
20 aprile 2010
il giornale
Berlusconi: "Intesa con Fini non dipende da me". La Russa e il fronte di ex An: "Noi col premier".
Il premier ribadisce che ricucire lo strappo con Fini non dipende da lui: "Una scissione è contraria alle ragioni per cui il Pdl è nato".
Finiani divisi. A Milano gli ex An firmano un documento che li impegna a restare nel partito. A Roma media Alemanno. Gianfranco come Gaber? Fatevi uno shampoo.
Libero
21 aprile 2010
Fini battezza la corrente del "dissenso". Pdl-Lega da Berlusconi: "Idee confuse"
Riunione tra i parlamentari fedeli a Fini: nasce una corrente interna.
La terza carica dello Stato cita Pound e attacca: "Non ho intenzione di togliere il disturbo né di stare zitto". Critica il rapporto con la Lega e difende Saviano. In 50 firmano il documento, ma in 76, guidati da Alemanno, La Russa, Meloni e Gasparri, ne siglano uno contrario.
Il Cavaliere non ci sta: "Se Gianfranco resta, si adegua". Ma ormai è in minoranza anche tra gli ex di An
22 aprile 2010
Pdl, in direzione il duello con Fini Berlusconi: "Correnti sono metastasi".
Si riunisce la direzione nazionale del Pdl. Tam tam tra i parlamentari: "Tutti presenti perché c’è la possibilità che si votino dei documenti". Berlusconi ai suoi: "Non ho risposte da dare a Fini, ma lo ascolterò". La Russa: "L'errore più grande è stato non sconsigliare a Fini la guida della Camera". Ma Pisanu apre: "La minoranza si può fare"
23 aprile 2010
Pdl, direzione infuocata: Fini strappa E Berlusconi: "Se fai politica, dimettiti".
All’auditorium della Conciliazione la direzione del Pdl. Berlusconi tende la mano: "Entro l'anno il congresso".
Fini: "Criticare non è tradire". Poi accusa il Pdl di appiattirsi sulla Lega. Immediata replica di Berlusconi: "Rilievi di poca importanza. Se fai politica lascia la Camera". E' bagarre.
In chiusura il documento conclusivo: passa con solo 11 voti contrari. Fini: "Molto minoritari, ma rivendichiamo il diritto di discutere. Non lascerò né il partito né la presidenza". I supporter litigano in rete
Roma - "Berlusconi, te lo dico in faccia, raramente il tradimento è in chi parla apertamente", dice Fini. "Non dire a me cose che non ho mai detto", alza la voce Berlusconi che lo interrompe dal palco. E' la resa dei conti fra il premier e il presidente della camera. Ad aprire la direzione del Pdl è proprio Berlusconi: "Convocheremo il congresso entro l'anno". Senza mettere "in discussione la leadership", Fini chiede di fare chiarezza su più punti: l'identità del partito, l'appiattimento sulle tesi della Lega, la legalità e l'attuazione del federalismo. Immediata la replica di Berlusconi: "Mi sembra di sognare. Se fai politica lascia la Camera".
I ventidue finiani che si erano iscritti a parlare ritirano la richiesta di intervento: "Già costituita la minoranza". E Fini chiarisce: "Non ho nessuna intenzione di dimettermi dalla presidenza della Camera. Né tantomeno di lasciare il partito".
24 aprile 2010
Scontro con Fini, Berlusconi va avanti: "Un nuovo predellino? Buona la prima".
Dopo lo scontro alla direzione di ieri, Berlusconi pronto a azzerare il peso politico di Fini e C. Bocchino verso la sfiducia alla Camera. Via le deleghe a Urso e gli incarichi ai frondisti. Poi assicura: "Un nuovo predellino? Buona la prima". Verdini accusa Fini: "Tradito il patto con gli elettori".
Il presidente della Camera: "Sulle riforme istituzionali è possibile la condivisione. Legge elettorale, uninominale soluzione migliore".
Roma - Il predellino è quello vero, quello della Sollers che gli viene consegnata a Palazzo Chigi. Poi c’è il predellino "virtuale", quello dal quale nacque il Pdl. Bella occasione per una battuta di Silvio Berlusconi che gioca su reale e traslato, sotto il colonnato di Palazzo Chigi, in questi giorni così tesi per il Pdl. "C’è anche un meraviglioso predellino...", dice il presidente del Consiglio riferendosi al fiammante 4x4 punzonato con il numero 001 in suo onore.

25 aprile 2010
Berlusconi su Fini: "Mai litigato con nessuno".
Il premier: "Non sono mai stato protagonista di burrasche e non ho mai litigato anche perché per litigare bisogna essere in due e l’ho detto anche a chi ha cercato di farlo. Sono sempre stato sereno. Sono convinto di quello che sto facendo. Se l'angelo della morte arriva ho la coscienza pulita".
Milano - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, si dice "sempre sereno" nonostante le divisioni accese all’interno del Pdl. "Non sono mai stato protagonista di burrasche - ha spiegato il premier uscendo dal Teatro alla Scala dove ha partecipato alla cerimonia per il 65esimo anniversario della Liberazione - e non ho mai litigato anche perché per litigare bisogna essere in due e l’ho detto anche a chi ha cercato di farlo". "Io sono sempre stato sereno - ha continuato il premier - e non ho mai dato risposte piccate in tanti mesi e continuo a essere sereno. Sono convinto di quello che sto facendo".
"Io poi, ad una età in cui sono in pace con me stesso - ha proseguito - non ho rimpianti, non ho rimorsi, non ho mai fatto male a qualcuno e quando vado a letto la sera e mi guardo allo specchio penso che se stasera l’angelo della morte arriva mi prende con la coscienza pulita".
26 aprile 2010
Pdl, Fini: "Il voto anticipato è da irresponsabili". E Berlusconi: "Costruiamo l'Italia del futuro".
Fini boccia le elezioni anticipate e assicura: "Non mi dimetto per aver espresso opinioni politiche".
Il premier: "Andare oltre il compromesso dei padri costituenti".
Bondi: “Fini torni in carreggiata”.
Insomma, sembrano le classiche incomprensioni tra innamorati quando all'orizzante si profila la paura che un amore sia finito perché - forse - nella loro storia inizia ad insinuarsi un amante ... padano!
E dire che la loro storia era iniziata così bene, con la classica promessa di amore eterno
il giornale
Berlusconi: "Intesa con Fini non dipende da me". La Russa e il fronte di ex An: "Noi col premier".
Il premier ribadisce che ricucire lo strappo con Fini non dipende da lui: "Una scissione è contraria alle ragioni per cui il Pdl è nato".
Finiani divisi. A Milano gli ex An firmano un documento che li impegna a restare nel partito. A Roma media Alemanno. Gianfranco come Gaber? Fatevi uno shampoo.

21 aprile 2010
Fini battezza la corrente del "dissenso". Pdl-Lega da Berlusconi: "Idee confuse"
Riunione tra i parlamentari fedeli a Fini: nasce una corrente interna.
La terza carica dello Stato cita Pound e attacca: "Non ho intenzione di togliere il disturbo né di stare zitto". Critica il rapporto con la Lega e difende Saviano. In 50 firmano il documento, ma in 76, guidati da Alemanno, La Russa, Meloni e Gasparri, ne siglano uno contrario.
Il Cavaliere non ci sta: "Se Gianfranco resta, si adegua". Ma ormai è in minoranza anche tra gli ex di An
22 aprile 2010

Si riunisce la direzione nazionale del Pdl. Tam tam tra i parlamentari: "Tutti presenti perché c’è la possibilità che si votino dei documenti". Berlusconi ai suoi: "Non ho risposte da dare a Fini, ma lo ascolterò". La Russa: "L'errore più grande è stato non sconsigliare a Fini la guida della Camera". Ma Pisanu apre: "La minoranza si può fare"
23 aprile 2010

All’auditorium della Conciliazione la direzione del Pdl. Berlusconi tende la mano: "Entro l'anno il congresso".
Fini: "Criticare non è tradire". Poi accusa il Pdl di appiattirsi sulla Lega. Immediata replica di Berlusconi: "Rilievi di poca importanza. Se fai politica lascia la Camera". E' bagarre.
In chiusura il documento conclusivo: passa con solo 11 voti contrari. Fini: "Molto minoritari, ma rivendichiamo il diritto di discutere. Non lascerò né il partito né la presidenza". I supporter litigano in rete

I ventidue finiani che si erano iscritti a parlare ritirano la richiesta di intervento: "Già costituita la minoranza". E Fini chiarisce: "Non ho nessuna intenzione di dimettermi dalla presidenza della Camera. Né tantomeno di lasciare il partito".
24 aprile 2010

Dopo lo scontro alla direzione di ieri, Berlusconi pronto a azzerare il peso politico di Fini e C. Bocchino verso la sfiducia alla Camera. Via le deleghe a Urso e gli incarichi ai frondisti. Poi assicura: "Un nuovo predellino? Buona la prima". Verdini accusa Fini: "Tradito il patto con gli elettori".
Il presidente della Camera: "Sulle riforme istituzionali è possibile la condivisione. Legge elettorale, uninominale soluzione migliore".
Roma - Il predellino è quello vero, quello della Sollers che gli viene consegnata a Palazzo Chigi. Poi c’è il predellino "virtuale", quello dal quale nacque il Pdl. Bella occasione per una battuta di Silvio Berlusconi che gioca su reale e traslato, sotto il colonnato di Palazzo Chigi, in questi giorni così tesi per il Pdl. "C’è anche un meraviglioso predellino...", dice il presidente del Consiglio riferendosi al fiammante 4x4 punzonato con il numero 001 in suo onore.

E qui il Silvio nazionale ripropone un suo classico ...
25 aprile 2010
Berlusconi su Fini: "Mai litigato con nessuno".
Il premier: "Non sono mai stato protagonista di burrasche e non ho mai litigato anche perché per litigare bisogna essere in due e l’ho detto anche a chi ha cercato di farlo. Sono sempre stato sereno. Sono convinto di quello che sto facendo. Se l'angelo della morte arriva ho la coscienza pulita".

"Io poi, ad una età in cui sono in pace con me stesso - ha proseguito - non ho rimpianti, non ho rimorsi, non ho mai fatto male a qualcuno e quando vado a letto la sera e mi guardo allo specchio penso che se stasera l’angelo della morte arriva mi prende con la coscienza pulita".
26 aprile 2010
Pdl, Fini: "Il voto anticipato è da irresponsabili". E Berlusconi: "Costruiamo l'Italia del futuro".
Fini boccia le elezioni anticipate e assicura: "Non mi dimetto per aver espresso opinioni politiche".
Il premier: "Andare oltre il compromesso dei padri costituenti".
Bondi: “Fini torni in carreggiata”.
Insomma, sembrano le classiche incomprensioni tra innamorati quando all'orizzante si profila la paura che un amore sia finito perché - forse - nella loro storia inizia ad insinuarsi un amante ... padano!
E dire che la loro storia era iniziata così bene, con la classica promessa di amore eterno
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