venerdì 1 ottobre 2010

157. "So cosa voglio fare da grande!" (parte 2/5) - Le inchieste del commissario Marmittoni

Massimo, effettivamente, è un 65enne che deve aver conosciuto tempi migliori: non può non averne conosciuti, sarebbe la prova provata che se un Dio esiste, non è certo un Dio Benigno, semmai sarcastico.

Da quando siamo scesi dalle auto il Massimo continua a cospargersi di creme solari protezione 158 … introvabile sul mercato; il Massimo se la procura via internet e non sono del tutto convinto che detta crema abbia l'autorizzazione del ministero della Sanità.

Mi spiega Anna (ndr. la fidanzata di big Ale) che l'anno prima, a Busca, si prese un'insolazione che gli procurò fuoco di SantAntonio e gli ci sono voluti mesi per riprendersi. Io mi giro, lo squadro e non mi sembra si sia del tutto ripreso!

Insomma, finito l'ultimo tubetto di crema solare, il Massimo inizia a coprirsi con maglietta, giubbotto (ndr. siamo sicuramente ad oltre 45°), cappello, occhiali da sole e si va a mettere sotto il primo ombrellone con una scorta d'acqua.

Tanto per darci un contegno da commissari navigati nonché scafati, iniziamo a perlustrare la pista come farebbe un generale prima della battaglia: battiamo il piede di tanto in tanto come per saggiare la consistenza del terreno, esprimiamo improbabili giudizi tecnici sul tracciato, buttiamo qualche filo d'erba in aria per vedere da che parte tira il vento …

Forse per renderci un po' più presentabili alle telecamere presenti (ndr. ebbene sì: ci sono anche le telecamere) ci vengono date delle pettorine nere, molto, ma molto eleganti, con tanto di nome dello sponsor, una nota marca di foto und videocamere nipponica.

Ora, hanno un bel da dire che il nero 'snellisce', ma big Ale per liberare qualche frazione di millimetro e riuscire ad infilare la sua pettorina è costretto a togliere la sua t-shirt!

Io, preso, da un raro scrupolo di coscienza, suggerisco a big Ale di mettere i 4 neo acquisti sul lato opposto della pista rispetto a Francesco I (ndr. vedi puntata precedente); non si sa mai, la prudenza non è mai troppa: alcune leggende metropolitane vogliono che ronde leghiste si siano abbandonate gioiosamente ad atti di cannibalismo ai danni di ignari meridionali. Saranno leggende, ma – si sa – in fondo alle leggende c'è sempre un qualcosa di vero! La prudenza non è mai troppa ... non si sa mai!

Non sono ancora le 8, le prove libere iniziano alle 9, ed il sole inizia a mietere le prime vittime tra gli spettatori: i primi a decedere sono anziani e bambini!

Tanto per fare qualcosa che ci aiuti ad ingannare il tempo, andiamo all'interno dell'OvalLingotto in cerca di fresco refrigerio e di qualcosa da mangiare: big Ale diventa nervoso quando gli acidi gastrici iniziano a reclamare cibo!

L'Oval è per noi come un'oasi per chi si è perso nel deserto: aria condizionata a palla e interminabili banconi con ogni ben di Dio!

Il più lesto di tutti è il Massimo che si fionda nelle toilettes: la prostata sa essere implacabile ad una certa età!!!

A dire il vero una delle prime cose che Francesco I, Cecco e Gianluca notano sono delle ragazze hostesses (ndr. è plurale) sparse con non curanza nei vari stands.

Ecco questo è un atteggiamento adolescenziale che io né capisco, né condivido e me ne dissocio apertamente. Il Vostro Voi dovreste aver imparato a conoscermi – cerca ben altre cose in una ragazza: l'intelligenza, la simpatia, l'ironia, una spruzzata di cultura … per quanto mi renda benissimo conto che tutto ciò sia fantascienza: è più facile riuscire ad amalgamare l'olio con l'acqua piuttosto che trovare una ragazza abbia tutti (ndr. od anche solo un paio) di questi requisiti!

L'unico, oltre al Vostro, che si limita ad esaltare la slanciata sagoma del palazzetto e la sua ardita architettura che ci ospita è big Ale. Ma non, come qualcuno di Voi che non ha il piacere di conoscere l' 'ardito', per buona educazione, quanto perché Anna è di una gelosia viscerale. Indi, ragion per cui bi Ale decide di concentrarsi sulle libagioni, avendo cura di tenere lo sguardo ora per aria, ora sulla punta delle scarpe, ora sul panino con porchetta (ndr. Vi ricordo che sono le 9 del mattino, ma questo è un dettaglio del tutto irrilevante per l'ingordo).

Insomma, Vi risparmi i mordaci commenti dei miei colleghi perché sono un signore … io!

(segue)

NON e` una storia di pura invenzione.
Nel racconto SI FA riferimento a fatti e persone REALI.

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