lunedì 4 ottobre 2010

159. "So cosa voglio fare da grande!" (parte 3/5) - Le inchieste del commissario Marmittoni

Alle 9 siamo a bordo pista e, Ve lo garantisco, è uno spettacolo: tutta la terra è stata trasportata ed il colpo d'occhio è tra l'imponente ed il maestoso: curve, salti, dossi, ancora curve, ancora salti ed ancora dossi e … un panettone che dire enorme è dire poco: quello di Busca è cosa ben meschina!

A me big Ale ha affidato un tratto apparentemente insignificante, ma che si rivelerà insidiosissimo.

Esso è un rettilineo di una 40ina di metri-curva a gomito (ndr. ottima per le 'deraaaaaaaaapate'), 4dossi4, (ndr, dove molti piloti si andranno a schiantare), altra curva, salita aaaaaaaaaaaaalta che immette su 4dossi4 (ndr. che concederanno l'opportunità di voli altiiiiiiiiissimi).

I paletti messi a bordo pista saltano via unno dopo l'altro a mo' di birilli ed è, forse, proprio per questo che li hanno fatti giustappunto tipo birilli. All'inizio si cerca di rimetterli a posto, ma tant'è un attimo dopo sono di nuovo per aria.

I piloti di motocross sono ancora più 'dipbastardinsaid' dei kartisti e degli scooteristi: essi non mancano occasione per scalciarsi e cercare di buttarsi fuori pista. Eppure si perdona loro tutto quando li si vede librare per aria e sembra non debbano più toccare terra!

Ecco, se c'è qualcosa che ricorda una gara di motocross è il Palio di Siena!

Quando la nostra pattuglia si ricongiunge sotto il vigile sguardo di big Ale veniamo come tramortiti quando scopriamo che, in luogo dei soliti improbabili panini che ci vengono propinati a busca, qui ci vengono dati dei simpatici vouchers coi quali potremmo mangiare praticamente tutto quello che vogliamo, forse anche una moto.

Quasi nessuno di noi intende abusare, approfittare di tanto onore, eccezion fatta, manco a dirlo di big Ale che si presenta al tavolo dove ci accampiamo con un vassoio stracolmo e tracimante.

Con un gesto cavalleresco degno d'altri tempi e d'altre occasioni, big Ale offre a me ed a Gianluca la possibilità di sederci di fronte a lui con la scusa di farci godere lo spettacolo di freestyle motocross indoor che si svolge dietro le sue possenti spalle.

In realtà il suo gesto nascondeva fini ben più subdoli: ci accorgiamo, infatti, quasi subito che l'intento di big Ale è profittare della nostra distrazione per ' gabbarci' braciole, hamburger, gelati, piatti interi di pasta!

Fatto gli è che abituati a digiuni forzati di Busca, il nostro stomaco si è rimpicciolito, per cui di buon grado offriamo al big quanto non riusciamo ad ingurgitare o ad imboscare negli zainetti per portare a casa ed egli non è tipo da dire di 'no', non foss'altro che per non offendere la nostra sensibilità.

L'organizzazione è impeccabile: ci vengono, persino, concesse lunghe pause tra una prova e l'altra, tra una gara e l'altra per andarci a ritemprare all'interno dell'Oval.

Il passaggio tra i +45° ed i -10° è ed avrà effetti devastanti, (ndr. per il Vostro un'implacabile sinusite, ma, al momento, non potremmmo chiedere di meglio. Senza contare che, per evitare fenomeni di insolazione e per non perdere i preziosi commissari, veniamo riforniti continuamente di acqua lissssia o gasssssata … a nostra scelta.

Francesco arriva a chiedere un Martini con oliva, ma la richiesta pare eccessiva e, quindi, respinta dopo voto a scrutinio segreto da parte degli organizzatori (ndr. ma con voto di 4 contro 3!).

Tanta attenzione ai commissari di pista si giustifica in base ad una semplice considerazione: quand'anche morisse un primo attore, un cantante da hit parade nel corso di uno spettacolo, beh, 'the show must go on': mancasse un commissario verrebbe immediatamente indetto il lutto della pista ed i motori tacerebbero, perché non vi poù essere una qualsivoglia gara di moto senza il corredo dei suoi commissari ed il loro gaio sbandierare: molti sono gli spettatori che frequentano i circuiti non tanto per veder sfrecciare le moto, quanto per vedere sbandierare i commissari!

La giornata scorre via tra una caduta e l'altra ed un paio di volte il Vostro ha il bel da fare per permettere l'intervento dei paramedici frapponendo il suo ardire tra i piloti che arrivano ed i pavidi paramedici che mai entrano in pista se un baldo commissario non si pone al centro della pista ed inizia a sbandierare con sprezzo del pericolo ... codardi!.

(segue)

NON e` una storia di pura invenzione.
Nel racconto SI FA riferimento a fatti e persone REALI.

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