sabato 3 aprile 2010

98. "Attacco al cuore dello Stato" - Biografia (non autorizzata) di Mr B. (parte 37/40)


"Attacco al cuore dello Stato"

Una `teoria del complotto` ( o `della cospirazione`) è una teroia che attribuisce la causa ultima di un evento o di una catena di eventi (in genere politici, sociali o talvolta anche naturali) ad un complotto o cospirazione. Il termine include un'ampia classe di teorie, che abbracciano una grande varietà di ambiti, con un'ampia gamma di plausibilità, che va da teorie riconosciute attendibili e dimostratesi fondate a teorie estreme ed improbabili, accomunate dall'attribuire un evento all'azione di cospiratori che perseguono fini propri, rimanendo nell'ombra e offrendone spesso una ricostruzione artefatta

Il 10 dicembre 2009, durante una sonnecchiosa seduta del Partito Impopolare Europeo, Bernasconi – inascoltato nel BelPaese - denuncia nel "partito della magistratura di sinistra" un grave ostacolo per la propria attività di governo, affermando di voler, finalmente, cambiare questa situazione anche attraverso una riforma della Costituzione ed una riforma -auspicata da tutti gli uomini di buona volonta` e sano intelletto – riforma della Corte Costituzionale che «da organo di garanzia si è trasformata in organo politico. Abrogando il Lodo Califano che praticamente ha detto ai pubblici accusatori: riprendete la caccia all'uomo nei confronti del primo ministro». Ed ha ancora spiegato a chi si ostina a non voler capire che una delle cause di questo è che «abbiamo avuto purtroppo tre presidenti della Repubblica consecutivi tutti di sinistra»

D`altra parte, il Cavaliere snocciola i numeri (mica pizze e fichi!): «Sono stato investito da una serie di 103 procedimenti, 913 giudici si sono interessati di me, 587 visite della polizia giudiziaria e della Guardia di finanza, 2520 udienze: credo che sia il record universale della storia, ma sono stato sempre assolto perché per fortuna è solo una parte dei giudici che sta con la sinistra, mentre i giudici soprattutto del secondo e terzo livello sono giudici veri come negli altri Paesi». «In Italia - prosegue - non c'è l'immunità parlamentare, in Italia i pm non dipendono dal governo e si è formato nella sinistra un partito dei giudici, non riuscendo la sinistra che è divisa e allo sbando, ad avere ragione attraverso la politica, cerca di avere ragione del centrodestra attraverso i processi».

E la matematica non e` un`opinione!

Poi, ha voluto rassicurare l`aula che iniziava a capire di dover temere l`assalto dei cosacchi: «Abbiamo una maggioranza coesa e forte e un premier super. C'è una sinistra che ha attaccato il presidente del Consiglio su tutti i fronti inventandosi delle calunnie su tutti i fronti, ma chi crede in me è ancora più convinto. Tutti si dicono: "dove si trova uno forte e duro con le palle come Silvio Bernasconi?"» (Corriere della Sera, 11 dicembre `09).

Le affermazioni suscitano le indignate reazioni del Presidente della Repubblica – altro vetero-comunista del secolo scorso - che esprime il suo rammarico, mentre il Presidente della Camera invita il premier a chiarire.

Sempre nel 2009, si tiene un vertice di capi di governo dell'Unione Europa a Bruxelles per discutere le questioni relative al cambiamento climatico in vista del summit di Copenhagen, alla presenza di leader quali Gordon Flash Black, Brian Eno Cowen, Angela Merkall e Nicolas Sara`kozy.

Per sdrammatizzare la palpabile tensione che serpeggia nella riunione, Bernasconi scarabocchiò disegnini di "mutande femminili nel corso della storia" sotto il titolo "Mutandine da donna attraverso i secoli", passando i suoi bozzetti agli altri premier affinché potessero apprezzarli, creando ilarità e imbarazzo fra i presenti (Enrico Franceschini, “Bernasconi, imbarazzo a Bruxelles. Al vertice disegna mutande da donna”, La Repubblica, 13 dicembre `09; Simon Walters, “Bernasconi`s new bloomer as he sends EU leaders doodles of women`s knickers at summit”, Mail Online, 12 dicembre `09).


(segue ...)


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