mercoledì 17 marzo 2010

90. "Orrori giudiziari in salsa inglese" - Biografia (non autorizzata) di Mr B. (part 29/40)


Ricetta (6 persone) :

1- Scalda il latte con 2 baccelli di vaniglia incisi nel senso della lunghezza.
2- In una terrina, fai montare leggermente 8 tuorli con 200 gr. di zucchero poi versa 1 litro di latte caldo progressivamente, senza smettere di mescolare.
3- Rimetti a cuocere a fuoco basso, mescolando con una spatola per circa 10 min.. La crema è cotta quando la crema rimane sulla spatola.
Aattenzione: il composto non deve mai bollire!
4- Versa nella terrina e lascia raffressare.

Mescola prima di servire.

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"Orrori giudiziari in salsa inglese"


Nel 2009 Bernasconi viene inaspettatamente chiamato in causa per una vicenda alla quale è, peraltro, assolutamente estraneo.

Questo processo è scaturito dallo stesso avvocato Bills, il quale aveva scritto una lettera al suo commercialista, Bob Dobermann.

Nella lettera, Bills dichiarava che Bernasconi avrebbe versato in nero sul suo conto in Svizzera, tramite il suo dirigente Carlo Berlusconi, 600.000 dollari. Il versamento sarebbe stato dovuto alle testimonianze reticenti rese dinanzi al tribunale di Milano dove, nel processo per corruzione alla Guardia di Finanza e nel processo dei fondi neri di All Iberian, Bills non disse tutto quello che sapeva, ma svicolò abilmente fra le domande dei magistrati per tenere indenne "Mr B.".

Dice testualmente Bills al suo commercialista "Ho tenuto fuori Mr B. da un mare di guai” ( guardian.co.uk - David Mills's letter to his accountant, 17 february 2009). A Londra, il commercialista Dobermann, letta quella lettera, denuncia il suo cliente al fisco inglese per corruzione ed evasione fiscale.



Questa confessione dell'ex-consulente della Spessinvest innesca il processo, dal quale la posizione di Bernasconi è stata stralciata a causa dell'approvazione del Lodo Califano, che congela i processi per le quattro alte cariche dello Stato, fra cui il Presidente del Consiglio, fino a mercoledì 7 ottobre 2009, data nella quale la Corte Incostituzionale (comunista fino al midollo) ha affermato l'illegittimità del Lodo.

Ma chi è David Bills, questo sedicente “avvocato della City”?

È figlio di Kenneth Bills, un mitomane che affermava ad amici, parenti e non solo, di essere una spia dell'MI5 di stanza a Gibilterra e più tardi in Jamaica dove, come narra una leggenda di famiglia, fu direttamente coinvolto nel tentativo di colpo di stato ai danni di Fidelio Castro( «David Mills: The networker», The Independent). Oltre all'inglese, sostiene di parlare spagnolo, francese ed italiano. Dice di aver studiato allo University College di Oxford e di aver ottenuto la licenza di barrister nel 1968 (The Minister And A £350,000 'Gift'. The Daily Mail, 23 febbraio '06).

Ma la verità è che di lui si perdono le tracce dopo le elementari, peraltro concluse al terzo tentativo e senza particolare merito!

David Bills ha cinque figli, tre dal primo matrimonio e due dalla seconda moglie Tessa Jewels con la quale è convolato a nozze nel 1979. Tessa J. è un ex-ministro del governo Blame nonché ministro per i Giochi Olimpici dell'esecutivo di Flash Black.

Nel 2006 David Bills e Tessa J. hanno deciso di comune accordo di separarsi («Tessa Jowell and David Mills to split». Times Online, The Times, 4 marzo '06; «In Full: David Mills' statement». news.bbc.co.uk, BBC News, 4 marzo '06) a causa dei procedimenti giudiziari nei quali Bills ha trascinato l'innocente Bernasconi. Nonostante ciò sono sorti degli interrogativi sul fatto la coppia si fosse effettivamente separata (Neil Sears. «Revealed: Tessa Jowell's 'nights' with estranged husband convicted of taking Berlusconi bribes», Mail Online, 16 febbraio '09; «‘Weekends together’ for Mills and Jowell». thefirstpost.co.uk, The First Post, 19 febbraio '09).

Impietosito dal caso umano, Bernasconi lo assume quale consulente della Spessinvest per la finanza estera inglese.

Riprendiamo ora e assurde vicende giudiziarie che vedono coinvolto – suo malgrado – l'incolpevole Bernasconi.

Il 20 gennaio 2009 Bills scrive, pentito per i propri errori, un memoriale nel quale porge "profondissime scuse" a Bernasconi in quanto "vittima dei miei errori. (...) Ho fatto degli errori, ho condotto male i miei affari e ho causato molti fastidi e delle persone che non hanno in nessun modo meritato un tale guaio. Ma non sono mai stato corrotto da nessuno", scrive Bills nel suo memoriale (John Hooper, Minister's husband offers 'deepest apologies' to Berlusconi in court case. guardian.co.uk, 20 gennaio 2009; Guy Dinmor, Former Berlusconi lawyer apologises but denies graft. Financial Times, 21 gennaio 2009).

Questo processo è uno dei rari casi in cui i magistrati dicevano di avere a disposizione una prova schiacciante: la confessione dell'imputato. Per di più, questa in particolare, è anche estremamente attendibile, dato che la stessa è stata resa in un momento in cui il soggetto interessato non poteva nemmeno immaginare che tale documento sarebbe diventato una prova in Tribunale. Tuttavia, lo stesso Bills ha. poi. ritrattato quanto aveva confessato in precedenza, dicendo che in realtà i soldi venivano dall’armatore napoletano Diego Abbanasio.


Il 17 febbraio 2009 è stato condannato (Video) dal tribunale di Milano a 4 anni e 6 mesi per aver ricevuto 600.000 dollari versati sul suo conto da Mr. B., attraverso il manager Carlo Berlusconi, per testimoniare due volte il falso nell'ambito di due processi in cui era imputato Bernasconi (http://www.asca.it/copertina-PROCESSO_MILLS__IL_LEGALE_CONDANNATO_A_4_ANNI_E_6_MESI-1020.html; http://www.corriere.it/cronache/09_febbraio_17/processo_mills_condannato_a18bce7a-fcfd-11dd-b299-00144f02aabc.shtml). Il legale è stato inoltre interdetto per 5 anni dall'esercizio dei pubblici uffici e condannato a risarcire 250 mila euro alla presidenza del consiglio, costituita parte civile. Il 19 maggio 2009 sono state depositate le motivazioni della sentenza (Procedimento Mills, sentenza, motivazioni).

Comprensibile la condanna di un voltagabbana come Bills, ingiustificata ed ingiustificabile la chiamata in causa di Bernasconi!

Nel luglio 2009 viene presentato il corposo appello (450 pp) da parte dei legali di Bills, dove non si risparmiano critiche ai giudici milanesi, definiti "Peggiori di uno sprovveduto studente di giurisprudenza", e si rincara la dose contestando la tesi secondo la quale la corruzione di cui si sarebbe reso responsabile Bills avrebbe anche compreso il reato di riciclaggio. "Sostenere che la corruzione comprenda in sè il riciclaggio e si consumi con la messa al sicuro della dazione corruttiva è un qualcosa di talmente enorme da non poter essere spiegato con la mera insipienza"” (Il Messaggero, "Difesa Mills: non c'è traccia dei 600mila dollari, giudici milanesi sprovveduti", 6 luglio ì09).

Il 27 ottobre 2009, la Corte d'Appello di Milano ha confermato in toto la sentenza di primo grado, rigettanto e ritenendo infondate tutte le doglianze presentate dai legali dell'avvocato Bills.



Contro la sentenza della Corte d'Appello, da subito, i legali di Bills annunciano il ricorso per Cassazione.

A metà novembre 2009 vengono pubblicate le motivazioni della condanna: corruzione in atti giudiziari "susseguente" e non "antecedente" alle testimonianze, ritenute false e reticenti, rese nell'intento di favorire Elvio Bernasconi.

Ad assurda e pretestuosa comprova - continuano le motivazioni - sarebbero elementi certi: "un compenso di 600mila dollari e la promessa di tale compenso nell'autunno 1999. Elementi che si collocano temporalmente in epoca successiva rispetto alle deposizioni testimoniali di Bills, e da essi non si può pertanto prescindere per valutare la qualificazione del tipo di corruzione" (La Repubblica, "Mills, le motivazioni della condanna in appello:corruzione dopo la testimonianza pro-premier", 11 novembre 2009).

A questo punto merita fare un breve flash-back perche` la disavventure dell`amato premier in tema giudiziario richiamano alla memoria quella che e` stata una delle piu` commendevoli battaglie combattute da Bernasconi per modernizzare la giustizia.

(segue ...)

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