mercoledì 27 ottobre 2010

171. "Chi l'avrebbe mai detto?!" (parte 3/5) - Le inchieste del commissario Marmittoni

Dopo una cinquina di minuti il primo a parlare è Cecco: “Ahò, siamo d'accordo che a Bimbo Gigi si dice nulla dell'errore di direzione: quello ci smerda per le prossime gare sino a Natale!”.

"Non potrei essere più d'accordo: Bimbo Gigi è più che simpa-simpatico, ma altrettanto fete-fetente!” gli ribatto.

Quando arriviamo Bimbo Gigi è già ad accoglierci manco fosse il padrone di casa.

Ironico e beffardo cerca di canzonarci perché siamo arrivati sul filo di lana e, sibilante, ipotizza perfidamente ghignante che noi ci si sia persi; posti di fronte all'alternativa se buttarlo in un cassonetto della spazzatura e mentire sapendo di mentire, optiamo per questa seconda soluzione e, volendo fare i grandiosi, gli diciamo che avevamo pensato di impiegare più tempo del previsto, quindi ci siamo concessi un caffè in paese e firmato qualche autografo ai bambini increduli di cotanta disponibilità da parte dei commissari di percorso: dopo tutto siamo per la raccolta differenziata!

Ecco, devo ammettere che Bruino è cosa ben diversa da Busca: se anche non avete presente il kartodromo di Busca, beh, quello di Bruino è esattamente l'opposto: immerso nel verde, piscina e giochi tipo spiaggia, posto auto, bagni puliti, caffè a 80cents (dicasi 80cents!), una bava di vento che attenua il caldo di fine luglio, usignoli che cinguettano …

Vi confesso che, memore dei simil-panini di Busca, avevo confidato di 'scroccare' un lauto pasto da un tale che conosco e so abitare a Bruino ed, invece, il vile Maurizio (ndr. così si chiama 'il vile') cosa mi combina? Avvertito che quel fine settimana sarei stato in paese, piuttosto che offrirmi pranzo e/o cena non mi preferisce anticipare le vacanze e partire per la Corsica: ma Vi rendete conto ... l'infame?

C'è gente veramente irriguardosa in giro e, forse ma senza forse, è anche per questo che il Paese è allo sfascio!

Poco male, meglio soli che mal accompagnati, anche perché Bimbo Gigi ci dà una notizia inaspettata: gli organizzatori della due giorni sono i toscani che avevano organizzato il MotorFest all'Oval Lingotto, quindi … pappa a volontà!

Per essere sicuri che Bimbo Gigi non voglia coglionarci – si sa che i bambini sono usi dire bugie immotivatamente – andiamo a sincerarci personalmente della buona nuova ed abbiamo l'inusitato piacere di avere la conferma: sono loro e Bimbo Gigi è salvato una seconda volta dal cassonetto!

A giudicare dalla deformazione di una delle pettorine che ci vengono offerte non c'è dubbio che una di quelle che ci vengono offerte sia quella indossata da big Ale e dall'inconfondibile odore di bue muschiato è altrettanto facile dedurre – non ci vuole un genio anche perché, ci volesse, saremmo in difficoltà – che la pettorina non è stata lavata! (ndr. vedi post 156 ss. )

Adducendo la scusa che nessuno di noi oserebbe indossare una pettorina indossata da big al per doveroso rispetto, scegliamo tra quelle che restano.

Iniziamo a prendere confidenza con la pista, decidiamo quali punti potrebbero essere pericolosi e dove, quindi, andremo a piazzarci (ndr. lo decidiamo in ragione dei refoli di vento delle correnti d'aria, ombreggiatura, vicinanza con alberi a bordo pista per eventuali 'scarichi d'acqua', vista su bar ed eventuali spettatrici attratte dal fascino delle pettorine dei commissari di percorso).

Il fatto gli è che, a parte il fatto che 3commissari3, per quanto bravi ed esperti come noi, sarebbero stati comunque insufficienti per coprire tutto il perimetro del percorso, è altrettanto vero che ci vorranno almeno altri 3 commissari per rendere la gara qualcosa di serio.

E già, perché questa volta – non Ve l'avevo ancora detto, ma l'avrei certo fatto – abbiamo a che fare col Campionato Italiano Minibike Motard 2010, “Challenge Mobster” - round 4, mica pizze e fichi, con prossimo appuntamento in Slovenia … e noi 3 mica vogliamo far sfigurare il nostro BelPaese … senza considerare che a sfigurarlo ci pensano già a Palazzo Graziololi e monte Citorio!

Insomma, con fare determinato raggiungiamo il direttore di gara, il maestro delle danza, e gli sottoponiamo il nostro disappunto per la disorganizzazione … “perché noi siamo gente seria e non siamo abituati a lavorare coi dilettanti! Eccheccavolo!!!”.

Ora mi è d'uopo fare un po' di chiarezza, perché è certo che molti tra Voi potrebbero voler fare i saputelli ed osservare che 'mobster' è un termine slang di lingua inglese sinonimo di gangster, definisce, più specificatamente, una persona appartenente a una gang di malavitosi di stampo mafioso e che, inorriditi, affermeranno che il Vostro sia entrato in un giro malavitoso e sinora il Vostro Vi abbia turlupinato parlando di moto e marameggiandosi col titolo di commissario.

Orbene, a costoro, mai ve ne fossero, io mi limito a ribattere – sì garbatamente come Voi mi sapete essere garbato – che il Mobster Challenge è stato ideato per dare la possibilità a tutti i possessori di una Pit Bike Mobster Motard di poter gareggiare a parità di mezzo e condizioni.

Il termine supermotard (a volte sostituito da supermoto o motard) si riferisce ad un particolare tipo di moto e competizione (il termine 'motard' viene usato per le moto con queste caratteristiche, ma non da competizione, salvo rare eccezioni).

L'etimologia di supermotard deriva dalla parola Motard, una parola francese di argot, entrata ormai nel parlare comune. Significa genericamente motociclista, ma indica quel tipo di motociclista che va in motocicletta su strada con qualsiasi tempo, spesso in gruppo, e che non disdegna la messa a punto e l'elaborazione sulla sua moto: ma quante ne ho imparate in questi mesi? Tzè!!!

(segue)
NON e` una storia di pura invenzione.

Nel racconto SI FA riferimento a fatti e persone REALI.


Nessun commento:

Posta un commento