Silvio Berlusconi, che, poi, sarebbe il nostro primo ministro, il premier, il più amato dagli italiani, il miglior premier che il BelPaese abbia avuto negli ultimi 150 anni, il presidente del consiglio che ha fatto più di ogni altro, insomma, chiamatelo come vi pare ... torna ad insistere sulle origini «psicologiche» della crisi, portando l'esempio dei dipendenti pubblici che, pur non essendo «toccati direttamente» dal rallentamento economico, hanno modificato i propri comportamenti.
Rimprovera un atteggiamento colpevole ai «media che dipingono la crisi come irreversibile e catastrofica». E un comportamento «assolutamente colpevole dell'opposizione» anche perchè ritiene «che il momento peggiore sia superato». Il presidente del Consiglio intervenendo da Mosca sulla crisi economica sottolinea che «c'è stato un diluvio, ma dopo tutto è tornato come prima, meglio di prima». (http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/05/Crisi-Berlusconi-Franceschini.shtml).
Anzi, sottolinea, al termine di una breve passeggiata in una via commerciale del centro di Roma, che nonostante la crisi economica i prezzi, perlomeno, non sono aumentati. "C'è qualche prezzo un po' al ribasso finché funziona per il potere d'acquisto della gente e - ha aggiunto dopo aver fatto visita in alcuni negozi - come vedete non ci sono più i saldi, ma c'è tanta gente che acquista e i negozianti che ho interrogato non si lamentano. Anzi - ha concluso - dicono che le cose funzionano più o meno come l'anno scorso".(http://www.canisciolti.info/news_dettaglio.php?id=16769)
Eppure ...
26 febbraio 2010
... leggo alcune amene notizie sul sito dell'ANSA ( o ANSIA?)
- inflazione programmata +1.3% in Italia (nel resto dell'Ue +1.00%), ed ancora
- secondo Mediobanca (dicasi e leggasi 'Mediobanca') nessun segnale di ripresa, ed ancora
- occupazione grandi imprese nel 2009 ... -1.5%, ma, per fortuna, ci sono anche dei segni positivi
- prezzi produzione industria + 0.6% (finalmente un segno positivo,...) e, dulcis in fundo
- dal 2001 al 2009 prezzo degli affitti +79% (avete letto bene! ... un altro segno positivo)
Disoccupazione a 8,6% Pil in forte calo, -5%
Oltre 2,1 milioni sono in cerca di lavoro. Il dato sul Prodotto interno lordo è il peggiore dal 1971
ROMA - Il tasso di disoccupazione continua a salire e a gennaio si posiziona all'8,6%, dall'8,5% di dicembre 2009. Lo comunica l'Istat, sottolineando che e' il dato peggiore da gennaio 2004, inizio delle serie storiche.
Il tasso di disoccupazione giovanile, fa inoltre sapere l'Istat, è pari al 26,8%, con una crescita di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 2,6 punti percentuali rispetto a gennaio 2009. La disoccupazione maschile raggiunge a gennaio un livello pari a 1 milione 147 mila unità, in aumento del 2,1% (+23.000 unità) rispetto al mese precedente e del 27,2% (+245.000 unità) rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Il numero di donne disoccupate è invece pari a 997.000 unità con una riduzione dell'1,9% rispetto a dicembre (-19.000 unità), a fronte di un aumento del 9,8% rispetto a gennaio 2009 (+89.000 unità). Il tasso di disoccupazione maschile risulta uguale al 7,7%, in crescita sia rispetto a dicembre (+0,2 punti percentuali) sia rispetto a gennaio 2009 (+1,7%). Il tasso di disoccupazione femminile è pari al 9,8%, in diminuzione rispetto a dicembre (-0,2 punti percentuali) ma in aumento rispetto al mese di gennaio 2009 (+0,8 punti percentuali).
L'occupazione a gennaio è rimasta sostanzialmente invariata rispetto a dicembre, mentre ha perso l'1,3% rispetto a gennaio 2009, pari a 307mila unità in meno. Lo comunica l'Istat, sulla base dei dati provvisori e destagionalizzati.
L'occupazione maschile, sempre a gennaio, risulta pari a 13 milioni 677 mila, più bassa dello 0,1% rispetto al mese precedente (-18 mila unità) e dell'1,9% (-260 mila unità) rispetto allo stesso mese dell'anno scorso.
L'occupazione femminile, invece, è pari a nove milioni 228 mila unità, con un aumento rispetto a dicembre dello 0,1% (più 8 mila unità) e una riduzione dello 0,5% (-47 mila unità) rispetto a gennaio 2009. Guardando al numero degli inattivi di età compresa tra i 15 e i 64 anni, esso risulta pari a 14 milioni 871 mila unità, con un aumento dello 0,2% (+28 mila unità) rispetto a dicembre 2009 e dell'1,2% (+172 mila unità) rispetto a gennaio 2009.
Il numero delle persone in cerca di occupazione a gennaio risulta pari a 2.144.000, in crescita dello 0,2% (+5mila) rispetto al mese precedente e del 18,5% (+334mila) rispetto a gennaio 2009. Lo comunica l'Istat, sottolineando che si tratta dell'ottavo incremento su base mensile consecutivo.
Fallimenti:2009 +23%, colpiti Nord e pmi
Dati Cerved, in ultimo trimestre quasi 2.900 procedure
(ANSA) - MILANO, 1 MAR - Nel 2009 sono state 9mila le imprese italiane fallite, il 23% in piu' rispetto al gia' duro 2008. Lo affermano i dati del Cerved group. Anche l'ultimo trimestre e' stato nero: tra ottobre e dicembre aperte quasi 2.900 procedure fallimentari, +15% rispetto allo stesso periodo 2008, trimestre in cui si era gia' registrato un aumento di fallimenti del 43% rispetto al 2007. L'impennata dei fallimenti ha toccato soprattutto il Nord e le piccole e medie imprese.
Ma io sento che, in prossimità delle elezioni deve succedere qualcosa; queste votazioni sono partite sottotono!
Devo restare calmo, molto caaaaalmo voglio/devo sapere nelle mani di chi ci metteremo per i prossimi anni …
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