venerdì 16 aprile 2010

104. Qui, una volta, era tutta campagna ... (parte 4/4)


Oramai il freddo si è fatto pungente e la sera più che scura è decisamente buia.

Alla fermata del 28 una signora che potrebbe avere 50 anni come 60. Pur avendomi visto arrivare, mi domanda se è molto che aspetto il bus!

Sono appena appena perplesso: in fondo lei era già lì quando io sono arrivato, ma non ho voglia di farle notare l'assurdità della domanda e rilancio un "Che vuole che le dica, il 28 passa quando vuole ...".

Ma sono stato imprudente, infatti, abboccato che ho all'amo, la 50-60 mi incalza "Certo che qui una volta era tutta campagna".

E come darle torto? Effettivamente fino ad una quarantina di anni fa poco ci mancava che qui pascolassero le pecore: lo so perché ho sempre abitato in questo quartiere, pardon, in questa borgata.

Ma poi, negli anni '70, il cemento è avanzato inesorabile; e sì: il mattone è sempre un buon investimento!

Abbozzo, ma è troppo tardi perché lei m'incalza: "Una volta qui si poteva uscire tranquilli alla sera, una volta si poteva lasciare la porta aperta, ... adesso, ... invece ...".

"Ed il tempo? Che mi dice del tempo?" mi domanda.

Che vuole che le dica del tempo? Nemmeno guardo le previsioni del tempo! Prendo il tempo così come viene: 'chi ha tempo, non aspetti tempo' è il mio motto!

Ma la domanda è solo un pretesto, un vago intercalare; infatti, senza aspettare una mia risposta riattacca: "Che tempo balordo! Non ci sono piu' le mezze stagioni!".

Non mi crederete, ma questa me la sarei aspettata, quasi mi mancava, peccato non l'abbia detta io.

"E’ tutta colpa del buco dell'ozono ! Appena smette il vento, comincia a piovere. Oramai le pioggie sono tutte acide: anche le nevicate di adesso non sono come quelle di una volta ... e poi ... con tutte quell bombe atomiche che i russi hanno buttato negli anni '50 ...".

La 50-60enne mi guarda e questa volta aspetta una mia risposta ed allora azzardando oso: "Bah, due gocce fanno bene alla campagna".

Mi guarda perplessa ed io cerco di rimediare: "Non fa molto freddo, certo è umido!".

Ma lei non si cura delle mie ridicole risposte e riprende come se nulla fosse: "Il brutto tempo mi mette di cattivo umore. Con 'sto tempo non si sa più come vestirsi: al primo temporale dopo Ferragosto finisce l'estate; ormai si passa direttamente dalle mezze maniche al cappotto".


"E dell'ora legale? Che mi dice dell'ora legale?"

Ma cosa vuole che le dica dell'ora legale? Ancora non ho capito se mettendo un'ora avanti l'orologio le giornate si allungano o si accorciano: "Non saprei: non capisco perchè tengano l'ora legale tutto l'anno".

Di fatto sembra (ma la sensazione è quasi una certezza) che le mie risposte non abbiano una grande importanza, perché lei riprende come se nulla fosse: "In Tv hanno detto che la prossima estate sarà caldissima ... una delle più calde di questo secolo, forse la più calda!".
Mi scappa un "Ah, però ...!".

Ma la 50-60enne è prodiga di suggerimenti (curioso come oggi siano tutti nei miei confronti tanto prodighi di consigli e suggerimenti non richiesti): "Quando fa caldo l'importante è bere molto; d'estate, quando si ha sete, l'acqua è l'unico rimedio; d’estate, se si ha sete si deve bere, stare calmi all'ombra ed indossare cotone e lino; d'estate nelle case antiche si sta più freschi; d'estate, come si allungano le giornate; d'estate non è tanto il caldo, quanto l'umidità; speriamo che la prossima estate non cada in un anno bisestile, perché gli anni bisestili portano male; ...".

Lo confesso, inizio ad essere appena un po' preoccupato, ma ecco che, alla curva si staglia la rassicurante ed elegante figura del 28!

Salvo!

Il 28 è insolitamente affollato: come nelle gite scolastiche, nella parte davanti si sono raggruppati gli anziani, mentre in fondo si sono abbivaccati degli adolescenti a fare caciara.

Data la mia oramai non più veneranda età mi risolvo per accomodarmi nella parte anteriore della 'carlinga' tra il sommesso borbottare dei bianco criniti.

Subito mi accoglie un "Non c'e' piu' rispetto per gli anziani!".

Temo possano avercela con me, ma subito mi assolvo un po' per la canizie incipiente, un po' perchè ancora non ho neppure avuto il tempo per mancare di rispetto ad alcuno.

Un elegante signore dalla bianca barba, troppo magro per essere un sosia di Babbo Natale salmodia "I giovani d'oggi vogliono tutto subito" e quindi, rivolto ai giovinastri, li ammonisce con voce ferma "Siete voi giovani che dovete cambiare il mondo!".

L'invocazione viene accolta da sonore risate e pesanti motteggi, e così l'appello cade nel vuoto: è proprio vero che gli adolescenti non sono né carne né pesce.

Un altro signore, segaligno, col basco calato sugli occhi, cerca di spiegare "Sono i tempi che sono cambiati, non i giovani".

Ma ecco che viene interrotto da una signora impellicciata di lapin, dal trucco pesante che se resta in piedi senza crollare è per merito della Sovrintendenza delle Belle Arti, che parte con un filippica degna di ben altri pretesti: "In discoteca i giovani si stordiscono con la musica, gli alcolici e la droga: i centri sociali sono pieni di drogati e spacciatori! ".

E quindi, senza riprendere fiato (è di tutta evidenza che la signora non fuma) "I giovani d'oggi non conoscono il valore dei soldi! I giovani d'oggi non conoscono la fame! I giovani d'oggi sono degli irresponsabili! I giovani d'oggi sono tutti drogati: Lo spinello porta inevitabilmente all'eroina! I giovani d'oggi sono tutti drogati e comunisti!".

A questo punto, arrivata al termine della sua personalissima requisitoria, la signora s'accascia sul sedile a lei più vicino e quello che immagino essere il marito, un signorotto praticamente insignificante (com'è giusto che sia al fianco di cotanta donna) le si avvicina premuroso chiedendole se si senta: "Ma come vuoi che abbia? Sono le scarpe ... sono strette!".
Ed ecco che il gentile ed ossequioso principe consorte si premura di massaggiarle le caviglie, cercando di farle superare il dramma della caviglia gonfia.

Una signora alle loro spalle spiega: "L'importante è che le scarpe siano comode, non solo belle: il piede deve respirare!".

Per tutta risposta i giovinastri attaccano un i-pod a palla e, per quanto la musica esca solo dalle cuffiette, si sente un fastidioso rumore simile ad un paio di uova che friggono al tegamino: dove andremo a finire?

Ma l'intollerabile provocazione è veramente troppo per il gruppo-anziani ed ecco levarsi un coro di proteste: "La musica heavy metal (o qualsiasi altro genere che non sia la musica classia) e' rumore e basta" tuona uno, cui fa seguito un "Le canzoni si assomigliano tutte: la musica di una volta era musica!" e conclude il musicofilo che mai può mancare in un gruppo di anziani che voglia seriamente definirsi tale "Il disco in vinile ha un suono più caldo!".

Non mi riconosco nei giovani d'oggi, ma inizio ad essere preoccupato di invecchiare e mi consolo "L'importante è essere giovani dentro!".

Per fortuna (mia) il viaggio non dura che 4fermate4.


In un niente sono di fronte all'ascensore dove chi ti ritrovo? La signora del 6° piano!

Tiro un profondo respiro, considero che 8piani8 da fare a piedi, alla mia età, sono troppi ma di fronte alle solite riflessioni che anche oggi mi sciorina "Se ti dai da fare il lavoro si trova", "Se hai le qualità prima o poi emergi", non le lascio il tempo di portare a termine il terzo "Se ..." che, scusandomi mi congedo e, ad ampie falcate, inizio a scalare le rampe di scale.

A dire il vero arrivo al secondo piano dove, nell`ordine 1. riprendo fiato, 2. aspetto che lei arrivi al 6° piano e 3. richiamo l'ascensore per 4. arrivare a casa dolce casa.

Penso di godermi, alla fine di questa giornata uguale a tante altre, un po' di meritato riposo, quand'ecco che squilla il telefono: il Maurizio!

Avrei voglia di scusarmi e di confessare che sono un po' stanco - appena un po' -, ma un po' per il piacere della compagnia, un po' per amicizia, abbozzo e mi accomodo in poltrona. In fondo è bene coltivare le amicizie ed i veri amici sono quelli dell'infanzia!

Ancora una volta, tanto per cambiare, è alle prese con le sue pene di cuore.

Mi confessa che ha rimediato un nuovo appuntamento in chat e mi sento in dovere di chiedergli com'é la fanciulla, se sia carina.


Il Maurizio mi interrompe subito, dicendo che, conoscendo i miei gusti, non sarebbe il mio tipo: "Non è bella, ma è simpatica e, poi, le ragazze grasse sono le più simpatiche ... le ragazze simpatiche non devono per forza essere anche belle ..blablabla".

"Che vuol dire, Maurizio? Ognuno ha i suoi gusti e, dopo tutto, non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace ... A volte la cosa più bella di una ragazza è lo sguardo: come ha gli occhi? Lo sai: gli occhi sono lo specchio dell'anima!".


"Beh - isento che il Maurizio cerca le parole - come dire? E' un po' strabica ...".

"E che vuol dire, o Maurizio? Ricordati che anche Venere era famosa per il suo delizioso strabismo ...".

"Ecco - ribatte farfugliando -, lo strabismo di quella che devo incontrare è divergente ...".

"Ah, ho capito - lo interrompo col mio fammoso 'tatto d'elefante' -: ha gli occhi che si mandano aff'an...; che ci vuoi fare: non ci sono più le belle donne di una volta e poi, come si dice? Se una ragazza è bella, allora è un'oca!".

Il Maurizio continua a vivere la sua tempesta di testosterone ma, se è vero che al cuore non si comanda, è anche vero che - a quarant'anni - può avere effetti collaterali: ma, si sa, ogni età è buona per innamorarsi per cui il suo motto è 'Ogni lasciata è persa!' perché, prima o poi, l'Ammmore arriva!

Riesco, infine, a cenare e, mentre mi lavo i denti, mi abbandono alle ultime riflessioni di alto contenuto filosofico: è un po' di tempo che non metto più le lenti a contatto, ma, in fondo, gli occhiali valorizzano il viso; dovrei decidermi a tagliarmi i capelli: i capelli corti danno un senso di pulito; domani dovrei mettere un po' di ordine in casa, ma è vero che nel mio disordine trovo tutto; perché quando si invecchia sembra che il tempo passi più in fretta? Mah, in fondo non si è mai troppo vecchi e, poi, i vent'anni vengono una volta sola! Guarda, guarda qua: le prime rughe d'espressione ... massì, l'importante è essere belli dentro! Domani troverò, finalmente, lavoro? Nella vita non si può mai sapere e mai dire mai: l'importante è che ci sia la salute! Che strane giornate, ma la vita è bella perché è varia!

E sia, si è fatto tardi, è ora di andare a dormire perché ... quando si va a dormire troppo stanchi non si riposa mai bene!

NON e` una storia di pura invenzione.
Nel racconto SI FA riferimento a fatti e persone REALI.

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