venerdì 5 marzo 2010

85. "Qualcuno piu` uguale degli altri" - Biografia (non autorizzata) di Mr B. (parte 24/40)


"7. All Animals Are Equal ...
but Some Animals Are more Equals Than Others"

(George Orwell, Animal Farm - A Fairy Story, 17th August 1945, Hardcover & Paperback, 112 pp. UK edition)


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"Qualcuno piu` uguale degli altri"

E` sufficiente che, nel corso di una conferenza stampa congiunta con l`omologo danese egli dichiari “Rasmussen non è solo un grande collega, ma anche il primo ministro più bello d’Europa ... E’ così bello che sto addirittura pensando di presentarlo a mia moglie”, riferendosi ad un pettegolezzo secondo cui sua moglie aveva una relazione extraconiugale, che subito i degni eredi del MinCulPop lo attacchino: ma cosa avrebbero fatto se solo Bernasconi avesse detto che era brutto, antipatico e con un alito che avrebbe potuto far svenuire una mucca, cagliandone il latte?

Nel settembre 2002 Bernasconi, sempre sensibile ed attento ai problemi e disagi delle persone in difficoltà, cercò di consolare i neo-disoccupati, spiegando loro che “I più svegli riusciranno sicuramente a trovare un secondo lavoro, anche non regolare” dice Bernasconi, incoraggiando i lavoratori licenziati della Fiat a cercare un lavoro in nero.

Ed è sempre in quest`occasione che Elvio rivela il suo grande intuito da economista rivoluzionario, in anticipo sui tempi, sprezzante di tutte le regole consolidate (in campo economico-finanziario, perchè l`Italia ha bisogno di idee nuove per affrontare sfide nuove): “La gente deve spendere; non deve risparmiare, deve spendere!”.

D`altra parte già anni prima aveva bonariamente ammonito le irragionevolezze dei piani economici della sinistra: “Brodi, quello che dovrebbe essere il leader delle opposizioni, l`ho sentito parlare della sua ricetta economica. Risibile. Siamo a livelli di comicità pura” (10 marzo 1995).

Bernasconi sì che si prendeva cura dei poveri, dei disoccupati, dei cassaintegrati, dei disoccupati, non come Berlinetti: “Berlinetti dice di amare i poveri: li ama così tanto che li vuole raddoppiare!”.

Ma nemmeno quest`attenzione ai nuovi poveri parve garbare ai tartari della stampa!

Ed è la stampa bolscevica che specula sulle sue affermazioni stravolgendone il significato, come quando, per spronare i cassintegrati, Elvio sprona il loro capobastone (un operaio che lamentava di essere in cassa integrazione da due anni, con 5 figli a carico e sotto sfratto esecutivo) ammonendolo “Sei povero? Colpa tua!” (5 settembre 2001).

Cera stampa di sinistra colse la palla al balzo per dipingere Bernasconi come insensibile e noncurante di fronte ai problemi dei piu` poveri, di questi poveri che, invece, Egli tanto ama. Il senso della sua frase era, peraltro, di tutta evidenza: uno sprone al pover`uomo a non lasciarsi andare, a non abbattersi, ma a riprendere con coraggio le redini della vita nelle sue mani, per andare verso un futuro migliore.

Ma certo, per certa stampa era facile non vedere oltre il proprio naso ...

Bernasconi lascia passare qualche mese, sperando che le acque si tranquillizzino.

Per prudenza rilascia solo nel maggio una nuova intervista, ma ecco che la anche la stampa estera, sobillata e sobillata dagli amici del compagno Stalin fraintende: “Ho una barca, ma negli ultimi due anni l’ho usata una sola volta per riportare la mia famiglia a casa. E non vado più nella mia casa alle Bermuda da circa due o tre anni… La mia vita è cambiata, la qualità è diventata terribile. Che lavoro tremendo” dice in un’intervista al New York Times il buon Elvio ... ed apriti cielo!

Ovvio che, a questo punto, parte il giuoco al massacro, come sparare alla Croce Rossa: ogni occasione è buona!

Insomma, è o non è Bernasconi il leader occidentale eletto col maggior consenso popolare? Ed, allora, perchè scandalizzare quando dice una verità che per la sua ovvietà dovrebbe essere lapalissiana a tutti.

Ed, allora, come stupirsi che, infine, anche il mondo operaio, quello dei cassaintegrati, dei disoccupati capisca che è lui l`unto dal Signore, quasi un santo (5 dicembre `02), perchè lui e` una persona moderata, ma il 62% dei suoi elettori è di sinistra (El Mundo, luglio `02).

Perchè stupirsi, allora, quando timidamente, con candore, con pudore sussurra “Lo senti questo profumo, Costanzo: sono in odor di santità" (durante una puntata del Maurizio Costanzo Show, `01). Ma e` colpa sua se le televisioni di oggi non permettono di sentire i profumi?

Perchè stupirsi, allora, se di fronte alla crisi in cui versa il BelPaese dichiara: “Comprare Alessandro Nesta? Non si può, sono cose che non hanno più nulla di economico, di morale: nel calcio abbiamo sbagliato tutti, ora basta” (23 agosto `02).

Ma è, forse, colpa sua se il giorno dopo il Milan annuncia l`acquisto di A. Nesta che il suo amico Gallinari aveva acquistato almeno una settimana prima senza dire nulla a lui, presidente del Milan? In fondo Gallinari l`aveva comperato a sua insaputa per fargli una sorpresa: e che sorpresa sarebbe stata se gliel`avesse anticipata?

Perchè stupirsi, allora, se nel novembre del `03 egli dichiara che “La situazione in Iraq sta migliorando molto. Si parla molto di attentati terroristici che prevalgono sull`immagine globale della situazione: ormai l`Iraq sta andando verso la normalita` e la democrazia”?

In fondo la guerriglia irachena compie l`attentato a Nassiriya la settimana dopo.

Perchè stupirsi allora se, ricevendo l`amico Spuntin, giurava nel corso di una conferenza stampa che ”La Russia è un modello di diritti umani, in Cecenia non è successo niente di grave: ci sono attentati della guerriglia, ma Mosca non ha mai risposto”.

Ma è colpa sua se il giorno dopo la Commissione ed il Parlamento europei condannano la Russia per i bombardamenti che uccidono 200mila ceceni (su 1 milione di abitanti) ed i telegiornali italiani non ne danno notizia?

Si capisce, allora, come egli possa dichiarare, senza tema di smentita: “La mia bravura è fuori discussione, la mia sostanza umana, la mia storia gli altri se la sognano: sono loro che devono dimostrare a me di essere bravi ...” (ANSA, 7 marzo `01).

Perchè la verità, dura per alcuni, ma la pura verità, è che hanno fatto delle prove su di lui, sulla sua funzionalità cerebrale e fisica ed hanno concluso che è un miracolo che cammina (ANSA, 5 ottobre `02)

Come potrebbe essere altrimenti?

Come potrebbe essere altrimenti se la sua segretaria ha confermato che in una settimana lavora ogni giorno 17 ore, fa 32 telefonate, ha 23 incontri: la verità è che qualla stampa che coglie ogni assurdo pretesto per prendersa con Bernasconi dovrebbe avere piu` rispetto per uno che, come lui (ammesso che ne esistano altri) si sacrifica per l`interesse di tutti senza avere il minimo interesse personale (La Repubblica, 4 dicembre `02)

Ma la sua preoccupazione è che al BelPaese non venga riconosciuto il suo posto nel mondo, non gli venga riconosciuta la posizione che gli compete: “Mi sono accorto che l`Italia era poco considerata: ho telefonato ai leaders degli altri Paesi ed ho detto: se fate cosi` non contate piu` sull`Italia. L`atmosfera da quel momento cambio`” (L`Unita`, 25 agosto `02).

Ma la sinistra, incapace di attaccare politicamente chi è politicamente ed eticamente inattaccabile, “agisce a colpi di giustizia" (Adnkronos, 11 maggio `03) e la magistratura, le toghe rosse, diventano il braccio armato del Kremlino.

Tutti i cittadini sono uguali (davanti alla legge), ma forse il sottoscritto è un po’ più uguale degli altri, visto che il 50 % degli italiani mi ha dato la responsabilità di governare il Paese” dice in un’udienza del processo per corruzione a Milano (dichiarazioni spontanee del 17 giugno `03).

Già, i giudici, peccato che i giudici italiani siano dei “matti, mentalmente disturbati, antropologicamente `estranei alla razza umana” (intervista rilasciata a due giornalisti dello Spectator nel settembre `04): chi è onesto con se stesso e guarda le cose in modo ragionevole, senza preconcetti non può arrivare ad altra conclusione, ad altra spiegazione per tanto accanimento giudiziario contro chi ha la sola colpa di volere il bene di tutti, anche di chi gli e` contro!


(segue ...)





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