni”.

E Berlusconi che fa?

Secondo il premier il governo «è nel giusto», quindi qualsiasi giudizio sull'inapplicabilità del dl è da respingere.

Intanto aspetta di vedere se la seconda lista del PDL verrà ammessa, ma chi si stupirebbe se in caso contrario dichiarasse ... la guerra santa, la chiamata alle armi?

Lo dicevo: sono confuso!


lunedì 26 aprile 2010

110. "All'armi, all'armi ...!" (parte 6)


ed Ignazio avvisa ...


Regionali: La Russa, attesa fiduciosa

Ministro Difesa, se ci cacciano siamo pronti a tutto

03 marzo, 2010, 10:54

(ANSA) - ROMA, 3 MAR -'Noi attendiamo fiduciosi i verdetti sulle nostre liste', ha detto il ministro della Difesa, La Russa.'Non vorrei fare la parte dell'eversivo - ha aggiunto commentando la situazione delle liste Pdl nel Lazio e in Lombardia - ma lo dico chiaro e tondo: non accetteremo mai una sentenza che impedisca a centinaia di migliaia di nostri elettori di votarci alle regionali'. 'Se ci impediscono di correre siamo pronti a tutto', ha aggiunto.




Ipotizziamo e, già che ci siamo, proviamo a pensare: si riunisce vertice PDL-lega

Diciamo la verità, in Lazio e Lombardia hanno fatto una gran caSSata, tutto da soli, ma mo' si deve pur scaricare la responsabilità su altri

Cosa fare? cosa fare?

Si potrebbe decidere di rimettere la decisione al Napolitano: è vero che c'entra un caSSo (non spetta certo a lui risolvere la questione), ma quando Napo dirà che lui può fare nulla ed il TAR respingerà il ricorso ... ecco un altro bel pretesto per gridare al golpe comunista!

D'altra parte, diciamoci la verità, da una parte hanno presentato la lista fuori tempo massimo (Lazio) [va ricordato che non esiste alcun vantaggio nel presentare la lista per primi o allo scadere del termine: la posizione del simbolo sulla scheda viene estratto; ... e di tempo ce n'era; senza considerare che chi doveva presentarle si è giustificato dicendo ... che si era assentato per andare a mangiare un panino! giuro che ha detto così] dall'altra 500 firme non valide (Lombardia) [si badi non una o dieci: 500!] e parliamo di un partito (PDL) che vuol insegnare a tutti come si governa e che fa dell'efficienza un mito!

Proviamo a pensare cosa sarebbe successo se, in luogo del PDL, fosse successo al partito dei pensionati, ai verdi che più verde non si può, o ... al PD!?

Ma imporre che vengano riammesse delle liste che andrebbero escluse per errore loro, non sarebbe qualcosa di simile a ..., a..., a..., come diceva il Vittorio (ndr. Alfieri):

"...Tirannide indistintamente appellare si deve ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzione delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto eluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono o tristo, uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammetta, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo".


ed intanto …

04 marzo 2010, 16:26

Terminato vertice Berlusconi-Lega

Al via ufficio di presidenza del Pdl su esclusione liste

(ANSA) - ROMA, 4 MAR - Si è appena concluso a Palazzo Grazioli il vertice tra il premier Berlusconi e il leader della Lega Nord Umberto Bossi sulle regionali. All'incontro hanno preso parte anche i ministri leghisti Maroni e Calderoli, e il presidente dei deputati della Lega Cota. Calderoli ha commentato: 'Adesso l'importante è parlare con Napolitano'. Al termine della riunione è iniziato l'ufficio di presidenza del Pdl convocato proprio per fare il punto sull'esclusione di alcune liste di centrodestra.

La motivazione ufficiale della mancata presentazione delle liste in tempo utile - motivazione mai smentita - è che i rappresentanti di lista si erano assentati per ... mangiare un panino!

Questo quando una volta, quando ancora aveva un senso presentarsi per primi all'apertura delle liste per avere il primo posto in alto a destra sulle liste, i rappresentanti di lista bivaccavano un paio di giorni fuori dagli uffici elettorali

Suvvia, siamo seri: per un PDL sempre così preciso, sollecito, pronto per `tutelare` (penso vada bene come eufemismo) propri interessi sembra assurdo pensare siano caduti in un errore tanto stupido ... e nel Lazio ed in Lombardia

Supponiamo, allora, che questo non sia un caso, ma, allora, sembra altrettanto evidente che la cd 'soluzione' sarebbe stata un ennesimo decreto legge, questa volta 'interpretativo' (?), questa volta durante la stessa campagna elettorale, ... in aperto spregio alle più normali norme del diritto e ... della Costituzione?!?!

Ma supponiamo che tutto questo non sia un caso

Ma, allora, è così azzardti pensare a questo come ad un tentativo molto simile ad un 'tiriamo la corda ancora un po' ... e vediamo se non si spezza'


Insomma, mi dovrei stupire più di tanto se, qualora il PDL dovesse perdere in qualche regione, il governo dovesse approvare un decreto 'correttivo' della sconfitta elettorale?

Il precedente mo' c'è ... e sappiamo che Napolitano firma …


Lo ammetto, sono confuso …





venerdì 23 aprile 2010

109. ... e scoppia la bomba! (io per Voi - parte 4)


Fantastico:


(ANSA)- ROMA,2 MAR- L'ufficio centrale elettorale della Corte d'Appello non ha ammesso alle elezioni regionali il listino collegato alla candidata Renata Polverini. Si tratterebbe però solo ("solo"?) della mancanza della firma di uno dei rappresentanti di lista di cui l'ufficio elettorale si sarebbe accorto solo successivamente all'accoglimento. Lo stop al listino della Polverini arriva dopo la mancata ammissione della lista del Pdl alla provincia di Roma.

E già, perché, come se non bastasse, un paio di giorni prima … scoppia la bomba!

(ANSA) - ROMA, 27 FEB - La lista provinciale Roma della Pdl rischia l'esclusione dalle elezioni regionali di fine marzo. La possibile eliminazione sarebbe legata ad una presunta irregolarità nella consegna documentazione delle liste elettorali. Secondo alcuni rappresentanti di altre liste il presentatore di lista per la Pdl Alfredo Milioni avrebbe tentato di consegnare parte della documentazione necessaria fuori tempo massimo.

Come se non bastasse, di lì a poco:

(ANSA) - MILANO, 1 MAR - La Lista per Lombardia di Roberto Formigoni non è stata ammessa alle elezioni regionali per l'invalidita' di oltre 500 firme.

I giudici della Corte d'appello di Milano, dopo un controllo formale delle firme ha ritenuto 'fondate' le 'doglianze' contenute nel ricorso dei radicali. Le firme non conformi sono 514 sulle 3.935 presentate: valide 3.421 firme, numero inferiore da quello previsto dalla legge che impone che le firme valide siano non meno di 3.500 e non piu' di 5.000.

Mi permetto di ricordare che questo è il 'partito azienda', il partito 'del fare', insomma, quello che guida e che si ripromette di guidare il BelPaese ...

La possibile soluzione? Semplicemente geniale!

(ANSA) -ROMA, 28 FEB- Il sindaco di Roma Alemanno ha scritto al presidente Napolitano 'per chiedere che si riconosca a tutti i cittadini di Roma il diritto di voto'. La lettera si riferisce all'esclusione della lista del Pdl di Roma dalle Regionali.

Il fatto è che Napoletano – anche volendo – potrebbe fare niente

Ed, allora? Mentre tutti sono distratti da questo gran casino (si può dire 'casino' parlando di Berlusconi? E' una domanda retorica, di quelle che presuppongono la risposta) altra genialata:

(ANSA) - ROMA, 1 MAR - Il governo Berlusconi ha quattro nuovi sottosegretari. Tra questi c'è Daniela Santanchè. L'ex deputata di An si occuperà del Programma di Governo. Guido Viceconte (ex FI) è invece sottosegretario all'Istruzione, Andrea Augello alla Funzione Pubblica (AN) e Laura Ravetto ai Rapporti con il Parlamento (ex FI).



Per gli stipendi dei sottosegretari si rinvia a:

http://www.governo.it/Presidenza/operazione_trasparenza/dirigenti.html



in fondo siamo in campagna elettorale ...



Peccato che, intanto, il Pd candidi in Campania de Luca e faccia curiose alleanze con l’UDC (che, a sua volta, qua e là, si candida col PDL) il cui segretario, Casini, dichiara : "Se andiamo avanti così il Pdl per presentare le liste chiamerà Bertolaso"



giovedì 22 aprile 2010

108. Ma dov'è questa crisi? Che ansia quest'ANSA! (io per Voi - parte 4)


Silvio Berlusconi, che, poi, sarebbe il nostro primo ministro, il premier, il più amato dagli italiani, il miglior premier che il BelPaese abbia avuto negli ultimi 150 anni, il presidente del consiglio che ha fatto più di ogni altro, insomma, chiamatelo come vi pare ... torna ad insistere sulle origini «psicologiche» della crisi, portando l'esempio dei dipendenti pubblici che, pur non essendo «toccati direttamente» dal rallentamento economico, hanno modificato i propri comportamenti.

Rimprovera un atteggiamento colpevole ai «media che dipingono la crisi come irreversibile e catastrofica». E un comportamento «assolutamente colpevole dell'opposizione» anche perchè ritiene «che il momento peggiore sia superato». Il presidente del Consiglio intervenendo da Mosca sulla crisi economica sottolinea che «c'è stato un diluvio, ma dopo tutto è tornato come prima, meglio di prima». (http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/05/Crisi-Berlusconi-Franceschini.shtml).

Anzi, sottolinea, al termine di una breve passeggiata in una via commerciale del centro di Roma, che nonostante la crisi economica i prezzi, perlomeno, non sono aumentati. "C'è qualche prezzo un po' al ribasso finché funziona per il potere d'acquisto della gente e - ha aggiunto dopo aver fatto visita in alcuni negozi - come vedete non ci sono più i saldi, ma c'è tanta gente che acquista e i negozianti che ho interrogato non si lamentano. Anzi - ha concluso - dicono che le cose funzionano più o meno come l'anno scorso".(http://www.canisciolti.info/news_dettaglio.php?id=16769)




Eppure ...




26 febbraio 2010


... leggo alcune amene notizie sul sito dell'ANSA ( o ANSIA?)

  1. inflazione programmata +1.3% in Italia (nel resto dell'Ue +1.00%), ed ancora
  2. secondo Mediobanca (dicasi e leggasi 'Mediobanca') nessun segnale di ripresa, ed ancora
  3. occupazione grandi imprese nel 2009 ... -1.5%, ma, per fortuna, ci sono anche dei segni positivi
  4. prezzi produzione industria + 0.6% (finalmente un segno positivo,...) e, dulcis in fundo
  5. dal 2001 al 2009 prezzo degli affitti +79% (avete letto bene! ... un altro segno positivo)

01 marzo 2010, 11:52

Disoccupazione a 8,6% Pil in forte calo, -5%

Oltre 2,1 milioni sono in cerca di lavoro. Il dato sul Prodotto interno lordo è il peggiore dal 1971

ROMA - Il tasso di disoccupazione continua a salire e a gennaio si posiziona all'8,6%, dall'8,5% di dicembre 2009. Lo comunica l'Istat, sottolineando che e' il dato peggiore da gennaio 2004, inizio delle serie storiche.


Il tasso di disoccupazione giovanile, fa inoltre sapere l'Istat, è pari al 26,8%, con una crescita di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 2,6 punti percentuali rispetto a gennaio 2009. La disoccupazione maschile raggiunge a gennaio un livello pari a 1 milione 147 mila unità, in aumento del 2,1% (+23.000 unità) rispetto al mese precedente e del 27,2% (+245.000 unità) rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Il numero di donne disoccupate è invece pari a 997.000 unità con una riduzione dell'1,9% rispetto a dicembre (-19.000 unità), a fronte di un aumento del 9,8% rispetto a gennaio 2009 (+89.000 unità). Il tasso di disoccupazione maschile risulta uguale al 7,7%, in crescita sia rispetto a dicembre (+0,2 punti percentuali) sia rispetto a gennaio 2009 (+1,7%). Il tasso di disoccupazione femminile è pari al 9,8%, in diminuzione rispetto a dicembre (-0,2 punti percentuali) ma in aumento rispetto al mese di gennaio 2009 (+0,8 punti percentuali).

L'occupazione a gennaio è rimasta sostanzialmente invariata rispetto a dicembre, mentre ha perso l'1,3% rispetto a gennaio 2009, pari a 307mila unità in meno. Lo comunica l'Istat, sulla base dei dati provvisori e destagionalizzati.
L'occupazione maschile, sempre a gennaio, risulta pari a 13 milioni 677 mila, più bassa dello 0,1% rispetto al mese precedente (-18 mila unità) e dell'1,9% (-260 mila unità) rispetto allo stesso mese dell'anno scorso.

L'occupazione femminile, invece, è pari a nove milioni 228 mila unità, con un aumento rispetto a dicembre dello 0,1% (più 8 mila unità) e una riduzione dello 0,5% (-47 mila unità) rispetto a gennaio 2009. Guardando al numero degli inattivi di età compresa tra i 15 e i 64 anni, esso risulta pari a 14 milioni 871 mila unità, con un aumento dello 0,2% (+28 mila unità) rispetto a dicembre 2009 e dell'1,2% (+172 mila unità) rispetto a gennaio 2009.


Il numero delle persone in cerca di occupazione a gennaio risulta pari a 2.144.000, in crescita dello 0,2% (+5mila) rispetto al mese precedente e del 18,5% (+334mila) rispetto a gennaio 2009. Lo comunica l'Istat, sottolineando che si tratta dell'ottavo incremento su base mensile consecutivo.




sempre 01 marzo 2010, 11:02

Fallimenti:2009 +23%, colpiti Nord e pmi

Dati Cerved, in ultimo trimestre quasi 2.900 procedure

(ANSA) - MILANO, 1 MAR - Nel 2009 sono state 9mila le imprese italiane fallite, il 23% in piu' rispetto al gia' duro 2008. Lo affermano i dati del Cerved group. Anche l'ultimo trimestre e' stato nero: tra ottobre e dicembre aperte quasi 2.900 procedure fallimentari, +15% rispetto allo stesso periodo 2008, trimestre in cui si era gia' registrato un aumento di fallimenti del 43% rispetto al 2007. L'impennata dei fallimenti ha toccato soprattutto il Nord e le piccole e medie imprese.


Ma io sento che, in prossimità delle elezioni deve succedere qualcosa; queste votazioni sono partite sottotono!

Devo restare calmo, molto caaaaalmo voglio/devo sapere nelle mani di chi ci metteremo per i prossimi anni …

mercoledì 21 aprile 2010

107. As Time Goes By? (io per Voi - parte 3)


E' un po' lunghetta, ma chi risponde alla domanda finale vince un chinotto!


Mie Care, Miei Cari,

si fa un gran parlare di prescrizione per il processo Mills, ma, invero, cos’è la prescrizione?

La prescrizione è un istituto giuridico (si vede che ho studiato giurisprudenza, nevvero? tzé!) che riguarda gli effetti giuridici del trascorrere del tempo ed ha valenza civile e penale.

In diritto penale, la prescrizione determina l'estinzione di un reato in seguito al trascorrere di un determinato periodo di tempo: la ratio della norma è che, a distanza di molto tempo dal fatto, viene meno l'interesse dello Stato a punire la relativa condotta.

Ora, tale istituto è, in sé e per sé cosa buona e giusta: esso evita il cd. “eterno giudicato”, ovvero la possibilità, il rischio che taluno viva per anni ed anni sotto la spada di Damocle di una sentenza che sembra non arrivare mai, con tutto quello che ne consegue a carico della persona sottoposta a giudizio in termini di stress, pressione, glicemia, cattivo umore ed alito pesante.

Occhei, detta così può sembrare una stupidaggine, ma se foste voi gli 'eterni giudicati'? Insomma, la cosa ha una sua ragionevolezza!

Ora, si badi bene che intanto si può procedere alla prescrizione di un reato, in quanto tale reato venga accertato, riconosciuto, sia stato commesso.

Ricapitoliamo:

  • se il reato è stato commesso, ma è trascorso un certo qual lasso di tempo … esitinzione;
  • se, invece, il reato non è stato commesso … assoluzione (con la formula, a scelta, “l’imputato non ha commesso il fatto”, “il fatto non costituisce reato”, ovvero “il fatto non sussiste”).

Ma, in entrambi i casi, si deve accertare se il reato è stato commesso o meno.

Vi è, invero, anche la sentenza di non luogo a procedere resa per l'intervenuta prescrizione del reato

Detta sentenza costituisce una fattispecie di proscioglimento, soprattutto se intervenuta con il consenso delle parti e nella fase preliminare al dibattimento senza che nello stesso dibattimento si sia formata prova alcuna di colpevolezza. In tal caso, infatti, il giudice non si esprime circa il merito del contestato reato. E' anche vero, però, che l'art.531 cpp prevede espressamente che il giudice, in presenza di una causa di estinzione, quale la prescrizione del reato, pronunci sentenza di non doversi procedere, salvo quanto disposto dall'art.129 cpp, che in sostanza impone al giudice di assolvere immediatamente con ampia formula liberatoria l'imputato laddove risulti evidente la sua non colpevolezza. In pratica è come dire: io giudice dispongo il non luogo a procedere per reato estinto per prescrizione perché non sussistono elementi da cui trarre una valutazione di innocenza ed insussistenza del reato stesso.



Ma è altresì vero che, se il giudice pronuncia il rinvio a giudizio, tale 'rinvio' implica già una evidente valutazione prognostica negativa nei confronti dell'imputato.

Fin qui tutto abbastanza chiaro, anche se sufficientemente noioso?

La legge 5 dicembre 2005, n. 251, ha introdotto rilevanti modifiche al sistema penale che, se da un lato hanno complessivamente ridotto i termini di prescrizione dei reati, dall'altro hanno inciso notevolmente sulla discrezionalità del giudice in ordine alla commisurazione della pena ed alla sua esecuzione.

Pubblicata sulla G.U. il 7-12-2005, è entrata in vigore l' 8-12-2005.

È stata denominata, durante il suo travagliato iter parlamentare, legge "ex Cirielli", dal nome del suo originario proponente, il senatore di A.N. Edmondo Cirielli, il quale non ha mancato di disconoscere la paternità del provvedimento come modificato in sede di approvazione parlamentare, definendola una "amnistia mascherata " (e, forse, non aveva tutti i torti).

Le modifiche più rilevanti sono state introdotte in materia di prescrizione (artt. 157 ss. c.p.).

Ah, prima di andare avanti, attiro la vostra cortese attenzione sul principio di carattere generale secondo il quale le disposizioni più favorevoli (diverse dalla prescrizione) si applicano retroattivamente ex art. 2 c.p.

E questo è un principio nobile, corretto ed è cosa buona e giusta.

Ma, come spesso accade, una cosa è il principio, altra le conseguenze.

Per esempio, un coltello serve a tagliare il pane (cosa buona), ma può anche essere usato per accoltellare (cosa meno buona, soprattutto se siete l'accoltellato).

Ma veniamo ad un esempio dell'applicazione del principio di retroattività della norma penale più favorevole.

Un esempio a caso: il processo Mills. Credetemi ... è solo un esempio: gli esempi servono a capire meglio!

Il processo Mills (corruzione) inizia nel 1999, la prescrizione è di 10 anni dal momento in cui si verifica la l'evento 'corruzione', ... l'evento 'corruzione' viene fatto risalire a più di 10 anni fa, ... il processo Mills viene dichiarato estinto per prescrizione!

Qualcuno potrebbe ironizzare circa il fatto che la legge Cirielli (ricordo che è stata disconosciuta dallo stesso Cirielli che la bollò come un' "amnistia mascherata") sia stata approvata e modificata, adeguata, adattata sotto il governo Berlusconi III, ma io non volgio indulgere alla facile ironia! Non è mio costume!

Lasciatemi, almeno ogni tanto, fare la persona seria.

Un'applicazione della ex Cirielli la troviamo, guarda il caso e per esempio, nelle vicende giudiziarie di Cesare Previti ed Attilio Pacifico riguardanti l'accusa di corruzione nell'ambito del processo IMI-SIR, complessa vicenda giudiziaria che riguardante la mancata vendita della SME (il comparto agricolo-alimentare dell’IRI) a carlo De Benedetti. Il 4 maggio 2006 Previti e Pacifico vengono condannati in via definitiva a 6 anni di detenzione. Il giorno successivo, Previti si dimette dalla carica di parlamentare (almeno secondo quanto lui stesso afferma) e si presenta al carcere di Redibibbia, dove inizia a scontare la pena comminatagli (i 6 anni di cui sopra). Il 10 maggio, cioè pochi giorni dopo, l'onorevole ottiene tuttavia l'affidamento ai servizi sociali ai sensi del comma 1 dell’articolo 47-ter della legge 26 luglio 1975 n. 354, modificato proprio dalla ex Cirielli qualche tempo prima, secondo il quale non è prevista la detenzione negli istituti carcerari per un ultrasettantenne «purché non sia stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza né sia stato mai condannato»; per questo motivo la ex-Cirielli, approvata nella legislatura 2005/06 (guarda sempre il caso, governo Berlusconi III), quando Previti era ancora deputato, è stata ribattezzata “legge salva-Previti”.

Un altro esempio di applicazione è nel processo Parmalat, in cui la società “Bank of America” viene prosciolta per prescrizione in accordo a quanto previsto dalla Cirielli

Un altro esempio ancora (probabilmente non previsto, né voluto, ma si sa, quando le cose si fanno di fretta ...) delle curiose applicazioni della cd. Legge Cirielli? Per la violenza sessuale la prescrizione è scesa da 15 a 7 anni.

Ma cosa succede nel caso di co-imputato, quando uno di questi chiede ed ottiene che la propria posizione venga ‘stralciata’ e si debbe, quindi, procedere separatamente?

Facciamo un esempio: il caso Mills! Ma è solo un esempio!




La Cassazione mette il timbro definitivo sulla corruzione del testimone David Mills in due processi a Silvio Berlusconi, commessa a fine 1999 nell’interesse del premier-coimputato che all’epoca era già in politica da 5 anni, e coperta oggi da prescrizione grazie alla legge Cirielli approvata nel 2005 proprio dalla maggioranza del presidente del Consiglio.

Ma — imprevisto per il premier — quella legge, che tagliava i termini massimi di prescrizione, produce immediatamente i propri effetti liberatori soltanto per Mills: Berlusconi, a causa dello scudo Alfano che dal 26 settembre 2008 ne congelò la posizione fin quando la Consulta lo dichiarò incostituzionale nel 2009, ora deve affrontare l’alea di udienze in Tribunale almeno sino a primavera 2011 prima di approdare alla medesima prescrizione.

È il mondo alla rovescia nella storia dei processi a Berlusconi, dove per la prima volta non succede che il suo coimputato di turno resti incastrato e il premier invece no: dopo Berlusconi prescritto e Previti condannato per la corruzione Fininvest del giudice Metta nel lodo Mondadori, dopo Berlusconi assolto e il suo manager Sciascia condannato per le tangenti Fininvest alla Guardia di Finanza, stavolta accade infatti il contrario. È il corrotto teste Mills a cavarsela subito con la prescrizione del reato, ed è invece Berlusconi, indicato dal capo di imputazione come corruttore, a restare con il cerino in mano nel suo processo in Tribunale.

E, badate, qui si può tranquillamente e correttamente parlare di ‘corrotto’ e ‘corruttore’ perché è intervenuta la prescrizione che, appunto, presuppone il riconoscimento di un reato, altrimenti … Mills sarebbe stato assolto o vi sarebbe stato il non luogo a procedere!

Però, e sì, … c’è un però.

Nel caso di specie i termini della prescrizione non sono decaduti per, poi, ripartire da zero: il lodo Alfano (per quanto annullato dalla Cassazione) ha, infatti, sospeso i termini che adesso … ripartono da dov’erano arrivati.

Non solo, ma il collegio giudicante ed i Pm devono essere ‘nuovi’, perché, altrimenti, vi sarebbe il pur fondato sospetto che giudici e PM abbiano dei preconcetti.

E, continuate a badare bene, questo punto è corretto, è, come dicevo all’inizio, cosa buona e giusta, un sacrosanto (e non scherzo) principio di giustizia e correttezza processuale.

Insomma, resta un anno di tempo e la domanda è: considerando che resta un solo anno fatto di (più o meno) 365 giorni, che collegio giudicante e PM saranno nuovi, ... quante speranze reali ci sono che si arrivi alla prima sentenza di condanna per mr B.? E, si badi, non per un grado di giudizio, … ma per tutt’e tre, primo grado, appello e - tanto per non faci mancare nulla - Cassazione!


PS: voglio aiutarvi: la prescrizione per il processo Mills è partita nel novembre 1999 …